Covid, pacchi alimentari per il Brasile che muore di fame

Angelo Conti

In Italia il Covid fa meno paura, ma altrove sembra inarrestabili e compie stragi. Soprattutto nelle aree del mondo più povere, in quei paesi dove non si riesce ad opporgli adeguate campagne di vaccinazione. Come capita in Brasile, dove la pandemia ha già fatto mezzo milione di morti e dove la sua progressione è testimoniata da 100.000 contagi al giorno. Ma in molte aree rurali del Brasile, accanto al Covid si muore anche di fame, di denutrizione, in conseguenza di un’alimentazione precaria, dannosa, invalidante. E così la pandemia uccide indifferentemente giovani ed anziani, senza fare distinzioni, con crudeltà.

Specchio d’Italia ha ricevuto , in questi giorni, il disperato appello di Crateus, un centro agricolo dello stato del Cereà, in Brasile, sette ore di pullman all’interno di Fortaleza. I volontari della Caritas, che lavorano qui, sono stati molto chiari: “Covid e fame stanno trasformando la vita della gente in un inferno. Gli ospedali non ricevono più i malati e si muore in casa e persino per strada”. A mancare sono ormai le medicine, ma anche i generi alimentari. La perdita di potere di acquisto del real ha impoverito tutti. I prezzi sono saliti alle stelle”.

Specchio ha così deciso di intervenire sostenendo aiuti alimentari per 560 persone. Nelle prossime ore avvierà la distribuzione di pacchi alimentari, ognuno dei quali consentirà ad una famiglia di sopravvivere per un mese. Il pacco conterrà riso, cous cous, spaghetti, sardine, caffè, olio, zucchero, sale, biscotti oltre a prodotti per l’igiene personale.

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Venezia, ecco le imprese che hanno vinto il bando

“Venice Again”, l’iniziativa della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, nel contesto del progetto Specchio d’Italia, volta a sostenere 20 piccole imprese veneziane, si è conclusa ieri con la proclamazione dei vincitori. L’elenco comprende le più varie categorie: dai ceramisti ai restauratori, dai soffiatori di vetro ai calzolai artigianali, dai manutentori ai commercianti di bigiotteria, dai costruttori di barche agli incisori, sino agli orafi ed ai baristi. I venti vincitori, che vengono contattati in queste ore, riceveranno ciascuno un contributo a fondo perduto di 3.000 euro.

La Fondazione ha così replicato a Venezia le analoghe iniziative già assunte a sostegno delle piccole attività commerciali di Torino, Cuneo e Sassari. Complessivamente gli aiuti consegnati nelle quattro città sono stati circa 400 per un contributo complessivo di circa 1,6 milioni di euro. La sottoscrizione a favore delle piccole imprese veneziane, in difficoltà dopo acque alte e lockdown, resta comunque aperta. Le eventuali donazioni verranno finalizzate a concretizzare contributi alle altre attività in graduatoria, non premiate in questa tornata.

Venezia, ecco le imprese che hanno vinto il bando

da specchiodeitempi.org

“Venice Again”, l’iniziativa della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, nel contesto del progetto Specchio d’Italia, volta a sostenere 20 piccole imprese veneziane, si è conclusa ieri con la proclamazione dei vincitori. L’elenco comprende le più varie categorie: dai ceramisti ai restauratori, dai soffiatori di vetro ai calzolai artigianali, dai manutentori ai commercianti di bigiotteria, dai costruttori di barche agli incisori, sino agli orafi ed ai baristi. I venti vincitori, che vengono contattati in queste ore, riceveranno ciascuno un contributo a fondo perduto di 3.000 euro.

La Fondazione Specchio dei tempi ha così replicato a Venezia le analoghe iniziative già assunte a sostegno delle piccole attività commerciali di Torino, Cuneo e Sassari. Complessivamente gli aiuti consegnati nelle quattro città sono stati circa 400 per un contributo complessivo di circa 1,6 milioni di euro. La sottoscrizione a favore delle piccole imprese veneziane, in difficoltà dopo acque alte e lockdown, resta comunque aperta. Le eventuali donazioni verranno finalizzate a concretizzare contributi alle altre attività in graduatoria, non premiate in questa tornata.

Insieme a Reale Group per ridurre le diseguaglianze

Claudia Luise, da specchiodeitempi.org

Per avere successo, l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. È il diciassettesimo obiettivo, realizzare progetti comuni per far sì che tutti gli altri sedici traguardi vengano raggiunti.

Ed è proprio da questo impegno che è partito l’incontro «Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività» promosso da Reale Group in collaborazione con la Fondazione Specchio dei tempi, Dynamo Academy e Torino Social Impact nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un modo per approfondire l’importanza delle partnership come motori di riduzione delle diseguaglianze, attraverso lo sviluppo di ecosistemi che generino impatti sociali positivi.

«Se oggi possiamo pensare di avere un vaccino in tempi rapidi è perché i centri di ricerca si sono aperti e hanno collaborato», esemplifica il concetto Luca Filippone, dg di Reale Mutua. Una collaborazione trasversale che diventa essenziale soprattutto nei momenti di crisi. «Dai primi di marzo la Fondazione Specchio dei tempi ha messo a disposizione di Enti, Aziende e donatori le esperienze maturate negli anni durante gravi calamità ed emergenze. Si è sviluppata con grande rapidità una forte rete di alleanze che ha permesso una risposta immediata alle disperate richieste degli ospedali, degli anziani isolati in casa, degli scolari privi di tablet e dei piccoli artigiani e commercianti in gravi difficoltà per la ripartenza. Oggi e nei prossimi mesi queste azioni continueranno con una progettazione di continuità coerente con l’evoluzione e le conseguenze della pandemia», spiega il presidente della Fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves.

L’incontro è anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto: Specchio d’Italia. «Era un’idea che avevamo e che il Coronavirus ha anticipato – spiega Passerin d’Entreves – perché alcuni nostri sponsor e alleati ci hanno chiesto di fare in Italia cose che già facciamo a Torino e in Piemonte. L’atto costitutivo della nuova Fondazione è pronto e ora si aspetta l’autorizzazione prefettizia per poter operare su tutta la Penisola». Il progetto è già partito in otto città, la Fondazione Specchio d’Italia sarà poi capillare. «Reale Group – sottolinea Filippone – ritiene prezioso per la comunità mettere a fattore comune il sentimento di comunità che guida il suo modo di fare impresa. La filosofia “insieme di più” ha, infatti, permesso a Reale Group di mantenere continuità operativa solidità e affidabilità e trasformare le sfide in opportunità».

Tra i relatori, anche Marco Lavazza, vicepresidente dell’omonima azienda del caffè: «Abbiamo sempre privilegiato la costruzione di percorsi comuni con istituzioni associazioni e aziende. È un approccio più impegnativo ma dare vita a nuovi progetti insieme a tanti compagni di viaggio rende la strada più efficace verso il cambiamento».

Michele, il pastore di Sassari che non si arrende al Covid

Beppe Minello, da specchiodeitempi.org

La famiglia Campesi, e la loro micro azienda immersa nel boschetto sulla strada per Chiaramonti dove vengono allevate pecore e capre, sono una del centinaio di piccole imprese, artigianali, commerciali e agricole del Sassarese ad aver ricevuto il contributo di 3 mila euro elargito da Specchio dei tempi e dalla famiglia Baggi Sisini, attraverso il progetto Specchio d’Italia e il bando “Sassari che riparte”.

Lanciata per dare un aiuto a chi ha rischiato e rischia di essere travolto dall’emergenza Covid, l’iniziativa ha suscitato l’interesse di oltre 500 imprese sarde. Come quella di Michele Campesi, 33 anni, tornato alla pastorizia tre anni fa dopo 13 trascorsi a fare il metalmeccanico a Tula (“Meglio lavorare 25 ore per te che per altri” sorride). Michele non vede ancora la luce al fondo del tunnel in cui l’ha precipitato la crisi pandemica, ma non smette di ringraziare chi l’ha generosamente aiutato a superare il momento più drammatico per lui, la sua attività e la sua famiglia.

La vita di Michele Campesi ruota attorno a 150 capre da latte. La sua attività è nata solo tre anni fa e la paralisi economica provocata dal Covid 19 l’ha colpito nel momento più importante. Cioè a Pasqua quando, per tradizione, a tavola si servono agnello e capretto. “Fino a quel momento ero soddisfatto dell’andamento della mia impresa – racconta il pastore – ma il Covid mi ha dato una mazzata quasi mortale. Mi sono ritrovato con 50-60 capretti invenduti e, soprattutto, da curare e sfamare”. Da nutrire con quel latte che rappresenta l’altro pilastro economico dell’azienda che, nel caso di Michele Campesi, viene conferito periodicamente alla Granarolo.

Spariti gli introiti dalla vendita della carne, ridotti quelli del latte, a completare la tempesta perfetta che avrebbe potuto spazzare via la piccola impresa sulla strada per Chiaramonti è arrivato un guasto al refrigeratore. Uno strumento fondamentale per conservare il latte almeno per quei tre giorni necessari al camion della Granarolo di passare a ritirarlo. “Purtroppo – racconta Michele Campesi – i tecnici che avrebbero potuto ripararlo erano stati lasciati a casa a causa del Covid”. È finita che un po’ di capretti sono stati regalati e il latte è stato fatto cagliare per farne formaggio. “Anche se dalle mie parti quel tipo di prodotto caseario non è molto apprezzato”. Insomma, un disastro dal quale l’hanno tirato fuori la generosità della famiglia Baggi Sisinni e di Specchio d’Italia.

“È stato il commercialista a parlarmi del progetto ‘Sassari che riparte’. Ha fatto domanda e sono stato scelto, una cosa incredibile che mai mi sarei aspettato”. Cosa credete che abbia fatto Michele Campesi con quei soldi piovuti dal cielo? “Ho comprato il mangime e i medicinali per le capre e ho pagato il commercialista!” sorride il pastore. La crisi, ripete, non è ancora passata, anzi. Ma Michele Campisi, nonostante le difficoltà, non ha ancora chiuso nel cassetto il sogno di allargare la proprietà per costruire altri capannoni-stalla. Michele si gode l’amore di Francesca e la gioia del piccolo Francesco di appena 6 anni, che l’accompagna felice a pascolare le capre in attesa prima di andare a scuola.

Covid, un bando per aiutare le imprese di Venezia

Di Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

Venezia vuol dire Italia. Fa parte di quel ristretto gruppo di parole magiche che connettono subito il nostro Paese con il mondo. Ma Venezia sta soffrendo, più di altre città, gli effetti di mesi drammatici. Cominciati a novembre con i disastri conseguenti all’acqua alta, proseguiti in primavera con il lockdown provocato dalla pandemia, e poi continuati con il crollo del turismo internazionale che la paura e le normative anti-contagio hanno drasticamente penalizzato.

Venezia è una città che stenta a tornare a vivere e Specchio dei tempi, nel contesto del suo progetto Specchio d’Italia, non poteva restare insensibile di fronte a questa particolare emergenza.Abbiamo così deciso – ha spiegato il Presidente Lodovico Passerin d’Entreves – di replicare le iniziative già assunte dalla nostra Fondazione a sostegno delle piccole attività commerciali a Torino, Cuneo e Sassari, presentando anche a Venezia il bando che vuole elargire un immediato aiuto economico, di 3.000 euro ciascuno, a fondo perduto. Un aiuto che, al di là del valore economico, vuole soprattutto rappresentare l’affetto di tutti verso una città straordinaria e capace sempre di regalare emozioni”.

PARTECIPA AL BANDO

Specchio dei tempi ha messo a disposizione un fondo di 60.000 euro al quale verranno aggiunti tutti gli aiuti che privati, enti, aziende ed associazioni vorranno farci pervenire. La speranza è che questo momento di solidarietà possa toccare anche gli ospiti della prossima Mostra del Cinema di Venezia, a cui Specchio dei tempi parteciperà illustrando le sue iniziative. Le candidature al bando Venice Again sono aperte dal 1 al 21 settembre: per partecipare bisogna completare il modulo online cliccando qui. Poi in una settimana verranno scelti i vincitori e il primo ottobre partiranno i bonifici: più donazioni raccoglieremo, più crescerà il numero dei sussidi che erogheremo. Racconteremo sul nostro sito, sui nostri social e sulle pagine de La Nuova Venezia ogni fase del progetto. Sarà un modo concreto di aiutare tante piccole realtà (ristoratori, artigiani, commercianti, piccoli e piccolissimi imprenditori) che sono il cuore di Venezia.


C’è un legame indissolubile tra Specchio e Venezia e passa per i cavalli di San Marco che nel 1970 abbiamo donato alla città. Leggi la storia.

Trecento spese per le famiglie bisognose di Padova

Lucia Caretti, da specchiodeitempi.org

Cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro. Poi riso, tonno, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle. Persino biscotti e cioccolata, prodotti che tanti genitori non possono più permettersi di comprare. E che tanti bambini non mangiano da diversi mesi. In tutto 23 chili di provviste, un dono che grazie a Specchio d’Italia sta arrivando nelle case di 300 famiglie padovane in difficoltà a causa dell’Emergenza Coronavirus. 

L’iniziativa è finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e arriva a Padova dopo aver toccato altre 20 città. Sin da marzo, infatti, la fondazione Specchio dei tempi ha fornito migliaia di spese gratuite in tutto il Piemonte, raggiungendo gli anziani bloccati in casa per il lockdown e i più bisognosi. Durante l’estate la catena di solidarietà nata a Torino ha raggiunto altre sei regioni, con il progetto Specchio d’Italia, che è attivo ora anche in Veneto. Lo scorso 6 agosto sono stati infatti consegnati i primi pacchi e nuove distribuzioni sono previste per domani e per il 10 settembre, con la collaborazione della Caritas e delle associazioni Mimosa e Centro Donna. In totale saranno regalate 6,9 tonnellate di aiuti alimentari. 

I pacchi hanno un valore di circa 60 euro ciascuno e per richiederli basta seguire le indicazioni spiegate qui. Bisogna indicare nominativo, indirizzo e telefono e allegare il modello Isee. Possono presentare domanda tutte le famiglie con domicilio nel comune di Padova e Isee inferiore a 15 mila euro. Le richieste possono giungere anche dalle onlus del territorio. Lo staff di Specchio dei tempi provvederà poi a contattare enti e famiglie, per concordare la consegna. 

Sassari, in arrivo gli aiuti per 100 micro-imprese

da specchiodeitempi.org

In questi giorni sono in fase di consegna gli aiuti alla piccola imprenditoria, scelti dopo il bando “Sassari che riparte” promosso dalla famiglia Baggi Sisini e dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, nell’ambito del progetto “Specchio d’Italia“. Nel giro di meno di un mese, per la precisione in 24 giorni, il bando è stato lanciato, si sono raccolte le domande, è stata effettuata la selezione ed è iniziato l’invio dei bonifici ai vincitori. Ognuno dei 100 piccoli imprenditori prescelti ha ricevuto (o riceverà nei prossimi giorni) la somma di 3.000 euro, un aiuto concreto ed immediato per sostenere la ripresa nel difficile periodo del post lockdown. A ieri erano già stati spediti 61 bonifici, gli altri lo saranno nelle prossime ore.

L’8 luglio, scaduti i termini, abbiamo contato 537 candidature arrivate in grande maggioranza da Sassari, ma anche da Olbia, Alghero, Porto Torres, Arzachena, Stintino, Sorso, Perfugas, Valledoria, Bortigiadas, Tempio Pausania, Bonorva, Ittiri, Berchidda, Sennori, Usini, Castelsardo, Palau, Florinas, Bultei, Nule, Ala dei Sardi, Pattada, Chiaramonti, Tergu, Cheremule, Ploaghe, Codrongianos, Trinità, Ossi, Mores, Martis, Esporlatu, Berchidda, Oschiri, Uri, Tula. All’iniziativa hanno aderito piccoli imprenditori di ogni settore: dagli agricoltori agli allevatori, dai ristoratori agli affittacamere, dai commercianti ai baristi, dai sarti alle parrucchiere, dai giardinieri ai videomaker, dai fabbri ai falegnami, dagli erboristi ai muratori, dai meccanici ai pescatori. Insomma tutto un mondo che cercava speranza, anche di fronte alla grave crisi che sta colpendo tutto il comparto turistico, e di conseguenza l’intera economia di questa area geografica.

Dopo la verifica dei requisiti, 342 candidati sono stati ammessi alla selezione finale che è stata portata a termine la settimana scorsa. Esauriti gli adempimenti fiscali, si è subito proceduto all’invio dei primi assegni. A fare la parte del leone ovviamente Sassari (con 37 selezionati) e poi Alghero, Sorso, Berchida, Sennori, Porto Torres, Olbia, Tempio Pausania e altre 21 località minori. «In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo – ha tenuto a precisare Francesco Baggi Sisini – i miei fratelli ed io abbiamo voluto essere vicini a Sassari e al suo territorio da cui di fatto non ci siamo mai allontanati».

Il progetto “Sassari che riparte” è stato realizzato con la logistica della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, nell’ambito del progetto “Specchio d’Italia” che vede la fondazione torinese impegnata quest’anno in otto regioni ed in svariate centinaia di comuni, grandi e piccoli. Tutte iniziative solidali che possono essere sostenute con donazioni, anche qui sul nostro sito, dove è possibile trovare puntuali notizie circa le decine e decine di progetti benefici promossi in Italia ed all’estero.

FORZA SASSARI!

Sassari, 537 candidati al bando piccole imprese

Di Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

Sono 537 i piccoli imprenditori di Sassari e provincia che hanno presentato la loro candidatura al bando “Sassari che riparte, proposta dalla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi di Torino nell’ambito del progetto Specchio d’Italia. Arrivano in grande maggioranza dal capoluogo, ma anche da Olbia, Alghero, Porto Torres, Arzachena, Stintino, Sorso, Perfugas, Valledoria, Bortigiadas, Tempio Pausania, Bonorva, Ittiri, Berchidda, Sennori, Usini, Castelsardo, Palau, Florinas, Bultei, Nule, Ala dei Sardi, Pattada, Chiaramonti, Tergu, Cheremule, Ploaghe, Codrongianos, Trinità, Ossi, Mores, Martis, Esporlatu,  Berchidda, Oschiri, Uri, Tula. 

Alla iniziativa, sostenuta finanziariamente dalla famiglia Baggi Sisini, hanno aderito piccoli imprenditori di ogni settore: dagli agricoltori agli allevatori, dai ristoratori agli affittacamere, dai commercianti ai baristi, dai sarti alle parrucchiere, dai giardinieri ai videomaker, dai fabbri ai falegnami, dagli erboristi ai muratori, dai meccanici ai pescatori.  Insomma, c’è tutto un mondo di imprenditori che cercano speranza, dopo le difficoltà correlate al lungo lock down ed alla crisi del comparto turistico.

Il bando “Sassari che riparte” distribuirà 100 aiuti da 3 mila euro ciascuno. Lunedì a mezzanotte sono scaduti i termini per la presentazione delle domande ed è iniziata la verifica dei requisiti, da parte dei professionisti, mentre la successiva selezione avverrà a cura dello staff di Specchio dei tempi. I vincitori verranno avvertiti con un mail che sarà spedita  fra lunedì 13 e martedì 14. L’invio dei contributi (espletate le formalità bancarie e fiscali) sarà immediatamente successivo. Specchio dei tempi conta di consegnare tutti gli aiuti nel giro di una settimana, e cioè entro il 21 luglio.

Milano, i postini di Nexive consegnano le spese solidali

da specchiodeitempi.org

Nexive – primo operatore postale privato nazionale – partecipa al progetto benefico “Specchio d’Italia” promosso da Fondazione Specchio dei tempi e, con i propri postini, contribuisce alla consegna del pacco più importante per le persone in difficoltà economica: la spesa. Il programma finanziato da Reale Group e dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti, mira a sostenere anziani e famiglie in difficoltà economica, tanto più gravate quest’anno e in questo periodo particolare dalla crisi scatenata dalla pandemia. Si tratta di uno degli interventi messi in atto da Specchio dei tempi per rispondere all’Emergenza Coronavirus: in tre mesi la fondazione ha già raccolto oltre 10 milioni di euro, immediatamente trasformati in aiuti concreti agli ospedali, alle scuole, alle imprese. E alle famiglie più fragili.

Sperimentato a Torino e nelle città piemontesi, il progetto è arrivato ora a Milano (con 2400 consegne) e proseguirà sulle altre città lombarde. Non si arresterà però qui, e si estenderà ad altre quattro regioni per altre 9 settimane: dalla Valle d’Aosta al Friuli, passando per Liguria e Veneto, saranno coinvolte in tutto 19 città. Grazie a Specchio d’Italia oltre 10 mila spese alimentari sono già state distribuite a tempo record. Entro fine settembre ne saranno consegnate altre 7 mila, per un totale di 17,2 mila spese donate ad altrettante famiglie bisognose.

Un’attività di volontariato per i postini di Nexive che si svolge in piena sintonia con lo spirito dell’iniziativa volto a dare alle persone un segno di vicinanza, speranza per il futuro e umanità. “Siamo fieri di partecipare a questa iniziativa che rispecchia i valori di vicinanza e solidarietà di Nexive e ci permette di contribuire concretamente, attraverso i nostri portalettere, ad aiutare chi si trova in difficoltà” spiegano dall’azienda. “Per noi che ci occupiamo di recapitare “valori”, sottoforma di lettere o pacchi, consegnare una spesa solidale accresce ancora di più la qualità del nostro lavoro, fatto di relazioni, umane innanzitutto e di prossimità con il territorio”.

Bando imprese Sassari, già 180 candidature

Di Angelo Conti

Sono già 180 le candidature al bando “Sassari che riparte” giunte nei primi quattro giorni alla Fondazione Specchio dei tempi. In maggioranza dal capoluogo, ma anche da Olbia, Alghero, Porto Torres, Arzachena, Stintino, Sorso, Perfugas, Valledoria, Bortigiadas, Tempio Pausania, Bonorva, Ittiri, Berchidda, Sennori, Usini, Castelsardo, Palau. Alla iniziativa, sostenuta finanziariamente dalla famiglia Baggi Sisini, stanno aderendo piccoli imprenditori di ogni settore: dagli agricoltori agli allevatori, dai ristoratori agli affittacamere, dai commercianti ai baristi, dai sarti alle parrucchiere, dai giardinieri ai videomaker, dai fabbri ai falegnami, dagli erboristi ai muratori, dai meccanici ai pescatori. Insomma, c’è tutto un mondo di imprenditori che cercano speranza, dopo le difficoltà correlate al lungo lock down ed alla crisi dell’intero comparto turistico.

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I PROGETTI DI SPECCHIO DEI TEMPI
Dal 9 marzo Specchio ha raccolto oltre 10 milioni di euro, con oltre 16 mila donazioni da tutto il mondo. Risorse che ogni giorno si trasformano in aiuti concreti e immediati: 1,1 milioni di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari; 146 macchinari e attrezzature mediche donati agli ospedali piemontesi; tablet, kit igienizzanti e piattaforme di didattica online per le scuole; centinaia di sussidi alle piccole imprese torinesi e cuneesi. E migliaia di spese per gli anziani e le famiglie difficoltà, distribuite prima a Torino e ora in tutta Italia. Chi vuole sostenere la fondazione de “La Stampa” nella lotta contro il Covid-19, può farlo con  causale «Emergenza Coronavirus», Fondo 112.
▪️ 
Con carta di credito o prepagata qui sul nostro sito
▪️ Con un bonifico sul conto intestato a Specchio dei tempi, via Lugaro 15, 10126 Torino, IBAN: IT67 L0306909 6061 0000 0117 200, Banca Intesasanpaolo
▪️ Con un bonifico sul conto corrente postale 1035683943, intestato a Specchio dei tempi
▪️ Con Satispay (qui non occorre causale, ogni aiuto è automaticamente destinato alla lotta al virus)
▪️ Sulla piattaforma “ Rete del dono

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Sassari, bando per 100 sussidi da 3 mila euro

da specchiodeitempi.org

La ripresa passerà dalla vita. Da quanta vita, nel rispetto delle norme anti-contagio, riusciremo a mettere nel nostro futuro. La famiglia Baggi Sisini, insieme alla Fondazione Specchio dei tempi, replica anche a Sassari una iniziativa già realizzata in Piemonte: lanciare un bando per sostenere piccole e piccolissime imprese del territorio nella delicata fase della ripresa dell’attività, all’indomani del lockdown e della fase più critica della pandemia.

Il bando “Sassari che riparte” distribuirà 100 aiuti da 3 mila euro ciascuno, riservati ad attività imprenditoriali del capoluogo e della provincia. Il regolamento è stato pubblicato su “La Nuova Sardegna” sabato 27 giugno ed è sempre disponibile sul sito www.bando.specchiodeitempi.org. I candidati avranno tempo di presentare le domande sino alle ore 24 di lunedì 6 luglio. La selezione verrà completata entro lunedì 13 e l’invio dei contributi (espletate le formalità bancarie e fiscali) sarà immediatamente successivo.

“Sassari è la nostra città e da sempre siamo vicini al suo territorio. In questo momento di grande difficoltà, in cui tutti dobbiamo aiutarci, spinti dalla tempestività e dai risultati ottenuti dalla Fondazione Specchio dei tempi, abbiamo deciso di dare anche noi il nostro contributo” afferma la famiglia.