Riparte Scuola Bottega a Milano per dare un futuro ai ragazzi difficili

Milano, 16 Ottobre 2023

La Fondazione Specchio d’Italia da quando è nata nel 2020, è stata una voce di speranza, sostenendo progetti solidali in Italia e nel mondo. Il progetto Scuola Bottega, in collaborazione con la Cooperativa Sociale La Strada di Milano e sostenuto dalla Fondazione Carlo Acutis, si è dimostrato un concreto esempio di successo.

Questo progetto si concentra sul contrasto dell’abbandono scolastico e sul supporto dei ragazzi a rischio di drop-out nel conseguimento del diploma di licenza media. Nel corso dell’anno 2022-2023, sono stati coinvolti 28 ragazzi, con età compresa tra i 13 e i 18 anni. Due classi sono state formate: una classe junior per i più giovani e una classe senior per i più grandi, in quest’ultima tutti minori stranieri.

La loro determinazione è stata premiata con gli esami finali, svolti a giugno. 21 ragazzi hanno superato gli esami e tutti hanno conseguito il diploma di licenza media, dimostrando un notevole progresso nel corso dell’anno. I risultati ottenuti quest’anno parlano di un progetto di successo che continua a cambiare vite e a creare opportunità.

Ora, Scuola Bottega si prepara per l’edizione 2023-2024, continuando a guidare i giovani verso il diploma di licenza media attraverso un percorso completo. Questo progetto affronta sfide come la povertà educativa e l’abbandono scolastico, cercando di dare ai ragazzi la fiducia e le opportunità di cui hanno bisogno per un futuro migliore.

La Fondazione Specchio d’Italia rimane impegnata a cambiare vite attraverso l’istruzione, investendo nel futuro di tutti noi.

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Scuola Bottega a Milano, nuova chance per incontrare il mondo del lavoro

Elisabetta Rosso

“Mi ha scritto proprio oggi uno dei nostri ex allievi. Un ragazzo sveglio ma difficile, bocciato due volte. Ora sta facendo il secondo anno di aeronautica, vuole diventare pilota, e mi ha inviato le foto del suo primo volo”, racconta Patrizia Viraghi, educatrice di riferimento di Scuola Bottega. “Il nostro obiettivo è proprio questo”, aggiunge Ilaria Dardano referente del progetto, “aiutare i ragazzi a scoprire le proprie abilità”. Scuola Bottega è un percorso formativo che consente ai ragazzi di ottenere l’esame di licenza media.

Non solo, attraverso laboratori, lezioni, e visite didattiche aiuta i giovani a ritrovare la fiducia nelle proprie capacità, a riprendere gli studi, e orientarsi verso il mondo del lavoro con maggior consapevolezza e nuove competenze. Il progetto è rivolto ai giovani tra i 14 e i 17 anni a rischio di dispersione scolastica. Le segnalazioni partono dalle scuole, dai servizi sociali territoriali, dalla famiglia e dalle comunità educative. Inizia così un nuovo percorso per i 15 ragazzi selezionati.

Giovedì mattina, alle 11.30, abbiamo consegnato insieme al Direttore Paolo Larghi i diplomi e i cappellini da laureato nel cortile della nostra sede in via Piazzetta 2 a Milano – spiega Ilaria Dardano – abbiamo festeggiato la fine di un percorso insieme ai nostri ragazzi”. Più un arrivederci che un addio. Scuola Bottega infatti a partire da quest’anno ha attivato un servizio di monitoraggio, “nei mesi di settembre e dicembre chiameremo i nostri ex allievi per avere aggiornamenti. Un modo per seguirli a distanza e continuare a supportarli nel loro percorso di autorealizzazione”, sottolinea Ilaria Dardano.

Scuola Bottega da due anni è sostenuta da Specchio d’Italia, un progetto che si inserisce in un orizzonte di azione più ampio. La Fondazione infatti è da sempre sensibile al tema della dispersione scolastica, e si sta impegnando a supportare progetti formativi per i giovani in tutto il Paese. Specchio d’Italia è attivo in tredici città, Scuola bottega, insieme a Fuori dai Guai, è il secondo progetto milanese che la Fondazione sostiene. Un modo per investire nel futuro, e permettere ai giovani di dire: “Ce l’ho fatta”!

Scuola Bottega, obiettivo licenza media

Francesca Giannotti

Famiglie con un passato difficile, povertà, immigrazione, è da qui che arrivano i ragazzi di Scuola Bottega, un progetto di scuola-lavoro che permette ai giovani del quartiere di Corvetto, a Milano, di ricevere il diploma di terza media e che gli offre gli strumenti necessari per approcciarsi al mondo del lavoro.

Ogni anno, le scuole del quartiere segnalano alla Cooperativa La Strada i ragazzi a rischio di espulsione che, dopo un’attenta selezione, fatta tramite dei colloqui individuali e con i genitori, formano una classe di 15 ragazzi da portare al traguardo. Il 18 ottobre di quest’anno, per il secondo anno consecutivo, Specchio d’Italia ha visto entrare in classe un gruppo di giovani, compresi tra i 13 e i 17 anni, provenienti da famiglie e culture molto diverse tra loro, per iniziare questo nuovo anno di sfide.

Il programma prevede non solo un percorso didattico paritario, con l’obiettivo di raggiungere il diploma di terza media, ma offre loro l’opportunità di mettersi alla prova con dei laboratori di falegnameria e panificazione, iniziati rispettivamente l’11 e il 15 di novembre. Queste attività hanno la funzione di aiutare i ragazzi a mettere in pratica la teoria appresa in classe.

Quest’anno è un anno ricco di novità per Scuola Bottega! Per la prima volta, il team di educatori della Cooperativa La Strada, ha deciso di introdurre nelle classi un nuovo approccio visivo per aiutare i ragazzi a visualizzare come il loro comportamento influisce sul loro rendimento scolastico, con l’obiettivo di far capire loro con più facilità dove e come migliorarsi.

Altra novità: si è aggiunto un sedicesimo studente che segue però solo i laboratori, il percorso didattico invece viene proseguito nella sua scuola di origine. Questo esperimento vuole dare la possibilità a ragazzi, non del tutto a rischio di espulsione, di mettere alla prova le proprie capacità mettendo in pratica quanto studiato sui banchi di scuola.

Non mancano ovviamente i colloqui individuali tra ragazzi e gli educatori, essenziali per aiutare i ragazzi più piccoli (9 studenti) nella scelta del liceo più giusto per loro, e i ragazzi più grandi (quest’anno sono 6) che dovranno capire quale tirocinio è più adatto. Il team di educatori e di docenti de La Strada giocano un ruolo essenziale in questo progetto e nell’aiutare questi ragazzi a trovare la propria via.

 

“Scuola Bottega” e “Fuori dai guai”, un futuro per i ragazzi di Milano

La Repubblica, 02/10/2021

Quattro scalini, un portone e una scritta: “Quando non vedi la via, puoi trovare la strada”. È qui, a Scuola Bottega in via Piazzetta 2, che la Fondazione Specchio d’Italia, in collaborazione con l’Associazione La Strada, accoglierà tra qualche settimana una classe di giovani studenti tra i 14 e i 18 anni, segnalati dai dirigenti delle loro scuole di appartenenza.

Questi ragazzi faticano a frequentare i percorsi scolastici tradizionali, lontani dal loro contesto di provenienza e non sempre in grado di comprendere i loro bisogni. Per questo è nata Scuola Bottega, realtà che affianca teoria e pratica, costruendo percorsi formativi ad hoc per ciascuno ragazzo e offrendo tirocini in aziende del territorio.

Lo scorso anno sono stati 12 gli studenti che grazie al progetto sono riusciti a prendere il diploma di terza media e hanno imparato a lavorare il legno, il pane e qualche nozione di meccanica. Tra qualche settimana suonerà di nuovo la campanella: il progetto continua e sarà nuovamente finanziato da Specchio d’Italia, grazie anche alle donazioni dei lettori de la Repubblica.

La Fondazione Specchio d’Italia ha sede a Milano, ma opera a livello nazionale e sostiene rapidamente chi ha più bisogno. Rappresenta l’espressione solidale del Gruppo Editoriale GEDI ed è attiva sin dall’inizio dell’Emergenza Coronavirus ha consegnato decine di migliaia di spese gratuite alle famiglie e agli anziani bisognosi e durante l’estate ha offerto migliaia di pranzi ai bambini dei centri estivi del quartiere Corvetto. Al centro delle attività di Specchio ci sono bambini e ragazzi in difficoltà.

Per questo nasce “Forza Bimbi”, un’iniziativa che la Fondazione sviluppa non solo a Milano, ma anche a Bari, Genova, Roma e a Sant’Arcangelo di Lucania, un piccolo comune della Basilicata, e che ha l’obiettivo di contrastare la dispersione scolastica accompagnando centinaia di giovani e bambini dei quartieri più difficili di queste città.

Specchio a Milano è presente non solo a Corvetto, ma grazie all’iniziativa “Fuori dai guai” a partire da ottobre accompagnerà oltre cento studenti delle classi seconde delle scuole medie con laboratori di educazione civica con l’intento di diffondere precocemente una cultura della legalità per sensibilizzare e contrastare i fenomeni di devianza minorile.

La squadra dei diplomati di Scuola Bottega

Lucia Caretti
La Repubblica, 01/07/2021

Gianluca ha diciotto anni e un sogno negli occhi: “Da grande vorrei aprire un ristorante, che faccia cucina italiana e cingalese, pasta e riso”. I suoi due piatti preferiti, i suoi due mondi. Gianluca è nato qui, è cresciuto a Colombo, la capitale dello Sri Lanka, ed è tornato a Milano tre anni fa, con i suoi genitori e due fratelli. “Il diploma? Lo dedico a mamma e papà. Credo che saranno orgogliosi di me. Adesso andrò a lavorare per aiutarli e per potermi pagare un corso da cuoco”.

Famiglie travolte dalla povertà, storie di malattia, immigrazione o separazione. I ragazzi di Scuola Bottega hanno tutti la stessa voglia di rialzarsi che ha Gianluca: arrivano da Paesi lontani (Egitto, Bangladesh, Romania, Albania) oppure da periferie vicine. Avevano abbandonato gli studi e finalmente ce l’hanno fatta. Nei giorni scorsi tutti e dodici hanno superato l’esame di terza media, dopo che per un anno intero docenti ed educatori della cooperativa La Strada li hanno presi per mano, con lezioni individuali, esercitazioni in classe e laboratori tecnici. Un progetto contro la dispersione scolastica che ha ormai 16 anni di storia e da settembre 2020 è finanziato dalla Fondazione Specchio d’Italia Onlus.

“Quando non vedi la via, puoi trovare la strada” si legge all’ingresso della scuola in via Piazzetta 2. Ed è proprio qui, in queste aule colorate del quartiere Corvetto, che Gianluca ha scoperto i suoi talenti: durante il corso di panificazione si è innamorato dei fornelli, e grazie al tirocinio in una officina ora avrà un impiego. “Presto inizierà in una carrozzeria, così potrà raggiungere il suo primo obiettivo: l’autonomia economica” racconta la responsabile del progetto Ilaria Dardano. “Ma a lui, come a tutti gli studenti, abbiamo ripetuto tante volte anche un’altra domanda: che cosa ti rende davvero felice?”. La risposta è scritta sull’attestato che ieri Gianluca ha ricevuto durante la cerimonia finale. Niente voti, ma un messaggio personalizzato dai prof, diverso per ciascun allievo: “Ti auguriamo di diventare un grande chef”.

“Qui mi vogliono tutti bene, ormai mi sento a casa” spiega commosso il giovane italo-cingalese. “Andare a Scuola Bottega mi mancherà”. A settembre si attendono i nuovi allievi: il progetto continua e sarà nuovamente finanziato da Specchio d’Italia, grazie anche alle donazioni dei lettori di Repubblica.

La fondazione, nata dall’esperienza della onlus piemontese Specchio dei tempi, è attiva a Milano sin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus: ha consegnato migliaia di spese gratuite alle famiglie e agli anziani bisognosi e ogni giorno offre 120 pranzi ai bambini dei centri estivi del quartiere Salomone.

Milano, ogni giorno 120 pranzi ai bimbi del quartiere Salomone

Lucia Caretti

Salomone è un quartiere complesso, come tutte le periferie di Milano. Qui la Fondazione Specchio d’Italia sta donando oltre 120 pasti ai bambini dei centri estivi, grazie al sostegno dei lettori di Repubblica e di tutto il gruppo Gedi.

A Milano Specchio opera da più di un anno, donando spese agli anziani e alle famiglie in difficoltà, e finanziando il progetto “Scuola Bottega” della Cooperativa La Strada: un percorso per aiutare gli studenti che hanno abbandonato la scuola a raggiungere la licenza media.

Che cosa abbiamo fatto in nove mesi a Milano

Angelo Conti

Specchio d’Italia è a Milano dalla scorsa estate quando, in piena pandemia, ha curato la distribuzione di oltre 3.000 borse della spesa gratuite ad altrettante famiglie in difficoltà. Ma non si è fermato qui attivando subito dopo altre iniziative, fra cui la consegna a domicilio di oltre 15.000 cene solidali nel periodo natalizio. Sempre a Milano Specchio d’Italia ha attivato il progetto delle “Tredicesime dell’Amicizia” con l’obiettivo di consegnare a Natale un aiuto da 300 auro a 50 anziani poveri e soli, mentre è in fase di sviluppo “Forza nonni!” che durerà per tutto il 2021.

Ma l’intervento più importante è stato sinora quello a sostegno del progetto “Scuola Bottega”, realizzato dall’Associazione La Strada nel quartiere Corvetto. Il progetto è dedicato a quei ragazzi che si trovano in difficoltà nel seguire il normale programma nel corso delle scuole medie. D’accordo con le scuole d’origine, 14 ragazzi ed 1 ragazza, hanno cambiato il loro percorso di avvicinamento alla licenza media, frequentando l’ultimo anno scolastico con un programma dedicato. Questo prevede, accanto ai normali corsi di didattica, anche laboratori (panificazione e falegnameria) oltre ad un tirocinio in aziende di vario tipo, in cui i ragazzi potranno cominciare ad entrare in contatto col mondo del lavoro. A giugno, per tutti, l’esame di licenza media, così da concludere questa esperienza in modo positivo ed utile per il loro futuro.

Inaugurato il progetto Scuola Bottega

Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

Specchio d’Italia ha inaugurato stamattina a Milano il progetto “Scuola Bottega”. Il primo che la nuova fondazione, nata da una costola di Specchio dei tempi, realizza nel capoluogo lombardo, grazie all’importante contributo di un donor milanese.

“Scuola Bottega” è uno storico percorso di scuola-lavoro per il recupero della licenza media, dedicato a ragazze e ragazzi a forte rischio di dispersione scolastica. Avviato sedici anni fa dalla Cooperativa La Strada, ha la finalità di contrastare l’abbandono della scuola, quando gli studenti si trovano ad un passo dalla licenza media. In una stretta collaborazione con lo staff de “La Strada”, Specchio d’Italia si trova ora a sostenere e sviluppare questa iniziativa, per dare speranza ai giovani più fragili.

Il percorso didattico, capace anche di offrire esperienze di approccio al mondo del lavoro, ha la durata di un anno scolastico (ottobre-giugno). Gli alunni, segnalati dalle scuole e successivamente selezionati, rimangono formalmente iscritti alle scuole di provenienza ma frequentano per tutto l‘anno la sede della cooperativa. Il programma coinvolge 15 ragazzi di età compresa fra 14 e 17 anni. Le segnalazioni dei 14/15enni, ancora in obbligo scolastico, arrivano unicamente dalle scuole medie (istituti secondari di primo grado) attraverso la definizione di un progetto individualizzato che prevede il mantenimento dell’iscrizione e l’esame di licenza media presso l’istituto inviante che mantiene la titolarità del percorso scolastico e formativo, garantendo il monitoraggio e la valutazione conclusiva. Le segnalazioni dei 16/17enni giungono da diversi soggetti del territorio: scuole, comunità di accoglienza sul territorio milanese (spesso di tratta di minori stranieri non accompagnati), altri enti che intercettano ragazzi in ambito educativo e assistenziale.

Essendo decaduto l’obbligo scolastico, i ragazzi di questo gruppo vengono iscritti presso il Centro Territoriale Permanente di Zona e, attraverso una specifica convenzione, avranno la possibilità di sostenere l’esame di Licenza Media. Il gruppo classe non è dunque omogeneo per età e percorsi personali, ma condivide le stesse forti motivazioni e l’obiettivo finale: le singole storie e le competenze di base differenti confluiscono in esperienze comuni, in una quotidianità sempre orientata alla condivisione ed al rispetto, in modalità di apprendimento attivo che ciascuno acquisisce a partire dal proprio bagaglio esperienziale. In questo continuo “dialogo” tra la dimensione del gruppo classe e il percorso individuale (che ciascuno verifica presso la propria scuola di provenienza), il tutor, i docenti, persino i datori di lavoro incontrati nei Tirocini sono le figure adulte in grado di insegnare ma anche di guidare verso l’obiettivo.