Avviato il progetto Forza Nonni anche a Genova: aiutiamo Angelo

Marta Versaci

Il signor Angelo ha 74 anni e vive in un piccolissimo appartamento tra i vicoli del centro di Genova. L’alloggio è pieno di oggetti e rifiuti accantonati ovunque. L’odore di stantio è forte a tal punto che si fa fatica a respirare. La porta e le finestre sono spalancate, ma questo non aiuta. Angelo è seduto su una vecchia sedia a rotelle, quasi accartocciato su sé stesso mentre cerca di scaldarsi con le coperte che tiene addosso.

Angelo è un artista, la casa è ricoperta di quadri e sculture che ha creato in tanti anni. La sua prima attività è stato l’insegnamento delle lettere italiane, ma poi si è dedicato all’arte. Le gambe non le muove quasi più. È caduto da poco e i medici hanno bendato entrambi i piedi. Le fasce devono essere cambiate più volte al giorno e a questo ci pensa Robert, un’assistente del Comune che tutti i giorni lo aiuta a svolgere queste incombenze sanitarie e cerca di riassettare, per quanto possibile, la casa. Robert ha preso a cura questa tragica situazione ed ha aiutato Angelo a trovare una vecchia lavatrice.

Il grande problema di Angelo però è la caldaietta, rotta e da mesi e talmente vecchia da non essere più riparabile. Da tempo, quindi, vive senza acqua calda, cosa che non gli permette di lavarsi e prendersi cura di sé. “Fino a qualche tempo fa vivevo con mio fratello, ma da poco è stato ricoverato in una RSA. Mi sento solo e ho freddo” racconta Angelo con molta tristezza negli occhi.

Non lasceremo solo Angelo, con l’aiuto di tutti vorremmo aiutarlo a riacquistare la propria dignità.

Come donare per Forza Nonni

Tutti possono sostenere il progetto “Forza Nonni”. Si può versare su www.specchioditalia.org/forzanonni con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia Onlus codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano. Causale: “Forza Nonni”. Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Milano, 170 spese donate insieme a Banca Reale

Redazione

Centosettanta spese, per donare centosettanta sorrisi ad altrettanti anziani fragili. A Milano, negli scorsi giorni, Specchio d’Italia ha distribuito 170 pacchi alimentari in collaborazione con Banca Reale. Il progetto è stato realizzato grazie alla generosità dei dipendenti, che hanno voluto destinare la loro strenna natalizia ai nonni più soli.

Un modo per offrire aiuti concreti a chi rischiava di passare persino le feste con la dispensa vuota. Un modo per condividere la gioia del Natale: grazie all’iniziativa, infatti, ogni lavoratore ha potuto “adottare un nonno”. Ogni anziano coinvolto ha ricevuto uno scatolone con 8 kg di beni di prima necessità, tra cui pasta, olio, legumi, pelati. E la visita dello staff di Specchio.

Anche la tua azienda può aiutarci!

Spese solidali, un aiuto agli anziani di San Basilio

Marta Versaci

Quartiere San Basilio, periferia nord est di Roma. Oltre 20.000 persone vivono qui: alti palazzi logorati dal tempo e occupati a metà degli anni ’90 da migliaia di famiglie in difficoltà. Gruppi di giovani e meno giovani appostati agli angoli delle strade in attesa che si fermi il prossimo cliente. Le auto delle forze dell’ordine circolano senza tregua, ma nessuna si ferma. È qui che la Fondazione Specchio d’Italia, attenta ai bisogni dei quartieri più difficili d’Italia, ha deciso di operare.

“Ciao Tommaso!” grida il signore con il bastone all’amico che torna a casa. Si conoscono tutti, vivono qui da anni e per questo non si è mai soli. “Durante la pandemia c’è stata una grande mobilitazione. I giovani del quartiere raccoglievano gli esuberi alimentari dei mercati e li distribuivano ai più bisognosi. Priorità a famiglie numerose e a anziani” racconta Davide, attivista del Comitato di quartiere. “San Basilio è tristemente nota per essere una delle principali piazze di spaccio del paese. La voglia di riscatto e cogliere nuove opportunità è tanta”. Qualche via oltre la sede del Comitato, si trova la Parrocchia di San Basilio: “Le condizioni di povertà sono profondamente peggiorate: tanti hanno perso il lavoro, ma sono stati gli anziani ad averne sofferto di più” riporta don Luciano Fricano. Specchio d’Italia ha accolto questo grido d’aiuto e avviato il progetto

“Spese solidali: un aiuto agli anziani soli di San Basilio”, ogni mese da maggio 2021 sono 100 gli anziani soli del quartiere che ricevono una spesa solidale del valore di circa 30 euro. Olio, prodotti per l’igiene personale, passata di pomodoro, mascherine. L’essenziale per arrivare al mese successivo con dignità.

Dona una spesa

In Brasile accanto alle mamme dimenticate da tutti

Marta Versaci

Il Brasile, anzi Crateus, è stata per me “casa”. Ho vissuto in questo piccolo paese per due anni, condividendo con i miei colleghi casa, esperienze, cibo, risate e non poche lacrime.

Erbenia, la responsabile della Caritas locale mi ha accolta una sera di dicembre del 2015, dopo ore di aereo, pullman e auto, con un grande sorriso e le braccia spalancate. Non capivo nulla di cosa mi dicesse (non parlavo portoghese), ma dal calore dei suoi occhi ho capito che quel posto e quelle persone sarebbero state la mia famiglia.

Donne che cercano di arrabattarsi per mettere insieme il pranzo con la cena, che lavorano 10 ore al giorno nei campi e nelle canoe, che aiutano i figli a studiare e si occupano della comunità, ma che guadagnano poco o niente dal loro lavoro. Queste già note ingiustizie sono state ancora più accentuate da questa crisi sanitaria ed economica che ha evidenziato ulteriormente le disuguaglianze, colpendo ancora una volta le persone più fragili.

Per questo, insieme ai miei amici ed ex colleghi, abbiamo deciso di fare qualcosa. Grazie alla Fondazione Specchio d’Italia, dove lavoro, e alla sensibilità di chi la sostiene, abbiamo avviato una gara di solidarietà, che ha già portato a raccogliere quasi 4.000 euro e ci ha permesso di donare oltre 140 spese a donne sole con bambini.

Ma non basta! Aiutateci.


 

Ruanda, consentiremo a 50 bimbi di andare a scuola

Angelo Conti

Specchio d’Italia è attento a quanto accade in Rwanda. Qui, insieme alla nostra fondazione sorella Specchio dei tempi, siamo impegnati su due fronti, ormai da un paio d’anni. Il primo è il sostegno alla scuola primaria di Nganzo, un piccolo centro agricolo dell’interno, frequentato da circa 700 ragazzi, tutti in precarie condizioni economiche.

A Kigali, invece, paghiamo la retta scolastica e del collegio a 50 famiglie per fare in modo che i bambini (provenienti da paesi e villaggi della regione) possano seguire gli studi. Tutti ci possono aiutare in questo progetto che è seguito in loco da Anna Maria Zavagni, una insegnante torinese in pensione, che ha deciso di impegnarsi per i bambini di questo povero paese africano.

Insieme a Reale Group per ridurre le diseguaglianze

Claudia Luise, da specchiodeitempi.org

Per avere successo, l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. È il diciassettesimo obiettivo, realizzare progetti comuni per far sì che tutti gli altri sedici traguardi vengano raggiunti.

Ed è proprio da questo impegno che è partito l’incontro «Partnerships for Progress: le alleanze come motore di resilienza e inclusività» promosso da Reale Group in collaborazione con la Fondazione Specchio dei tempi, Dynamo Academy e Torino Social Impact nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un modo per approfondire l’importanza delle partnership come motori di riduzione delle diseguaglianze, attraverso lo sviluppo di ecosistemi che generino impatti sociali positivi.

«Se oggi possiamo pensare di avere un vaccino in tempi rapidi è perché i centri di ricerca si sono aperti e hanno collaborato», esemplifica il concetto Luca Filippone, dg di Reale Mutua. Una collaborazione trasversale che diventa essenziale soprattutto nei momenti di crisi. «Dai primi di marzo la Fondazione Specchio dei tempi ha messo a disposizione di Enti, Aziende e donatori le esperienze maturate negli anni durante gravi calamità ed emergenze. Si è sviluppata con grande rapidità una forte rete di alleanze che ha permesso una risposta immediata alle disperate richieste degli ospedali, degli anziani isolati in casa, degli scolari privi di tablet e dei piccoli artigiani e commercianti in gravi difficoltà per la ripartenza. Oggi e nei prossimi mesi queste azioni continueranno con una progettazione di continuità coerente con l’evoluzione e le conseguenze della pandemia», spiega il presidente della Fondazione, Lodovico Passerin d’Entreves.

L’incontro è anche l’occasione per lanciare un nuovo progetto: Specchio d’Italia. «Era un’idea che avevamo e che il Coronavirus ha anticipato – spiega Passerin d’Entreves – perché alcuni nostri sponsor e alleati ci hanno chiesto di fare in Italia cose che già facciamo a Torino e in Piemonte. L’atto costitutivo della nuova Fondazione è pronto e ora si aspetta l’autorizzazione prefettizia per poter operare su tutta la Penisola». Il progetto è già partito in otto città, la Fondazione Specchio d’Italia sarà poi capillare. «Reale Group – sottolinea Filippone – ritiene prezioso per la comunità mettere a fattore comune il sentimento di comunità che guida il suo modo di fare impresa. La filosofia “insieme di più” ha, infatti, permesso a Reale Group di mantenere continuità operativa solidità e affidabilità e trasformare le sfide in opportunità».

Tra i relatori, anche Marco Lavazza, vicepresidente dell’omonima azienda del caffè: «Abbiamo sempre privilegiato la costruzione di percorsi comuni con istituzioni associazioni e aziende. È un approccio più impegnativo ma dare vita a nuovi progetti insieme a tanti compagni di viaggio rende la strada più efficace verso il cambiamento».

Trecento spese per le famiglie bisognose di Padova

Lucia Caretti, da specchiodeitempi.org

Cinque chili di pasta, tre litri di latte, olio extra vergine, olio di semi, salsa di pomodoro. Poi riso, tonno, legumi, pane, zucchero, patate, carote, mele e cipolle. Persino biscotti e cioccolata, prodotti che tanti genitori non possono più permettersi di comprare. E che tanti bambini non mangiano da diversi mesi. In tutto 23 chili di provviste, un dono che grazie a Specchio d’Italia sta arrivando nelle case di 300 famiglie padovane in difficoltà a causa dell’Emergenza Coronavirus. 

L’iniziativa è finanziata dal Gruppo Cassa di Risparmio di Asti e arriva a Padova dopo aver toccato altre 20 città. Sin da marzo, infatti, la fondazione Specchio dei tempi ha fornito migliaia di spese gratuite in tutto il Piemonte, raggiungendo gli anziani bloccati in casa per il lockdown e i più bisognosi. Durante l’estate la catena di solidarietà nata a Torino ha raggiunto altre sei regioni, con il progetto Specchio d’Italia, che è attivo ora anche in Veneto. Lo scorso 6 agosto sono stati infatti consegnati i primi pacchi e nuove distribuzioni sono previste per domani e per il 10 settembre, con la collaborazione della Caritas e delle associazioni Mimosa e Centro Donna. In totale saranno regalate 6,9 tonnellate di aiuti alimentari. 

I pacchi hanno un valore di circa 60 euro ciascuno e per richiederli basta seguire le indicazioni spiegate qui. Bisogna indicare nominativo, indirizzo e telefono e allegare il modello Isee. Possono presentare domanda tutte le famiglie con domicilio nel comune di Padova e Isee inferiore a 15 mila euro. Le richieste possono giungere anche dalle onlus del territorio. Lo staff di Specchio dei tempi provvederà poi a contattare enti e famiglie, per concordare la consegna. 

Una raccolta fondi per le bimbe dello Sri Lanka

di Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

La Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi da 8 anni assiste, nel villaggio di case famiglia che ha costruito ad Ibbawala nel sud dello Sri Lanka, un gruppo di bambine (attualmente una ventina) vittime di violenze od abbandoni. Queste ragazzine, allontanate dalle famiglie di origine su disposizione dei magistrati cingalesi, vengono assistite in ogni loro necessità: vitto, alloggio, scuola, attività educative, laboratori. E, per le più grandi, anche avviamento al lavoro. La più piccola ospite ha 5 anni, la più anziana 15. L’età media è di 11 anni.

Specchio dei tempi e Specchio d’Italia devono ora realizzare i nuovi servizi igienici nella più grande delle case famiglia per consentire alle bambine una più corretta igiene. Il costo dell’intervento è stimato in 6.000 euro. La costruzione dei nuovi servizi igienici avverrà entro la fine del 2020, sfruttando un progetto esecutivo già approvato. Verrà utilizzata un’impresa locale e la durata dei lavori è stimata in circa 25 giorni. Per sostenere il progetto, Specchio ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma produzionidalbasso.com.

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Sri Lanka, ancora con i bimbi di Negombo dopo gli attentati di un anno fa

Di Angelo Conti

Molti l’hanno già dimenticato, ma un anno fa, nel giorno di Pasqua, a Negombo, nello Sri Lanka centrale, due chiese cattoliche sono state attaccate da estremisti islamici che hanno ucciso oltre 200 persone. La tragedia di questa piccola enclave cristiana, in un paese a forte prevalenza buddhista e con una importante componente islamica, è stata presto dimenticata. D’altronde è un’area povera, con scarso appeal turistico, abitata prevalentemente da pescatori… Specchio dei tempi ha invece deciso di lavorare qui, cercando di far dimenticare in fretta, ai bambini delle scuole, quel tremendo trauma. In quegli attentati molti di questi bimbi hanno perso nonni, zii, cugini, persino genitori.

E così nella public junior school Dundalpitiya e nella vicina preschool dei padri salesiani abbiamo portato conforto ed aiuto. Soprattutto nella poverissima scuola primaria, a cui – con un intervento sostanzialmente modesto – stiamo davvero cambiando volto. Perché, per noi di Specchio, i bambini difficoltà, soprattutto quelli di un’area povera come questa, vanno aiutati sempre. Soprattutto quando gli altri, in questo caso i grandi attori della cosiddetta “comunità internazionale”, dimenticano troppo in fretta.

Cinque nuove aule per la scuola in Rwanda

Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

Nella scuola elementare di Nganzo, in Ruanda, studiano 940 bambini. Ma le aule sono poche e così capita di trovare classi con 50 allievi… Decisamente troppi. Si è cercato di rimediare con doppi turni, peraltro resi difficili dalle lunghe distanze che spesso i bambini devono coprire per raggiungere la scuola. Il direttore, che è in stretto contatto con la torinese Anna Maria Zavagni che opera laggiù, ci ha chiesto di dare una mano a costruire 5 nuove aule e poi di arredarle con banchi e semplici arredi. Specchio dei tempi ha immediatamente dato la sua disponibilità. Una parte della risorse servirà anche a dotare la scuola di una efficiente piccola biblioteca.


Specchio dei tempi opera a Nganzo da due anni. Ha già sostenuto le spese per la costruzione del campo sportivo. ha supportato la nascita di bagni per le ragazzine della scuola, ha sostenuto le spese mediche per la cura di una bambina colpita da un tumore. Ora le nuove aule e la biblioteca. E a fine gennaio saremo là, a seguire il cantiere.

 

Sri Lanka, siamo vicini ai bambini

Articolo di Angelo Conti

Sono due gli interventi in corso in Sri Lanka.
Qui Specchio dei tempi, che dopo lo tsunami del 2004 ha ricostruito tre scuole ed un villaggio di case famiglia, è attivo da una decina di anni nel completo sostegno economico al Villaggio delle bambine di Ibbawale (dove vengono soccorse ed assistite bimbe dai 5 anni, vittime di abusi ed abbandoni).


Dopo gli attentati della scorsa Pasqua Specchio ha avviato anche un programma di sostegno ai bambini provenienti dalle famiglie e dalle comunità colpite dagli attentati dei terroristi islamici, che hanno visto morire quasi 300 persone. A Negombo sosteniamo l’attività di un asilo e di una scuola cristiana.

Oggi in Rwanda aprono le scuole: si gioca nel campetto di specchio

Articolo di Angelo Conti

Specchio è presente anche in Rwanda, dove sostiene la vita della scuola di Nganzo, in un’area poverissima a oltre 100 chilometri dalla capital Kigali. Qui, negli ultimi mesi, siamo intervenuti per apportare migliorie alle aule ed ai servizi igienici ed anche per costruire ex novo un campo sportivo (nella foto lo vedete finito). Campo sportivo che i bambini hanno trovato pronto, quando si sono presentati per cominciare il nuovo anno scolastico stamattina. 


La scuola di Nganzo è frequentata da 744 bambini (132 bambini di scuola materna e 612 di scuola primaria), in costante aumento. La struttura è formata da 13 classi che versano in condizioni fatiscenti. E, sino alle settimane scorse, era anche priva di un cortile e di uno spazio per i giochi. Specchio dei tempi è intervenuto, grazie al lavoro della torinese Anna Maria Zavagni, e, con la collaborazione di tutti, docenti ed allievi compresi, cortile e campo sportivo sono stati realizzati. Una bella cosa, in un paese lontano, accanto ai bambini più poveri del mondo.
Un contatto che non si esaurirà con questo intervento, ma che si svilupperà nei prossimi mesi.