“AssiCuriamo – Insieme”, lanciato il terzo bando solidale con Vittoria Assicurazioni

Vittoria Assicurazioni consolida il suo impegno sociale e annuncia con entusiasmo la nuova edizione del bando “AssiCuriamo – Insieme”

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, la Compagnia si prepara a coinvolgere ancora una volta tutta la sua rete e -da quest’anno- anche i propri dipendenti, nella ricerca di progetti solidali locali, con l’obiettivo di sostenerli, promuoverli e farli crescere.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Fondazione Specchio d’Italia ETS e Fondazione Carlo Acutis ETS, avrà nuovamente un focus particolare sulla prevenzione delle malattie femminili e sulla lotta contro la violenza di genere.

Agenti, sub agenti, impiegati di Agenzia e dipendenti della Compagnia assicurativa, potranno presentare le candidature dal 24 gennaio al 28 febbraio 2024. 

I vincitori verranno annunciati entro il 22 marzo 2024 e i progetti dovranno essere realizzati nel corso dell’anno. A disposizione un fondo di 150.000 euro.

Oggi, 23 gennaio, nella sede di Vittoria a Milano, è stato presentato il nuovo bando e il bilancio dei nove progetti supportati nel 2023 che hanno interessato le città di Capralba (Cremona), Firenze e Arezzo, Nebbiuno (Novara), Civitavecchia (Roma), Palermo, Nichelino (Torino), Padova, Granarolo dell’Emilia (Bologna) e Tortolì (Nuoro). 

Grazie al monitoraggio e al supporto dello staff di Specchio d’Italia, del personale di Direzione Vittoria e delle nove Agenzie coinvolte, un totale di 3653 beneficiari è stato raggiunto attraverso progetti riguardanti vari ambiti: visite di prevenzione, formazione sulla sana alimentazione, sostegno a donne oncologiche, gare sportive, arte partecipata, supporto a case rifugio e alle sue ospiti, azioni di contrasto alle forme di discriminazione nei confronti delle persone LGBTQI+ e aiuto a donne vittime di tratta e sfruttamento.

Informazioni e regolamento: assicuriamo.specchioditalia.org

Insieme per l’autonomia femminile: Vittoria Assicurazioni e Specchio supportano “Il punto per le donne”

La Repubblica,
8/01/2024

Sostenere l’imprenditoria al femminile attraverso la crescita dell’autostima e delle proprie competenze è l’obiettivo del progetto realizzato dall’Associazione “Uva spina odv” che opera dal 2013 a Granarolo dell’Emilia, a pochi chilometri da Bologna. L’Associazione sviluppa le proprie attività negli spazi della parrocchia e si occupa di: supporto a minori con problemi di apprendimento, accompagnamento a persone con disabilità e formazione professionale di donne fragili (persone in semi libertà, disabili, migranti, etc…).

Il progetto è stato articolato in tre fasi.

  1. Individuare le beneficiarie ed attraverso educatori professionali e tutor specializzati costruire un piano delle competenze e degli interessi delle persone coinvolte. Questo percorso prevede di intervenire sull’autonomia e sull’autostima.
  2. In questa seconda fase si applica la Didattica del Fare che si realizza attraverso laboratori partendo dalla progettazione fino alla realizzazione. Durante questa fase sono previsti incontri di verifica con i professionisti della fase 1 per mantenere una relazione e soprattutto monitorare l’aspetto psicologico di ciascun utente.
  3. L’ultima fase prevede la consegna del curriculum di ciascuna donna e un book fotografico delle attività svolte. Strumenti che potranno poi essere autonomamente realizzati nella ricerca di una posizione artistica e commerciale, capace di offrire un sostentamento economico alle donne beneficiate. L’iniziativa ha goduto del supporto dell’agente Vittoria Domenica Tedesco, dell’agenzia 358 Granarolo dell’Emilia, che ha sostenuto la presidente dell’associazione nella ideazione del progetto, poi finanziato da Vittoria Assicurazioni per una cifra di 10.000 euro.

Il progetto “Il punto per le donne’ è uno dei nove progetti appena conclusi per diffondere il contrasto alla violenza di genere e la prevenzione delle malattie femminili in tutta Italia. E la mission di “AssiCuriamo – Insieme”, il bando che ha visto agenti, impiegati di Agenzia e subagenti di Vittoria Assicurazioni segnalare decine di iniziative benefiche meritevoli di un sostegno da parte della compagnia e della Fondazione Carlo Acutis. A disposizione 106 mila euro, che i migliori nove progetti si sono divisi: i contributi sono stati erogati e gli enti premiati stanno ultimando il loro lavoro. Vittoria Assicurazioni insieme a Specchio d’Italia, la Fondazione nazionale nata dall’esperienza operativa della torinese Specchio dei tempi, li ha seguiti sin dall’inizio, offrendo supporto tecnico e raccontando gli sviluppi di ogni intervento.

I progetti vincitori si sono sviluppati a Capralba (Cremona), Firenze e Arezzo, Nebbiuno (Novara), Civitavecchia (Roma), Palermo, Nichelino (Torino), Padova, Granarolo dell’Emilia (Bologna) e Tortoli (Nuoro). 

Il 2023 di Specchio d’Italia: Ucraina, Turchia, Emilia, bambini, mamme e anziani

Angelo Conti

Specchio d’Italia è una fondazione attiva da tre anni. Ma ha, alle spalle, una storia di solidarietà cominciata nel 1890, scritta prima dai giornalisti della Gazzetta Piemontese, poi da quelli de La Stampa e, appunto da tre anni, anche da quelli di Repubblica. Il mondo della carta stampata che guarda alle criticità, alle povertà, alle paure. Come abbiamo fatto anche nel 2023. Annata contraddistinta da tre tragedie, a cui Specchio dì’Italia ha saputo rispondere con slancio.
La continuazione della guerra in Ucraina, dove siamo stati parte attiva in re villaggi profughi interni: a Cernivci, a Leopoli ed a Rivne, ci ha impegnati nella distribuzione di oltre 400.000 fra pasti e pacchi vivere (complessivamente, dallo scoppio del conflitto, sono quasi 900.000). Un impegno che, salvo nuove donazioni, non potremo reggere anche nel 2024, quando è previsto il solo sostegno al villaggio di Cernivci (in grandissima parte costruito a spese di Specchio d’Italia).
Atro impegno internazionale è stato quello sul terremoto in Turchia ed in Siria. Qui lo sforzo massimo è stato posto nell’assistenza ai terremotati di Antiochia, prima assistiti utilizzando la struttura di una discoteca che aveva resistito alle scosse ed ora in un villaggio, chiamato “Specchio”, costruito sulle colline che circondano la città.
In Italia abbiamo registrato a maggio la pesante alluvione in Emilia Romagna: qui Specchio è intervenuto ripristinando l’attività in otto scuole, sia con interventi strutturali (scuola elementare Massa Lombarda, palestra-palazzetto di Lugo, scuola dell’Infanzia di Lugo, asilo nido di Sant’Agata sul Santerno: i primi tre già ultimati, il quarto in primavera), sia con interventi in appoggio alla didattica (Forlì 5, Forlì 4, Modigliana, Tredozio).
Specchio d’Italia ha poi attivato progetti a favore degli anziani (Buon Natale Nonni! E Forza Nonni) in cinque città italiane (Milano, Roma, Genova, Bari, Palermo) ed avviato il progetto Forza Mamme (in aiuto di donne sole) a Palermo.
Insieme a Specchio dei tempi è poi impegnata nella didattica in svariate città italiane, con l’allestimento di doposcuola tradizionali per centinaia di ragazzi, in quartieri ed aree marginali e difficili. Particolarmente impegnative le iniziative messe a punto, con solidarietà su mandato da parte di Vittoria Assicurazioni, nel campo dei progetti a favore della prevenzione dei tumori femminili e nel contrasto alla violenza di genere. In questi progetti sono stati investiti quasi 200 milioni di euro con uno screening che ha coinvolto migliaia di donne.

Buon Natale Nonni anche a Bari: un aiuto da 300 euro per 37 anziani

Rosaria, Giuseppe, Carmela, Raffaele. Ecco alcuni nomi dei 37 anziani soli e in povertà di Bari che in questi giorni hanno ricevuto un assegno di 300 euro donato dalla Fondazione Specchio d’Italia. Il progetto è Buon Natale Nonni, iniziativa che da anni la Fondazione realizza in tutta Italia e permette di abbracciare 250 anziani in difficoltà. C’è chi li usa per coprire le spese delle bollette arretrate, chi per acquistare quello che la pensione minima sola non gli permetterebbe oppure chi decide di comprare qualche dono ai nipotini. 

DONA ORA

Vito, volontario della Parrocchia di San Sabino di Bari, che ormai da diversi anni collabora con la Fondazione ci racconta: “Ogni anno quando arriva il momento di consegnare questi aiuti, qui in Parrocchia è una festa. Qualcuno piange dalla gioia e mi abbraccia ringraziando chi, con tanto affetto, gli ha permesso di prendere una boccata di fiato”.

DONA ORA

Le storie di vita di queste persone sono racconti di chi dopo aver lavorato tutta la vita ora vive con una pensione sociale che non gli permette di arrivare a fine mese. Molti hanno i figli lontani, emigrati al nord per trovare fortuna e così si ritrovano soli e con una rete amicale rappresentata dai vicini di casa che ogni tanto li aiutano nelle incombenze quotidiane. 

DONA ORA

Buon Natale Nonni è speranza, sorrisi. Un aiuto concreto. Ogni contributo aggiuntivo che riusciamo a raccogliere si traduce direttamente in un abbraccio virtuale, in un sorriso che si diffonde come un calore avvolgente. Un incoraggiamento a continuare, affinché possiamo abbracciare sempre più nonni, diffondendo gioia e speranza nelle loro vite.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Natale a Bastogi con Specchio d’Italia: una festa di solidarietà e speranza per i bimbi del quartiere

Nel cuore dell’ex residence Bastogi si cela una comunità di oltre 2000 persone, in prevalenza famiglie italiane alle prese con fragilità economica e condizioni di vita difficili. In questa periferia romana, almeno 300 bambini e adolescenti crescono, molti dei quali non hanno mai varcato le porte di una scuola. Povertà, disagio sociale, abusivismo e violazioni degli obblighi scolastici si configurano come avversari da sconfiggere, con l’auspicio di offrire a decine di bambini un futuro radioso, all’interno dei confini della legalità.

Il nostro impegno pluriennale contro la dispersione scolastica nel quartiere Bastogi ha raggiunto un momento di gioia e condivisione durante le festività natalizie. La Fondazione Specchio d’Italia, in stretta collaborazione con l’Associazione Amici dei Bimbi ETS, ha organizzato un evento speciale per tutti i bambini del doposcuola di Bastogi, donando loro un prezioso regalo di Natale. La cerimonia di consegna, svoltasi ieri, ha coinvolto non solo i giovani destinatari, ma anche genitori e nonni, creando un’atmosfera di festa e condivisione.

La serata è iniziata con uno spettacolo teatrale coinvolgente creando un momento di gioia e spensieratezza. Successivamente, il momento tanto atteso: la distribuzione dei doni di Natale. Lo scartare dei pacchetti è stato accompagnato da sorrisi contagiosi, espressione della pura felicità che solo il Natale e la solidarietà possono regalare. 

Questo evento è un tassello importante nel quadro più ampio del progetto “Oltre Bastogi“. Avviato nel 2020, questo progetto si pone l’ambizioso obiettivo di contrastare la dispersione scolastica attraverso attività svolte cinque giorni alla settimana nel centro didattico nel cuore del quartiere. 

La festa di Natale a Bastogi non è solo un’occasione di celebrazione, ma un esempio vivido di come la solidarietà, la cultura e l’istruzione possano unirsi per creare un futuro per i bambini di Bastogi. La Fondazione Specchio d’Italia e l’Associazione Amici dei Bimbi ETS continuano a guidare questa missione, dimostrando che il Natale può essere davvero la stagione della speranza e della trasformazione.

 

Scopri il progetto 

 

 

Nonno Vincenzo: una dentiera nuova grazie al vostro contributo

Se affronti la vita con un sorriso, sostiene Vincenzo, non ti mancherà mai né una carezza né un tozzo di pane. Nato a Pisticci 82 anni fa, Vincenzo è una figura iconica nel quartiere Bari, noto come Benny Hill per il suo aspetto e la sua simpatia, una presenza che ha sempre irradiato gioia e positività.

Discendente da una famiglia di contadini lucani, l’infanzia di Vincenzo è stata segnata da giorni trascorsi per strade polverose e cantieri, raccogliendo materiali di risulta per contribuire al sostentamento familiare. Una giovinezza difficile, ma Vincenzo, sempre sorridente e fiducioso nel futuro, ha presto imparato il mestiere di barbiere, un’arte che ha esercitato con passione per tutta la vita.

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L’assegno di 300 euro ricevuto da Specchio d’Italia è stato come un raggio di luce nella vita di Vincenzo. Con gratitudine nei suoi occhi, ha esclamato: “Vi ringrazio. Farò sistemare la dentiera e sarò libero di sfoggiare il mio famoso sorriso. Potrò di nuovo esprimermi, rivolgendomi alle persone con sicurezza. Nel quartiere tutti mi vogliono bene, e stare con gli altri è per me una terapia di vita, un’esigenza.”

Vincenzo è un’icona a Bari, un barbiere che ha offerto consigli e confidenze con grande soddisfazione per oltre 40 anni. Tuttavia, una grave malattia ha messo a repentaglio la sua autonomia. La riabilitazione e l’amorevole cura della moglie Elvira e della figlia Anna sono diventate essenziali per la sua guarigione, complicata da un diabete cronico e da un deficit dell’udito.

La perdita di Elvira nel 2011 è stata un colpo devastante. “Rivivo continuamente il momento in cui ci siamo giurati eterno amore”, confessa Vincenzo. Con il supporto di Anna, ora il suo pilastro, combatte la maculopatia e la distorsione della vista.

Vincenzo, con la sua voglia di vivere, si muove nel quartiere grazie all’aiuto dell’Associazione Eden, sostenuta dalla Fondazione Specchio d’Italia. “Mi dispiace non potermi più gustare un bel film”, ammette con un sorriso nostalgico, ma la sua determinazione a vivere è evidente.

DONA ORA

La storia di Vincenzo è solo una delle oltre 250 vite toccate dalla Fondazione Specchio d’Italia attraverso il progetto “Buon Natale Nonni”. Ogni donazione, ogni gesto di solidarietà, contribuisce a rafforzare il supporto a nonni come Vincenzo, garantendo loro un Natale più luminoso.

Più fondi raccogliamo, più nonni come Vincenzo possiamo abbracciare. La sua storia è un richiamo alla generosità e alla compassione, una testimonianza vivente del potere di trasformare una vita attraverso la gentilezza e l’aiuto concreto.

 

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Buon Natale nonni anche a Milano: un gesto di solidarietà per dare speranza

Vittorio, un energico ottantaseienne. Grazia, una donna di saggezza novantunenne. Maria Vittoria, un’incantevole ottantenne. Questi sono solo alcuni dei nomi degli anziani milanesi che anche in quest’anno, sono stati beneficiari di un sostegno significativo: un assegno di 300 euro, offerto attraverso l’iniziativa “Buon Natale Nonni”, promossa grazie al contributo della Fondazione Specchio d’Italia.

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In questi giorni appena trascorsi, abbiamo avuto il privilegio di consegnare i primi assegni, e ciò che abbiamo sperimentato è stato straordinario. Siamo stati accolti da sorrisi che raccontano di una vita vissuta con intensità, lacrime che narrano storie di sacrifici e abbracci che trasmettono il calore di una generazione che ha tanto da insegnare.

DONA ORA

Questo gesto rappresenta un dono prezioso per chi, durante tutto l’anno, affronta la solitudine e le difficoltà quotidiane. Grazie al supporto generoso di migliaia di donatori, queste anime affrontano il periodo natalizio con la possibilità di saldare bollette arretrate o di acquistare i farmaci essenziali per affrontare i primi mesi del nuovo anno con serenità.

DONA ORA

Il numero totale di anziani che stanno beneficiando di questo meraviglioso gesto di solidarietà si estende a 250 in tutta Italia. Ogni contributo aggiuntivo che riusciamo a raccogliere si traduce direttamente in un abbraccio virtuale, in un sorriso che si diffonde come un calore avvolgente. Un incoraggiamento a continuare, affinché possiamo abbracciare sempre più nonni, diffondendo gioia e speranza nelle loro vite.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

CREO LAB: il doposcuola di Sassari raccontato da chi opera sul campo

Giancarlo Zattoni

Non esistono bambini difficili da gestire. Ci sono situazioni e relazioni che vanno create e potenziate. Abbiamo capito che costruendo un ambiente positivo e accogliente i bambini si sentono seguiti e non hanno difficoltà a spogliarsi dei propri limiti e soggezioni.”

Questa è la filosofia dell’Associazione Studio 18 di Sassari che, nell’ambito del contrasto alla dispersione scolastica, è stata scelta dalla Fondazione Specchio d’Italia per dare vita al progetto Creo Lab. Un’iniziativa rivolta ai bambini a rischio delle scuole primarie, che hanno bisogno di un aiuto negli studi e che appartengono a famiglie con difficoltà economiche, talvolta provenienti da paesi lontani.

Protagoniste di questo progetto sono le d.sse Francesca Sanna e Chiara Piredda, pedagogiste trentenni di Sassari, laureate in Scienze dell’Educazione, che parlano entusiaste della loro esperienza: Da cinque anni l’obiettivo del doposcuola Studio 18 è di creare un ambiente che stimoli i bambini nell’apprendimento attraverso un percorso di potenziamento e supporto allo studio.”

Grazie al finanziamento della Fondazione siamo in grado di coinvolgere gratuitamente nel progetto Creo Lab oltre trenta bambini della scuola primaria, appartenenti a famiglie in stato di povertà e di disagio socioeconomico”. Il servizio di doposcuola è dedicato a bambini con disturbi di attenzione, dislessia, disgrafia o difficoltà scolastiche.

Ci sono state tante testimonianze del cambiamento. La mamma che ringrazia per i risultati del figlio che, da indisciplinato e scostante, ora ottiene ottimi voti a scuola; il bimbo Mohamed, di origine senegalese, che insegna la lingua italiana e la matematica ai genitori analfabeti; la piccola Adele, prima spaesata ora tutta compita, che non inizia la lezione se non augura buon lavoro alla compagna di banco.

“Ma soprattutto è emblematico il caso di una nonna che ogni sabato ci porta i propri nipoti, due gemelli di otto anni, entrambi con seri problemi di apprendimento, e che ci ha confessato: “Vorrei ringraziare Specchio d’Italia. Non li conosco, ma li benedico. Se i miei nipoti non avessero avuto il vostro supporto, non avrei avuto modo di seguirli e si sarebbero persi. Prima erano scontrosi, ora sono due angeli”.

Gli istituti inglobati all’interno del progetto sono l’Istituto Comprensivo di Li Punti e l’Istituto di San Donato, i quali garantiscono una copertura capillare della città, dai quartieri del centro storico fino ai più periferici di Sassari che, come altri capoluoghi, si sta trasformando dal punto di vista sociale.

“Attraverso l’impiego di metodologie didattiche innovative e l’uso delle più avanzate tecniche digitali, guidiamo i bambini alla scoperta delle proprie potenzialità focalizzandoci sul progresso scolastico e sul loro benessere psicologico. 

“Ma tutto ciò non basterebbe a insegnare loro qualcosa, se non riuscissimo a creare una relazione prendendoci cura di loro. Ogni bambino è seguito in modo personalizzato a secondo del problema che deve affrontare per rimettersi alla pari con gli obiettivi della classe da cui proviene.”

Studenti con età diverse condividono la stessa classe, che presenta non più di sei alunni per ogni turno suddiviso su due fasce orarie pomeridiane. “Ognuno sui suoi compiti, studiano tutti insieme creando legami di interazione tra di loro, oltre che con noi educatrici.” 

prevenzione on the road lancio

La dottoressa Silvia: “Così ho fatto prevenzione oncologica girando per le spiagge italiane”

Giancarlo Zattoni

La scorsa estate ha visto, per la prima volta, il Vittoria for Women Tour, viaggio itinerante attraverso le località balneari di mezza Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della prevenzione oncologica. Organizzato da Vittoria Assicurazioni, Federazione Italiana Rugby e Specchio d’Italia, il Tour è stato reso possibile grazie alla disponibilità e all’impegno dei tanti medici che tappa dopo tappa si sono alternati sul Maxi Ducato chiamato SpecchioBus della Fondazione Specchio d’Italia, che ha a bordo due ambulatori utili a svolgere visite senologiche gratuite e preventive.

Di questo gruppo faceva parte anche la dottoressa Silvia Actis, appena trentenne, specializzanda in Ginecologia e Ostetricia presso l’ospedale Mauriziano Umberto I di Torino. “È stata un’esperienza sorprendente. Non mi sono mai trovata a visitare dei pazienti su un furgone bus perfettamente trasformato in ambulatorio senologico.” Il tumore alla mammella è sempre stato il più diagnosticato nella donna, pari al 30% delle neoplasie femminili, malattia in aumento anche tra gli uomini, seppur con percentuali molto minori. “Da medico che lavora in una “Breast Unit” che si occupa quotidianamente di neoplasie alla mammella, considero importantissime le iniziative di questo genere perché vanno a incontrare e sensibilizzare un pubblico anche giovane, sia maschile che femminile, che altrimenti sarebbe difficile intercettare.”

La visita nell’unità mobile era divisa in due momenti: l’anamnesi e l’osservazione con palpazione. Prima dell’esame delle mammelle, veniva effettuata la raccolta dei dati e delle informazioni riguardanti la storia clinica, le abitudini e lo stile di vita del paziente. Questa fase era poi seguita dall’esame clinico basato sulla palpazione senologica e del distretto ascellare a cui seguivano, se il caso, le raccomandazioni personalizzate “con l’obiettivo di escludere o accertare la presenza di eventuali patologie che interessano il seno attraverso esami più approfonditi coinvolgendo il proprio medico o un senologo di famiglia. Tanti salivano sul mezzo con il non velato timore di sottoporsi a una visita vera e propria, ma grazie a un approccio familiare e rispettoso, siamo riusciti a conquistarci la fiducia dei pazienti.”

L’arma dell’informazione si conferma indispensabile per la prevenzione. Aderire fin da giovani a iniziative, come quella promossa da Vittoria for Women Tour, significa investire nella propria salute, presente e futura. “Tante persone erano alla loro prima visita senologica e non erano a conoscenza o avevano dimenticato le informazioni basilari per prevenire e difendersi dalla malattia. Per noi è stata l’occasione per ribadire concetti che pensavamo essere impliciti, come la possibilità dello screening con esami da iniziare più precocemente e a intervalli più ravvicinati, la possibilità di andare a esplorare la storia familiare, la consapevolezza che alcune delle loro abitudini e comportamenti potessero incidere sul rischio, l’importanza di effettuare la mammografia e il pap-test”.

Il progetto Prevenzione on the road previsto il prossimo anno è la naturale prosecuzione del Tour 2023, dedicato alla prevenzione senologica. Tutti possono partecipare alla gara di solidarietà con la raccolta fondi, che continua sul sito ufficiale della Fondazione Specchio d’Italia, per l’acquisto di un secondo SpecchioBus, per rendere ancora più capillare l’attività di informazione e prevenzione itinerante.”

 

Mario, la povertà dopo il palcoscenico

Giancarlo Zattoni

Mario è una persona che ha vissuto l’incongruenza dell’esistenza nel desiderio di affermarsi con le sue sole forze, ma che ha pagato di persona la sua indipendenza, spesso suscettibile verso le figure dell’autorità. Si presenta, tuttavia, in piena umiltà: nonostante il suo passato di regista teatrale di successo ancora lo investa di momenti di gloria, che alterna a giorni d’oblio e di disincanto che caratterizzano la realtà odierna.

“Nato 73 anni fa a Imperia, da sempre vivo a Genova. Risiedo nella zona molo al porto antico. Sono stato sposato, ho avuto alcune convivenze, ma ora sono solo. Avevo un fratello che ho perduto nel 2011. Nessuno si occupa di me, a parte alcune amiche che mi dedicano il loro aiuto”. Quest’anno a Natale Mario, grazie alla Fondazione Specchio d’Italia e al progetto “Buon Natale Nonni”, si sentirà meno solo: riceverà un aiuto di 300 euro con il quale potrà pagare le salate bollette invernali.

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Mario continua a raccontarci la sua vita. Il padre era pilota aeronautico, ebbe un incidente gravissimo rimanendo invalido. La madre casalinga. Mario era la testa matta di famiglia, difficile da gestire, nella tanta voglia di vivere e affermarsi seguendo i suoi sogni.

“Ho giocato 15 anni a rugby, arrivando con il Cus Genova alla serie B. Ero mediano di mischia. Tante botte. Ne pago ancora le conseguenze nel fisico”. 

A scuola era un discolaccio senza disciplina, mal visto dai professori che non ne comprendevano le doti. Dopo tanti indirizzi sbagliati, sceglie psicologia che approfondisce da autodidatta, prima di dedicarsi completamente al teatro. “Ho vissuto una carriera nel solco della sperimentazione e dell’avanguardia, con la mia compagnia Oltre l’immagine. Nel 1985 ho presentato alla Biennale di Venezia un importante spettacolo.

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Negli anni successivi inizia un lento declino. Mario è comunque protagonista di molte produzioni sperimentali, da lui create per i più prestigiosi teatri di Genova, riscuotendo grande successo. Ma il denaro non basta più: per rimanere indipendente e finanziare gli spettacoli Mario vende la sua casa e arriva al punto di non versare i contributi per se.

Oggi percepisco una pensione sociale che è un miracolo arrivare a fine mese. Menomale che mi sono rivolto a Specchio d’Italia, che mi ha generosamente accolto nel programma Buon Natale Nonni!. Riceverò un bel contributo che mi darà una boccata di ossigeno. Chissà. Tra i tanti donatori ci potrebbero essere anche molti affezionati spettatori che in tutti questi anni mi hanno applaudito sulla scena”.                              

La storia di Mario è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni anno dona per il progetto “Buon Natale Nonni”.

Più fondi raccogliamo, più nonni abbracciamo.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Nonna Maria: una storia di speranza a Bastogi.

Giancarlo Zattoni

“Nella mia vita ho sempre svolto lavori pesanti. Ora la mia povera schiena non ce la fa più. Avrei dovuto operarmi alla colonna vertebrale per applicare le placche, ma il dottore me lo ha sconsigliato a causa di un infarto. Ora mi muovo a fatica con le stampelle tra continui dolori.”

Nonna Maria ha 85 anni. Abita da 30 anni nel difficile quartiere romano di Bastogi, in perenne emergenza abitativa e dove il disagio sociale si tocca con mano. Un’abitazione di edilizia popolare affidatale dal Comune, in un’area residenziale resa solo celebre dal film Come un gatto in tangenziale. Soffre ancora di continui attacchi di panico per la perdita del marito Nicola, deceduto nel 2015 dopo essersi fatti compagnia per quasi 50 anni.

DONA ORA

Maria vive di pensione sociale e del concreto aiuto che, anche quest’anno, riceverà grazie all’iniziativa “Buon Natale Nonni!” della Fondazione Specchio d’Italia. Come lei, in tutta Italia sono oltre 250 le persone assistite. A Natale Specchio d’Italia offre un aiuto diretto di 300 euro che la maggior parte dei “nonni” utilizzano per pagare le alte bollette invernali. 

La Fondazione è vicina a Nonna Maria, durante tutto l’anno: riceve 2 spese al mese, il ritiro di un farmaco, le pulizie, una parola buona grazie ai volontari di Specchio e aiuti in casi di particolare bisogno. 

“Sono degli angeli. Chi mi segue ha sempre tante attenzioni per me, mi fa compagnia e mi rincuora perché soffro la solitudine più di ogni altra cosa. Ho sempre bisogno di dialogare con qualcuno. Grazie a Specchio d’Italia anche questo Natale mi sentirò meno sola.”

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Maria continua il racconto della sua difficile vita: “Nasco trovatella ad Avellino. Adottata da una famiglia, ho studiato fino alla terza elementare. Eravamo tanto poveri. Un giorno si studiava e l’altro si lavorava nei campi. Nel 1959 mi innamoro perdutamente di un uomo e con lui fuggo a Roma: lui mi lascia e mi ritrovo sola. Conosco un bravo giovane e dalla nostra unione nascono tre figli. Dopo pochi anni, lui muore di un incidente e la vita si tinge di nero. Per sopravvivere lavoro come donna di pulizia e di fatica. I rimpianti mettono in crisi le scelte fatte. Quei figli non li ho seguiti come avrei voluto. Non potevo tenerli a casa: hanno sofferto tanto in collegio. Ero ormai senza speranza quando incontrai Nicola. Ci amammo subito e ancora lo vivo.”

Maria e Nicola prendono casa nel quartiere di Centocelle.  “Facevamo gli ambulanti. Vendevamo di tutto un po’ a seconda della stagione. Era una vita dura e di stenti. Lavoravo come un mulo. Ora che il mio Nicola non c’è più, mi segue per quanto può il nostro unico figlio.  Con gli altri figli viviamo rapporti improntati su differenti sensazioni ed esperienze. Sono nel mio cuore. Li aspetto sempre.”

La storia di vita di Maria è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni dona per il progetto “Buon Natale Nonni”.

Più fondi raccogliamo, più nonni abbracciamo.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Gaetana: “Un marito alcolista è stato l’inizio della nostra fine”

Giancarlo Zattoni

“Non mi faccia parlare, non voglio rivivere il passato. La mia vita mi ha riservato soltanto dolore che il ricordare mi dà una grande tristezza”. Gaetana, 82 anni, è originaria di Palermo. Ora vive a Genova nel quartiere di Prà, vicino a Voltri, non lontano dal bacino portuale in cui è stata smantellata la nave da crociera Costa Concordia, e quest’anno riceverà un aiuto di 300 euro a Natale grazie al progetto “Buon Natale Nonni” realizzato dalla Fondazione Specchio d’Italia, ente filantropico di respiro nazionale. 

“Vivo con la pensione sociale di 690 euro: tra l’affitto e le spese non mi rimane nulla. In passato sono stata sul punto di morire: ho avuto un forte attacco di cuore, ora vivo con un defibrillatore cardiaco. Cammino incerta, ho le protesi alle ginocchia. Sopravvivo grazie all’aiuto dell’assistenza sociale e del centro di ascolto della chiesa, tramite cui mi sono rivolta a Specchio d’Italia per essere inserita nel programma Buon Natale Nonni, che mi ha offerto un conforto insperato di cui ringrazio i benefattori e il buon Dio”. Gaetana ha avuto cinque figli, ma solo due le sono sopravvissuti e ora risiedono lontani.

DONA ORA

“Mio marito Giovanni era bello e simpatico, beveva solo latte. Ci siamo conosciuti a Palermo nel panificio dove lavoravo. Ci siamo parlati per sei anni e poi sposati: dalla Sicilia ci siamo trasferiti a Genova all’inizio degli anni ’60. I figli come ciliege sono venuti uno dietro l’altro. Eravamo una famiglia unita. Poi qualcosa si ruppe. Giovanni incominciò a bere e fu l’inizio della fine. Quando si attaccava alla bottiglia tutto buttava all’aria, diventava violento e pieno di astio”.

Gaetana si chiede ancora adesso quale fosse stato il malessere scatenante di quel cambiamento. Sta di fatto che il marito perse il posto nel cantiere navale dove lavorava. Cominciò la disperazione, la lotta alla dipendenza, le preghiere perché smettesse di bere”. “Come iniziava un lavoro, così lo perdeva. Campavamo a singhiozzo con i soldi che a stento racimolava, la pigione dell’alloggio spesso rimaneva da pagare. Speranzosi di cambiamento ci trasferimmo a Taranto dove abitammo fino al 2004, l’anno in cui Giovanni morì e mise fine al calvario.

DONA ORA

Di notte, Gaetana ancora oggi non riesce a dormire. Nella veglia si rammarica di non essersi rifugiata altrove con i figli, per garantire loro una vita più serena e senza traumi, nonostante si sia sempre sacrificata per il loro bene. Gli attimi più dolci li ho vissuti da bambina a Palermo. Mio padre era spesso imbarcato sulle navi. Allora il nonno mi portava al cinema insieme alle mie sorelle. Come vorrei tornare a quei tempi, alla serenità della mia umile gente. Eravamo poveri, ma felici di nulla”.

La storia di vita di Gaetana è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni dona per il progetto “Buon Natale Nonni”. Più fondi raccogliamo, più nonni abbracciamo.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.