Mario, la povertà dopo il palcoscenico

Giancarlo Zattoni

Mario è una persona che ha vissuto l’incongruenza dell’esistenza nel desiderio di affermarsi con le sue sole forze, ma che ha pagato di persona la sua indipendenza, spesso suscettibile verso le figure dell’autorità. Si presenta, tuttavia, in piena umiltà: nonostante il suo passato di regista teatrale di successo ancora lo investa di momenti di gloria, che alterna a giorni d’oblio e di disincanto che caratterizzano la realtà odierna.

“Nato 73 anni fa a Imperia, da sempre vivo a Genova. Risiedo nella zona molo al porto antico. Sono stato sposato, ho avuto alcune convivenze, ma ora sono solo. Avevo un fratello che ho perduto nel 2011. Nessuno si occupa di me, a parte alcune amiche che mi dedicano il loro aiuto”. Quest’anno a Natale Mario, grazie alla Fondazione Specchio d’Italia e al progetto “Buon Natale Nonni”, si sentirà meno solo: riceverà un aiuto di 300 euro con il quale potrà pagare le salate bollette invernali.

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Mario continua a raccontarci la sua vita. Il padre era pilota aeronautico, ebbe un incidente gravissimo rimanendo invalido. La madre casalinga. Mario era la testa matta di famiglia, difficile da gestire, nella tanta voglia di vivere e affermarsi seguendo i suoi sogni.

“Ho giocato 15 anni a rugby, arrivando con il Cus Genova alla serie B. Ero mediano di mischia. Tante botte. Ne pago ancora le conseguenze nel fisico”. 

A scuola era un discolaccio senza disciplina, mal visto dai professori che non ne comprendevano le doti. Dopo tanti indirizzi sbagliati, sceglie psicologia che approfondisce da autodidatta, prima di dedicarsi completamente al teatro. “Ho vissuto una carriera nel solco della sperimentazione e dell’avanguardia, con la mia compagnia Oltre l’immagine. Nel 1985 ho presentato alla Biennale di Venezia un importante spettacolo.

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Negli anni successivi inizia un lento declino. Mario è comunque protagonista di molte produzioni sperimentali, da lui create per i più prestigiosi teatri di Genova, riscuotendo grande successo. Ma il denaro non basta più: per rimanere indipendente e finanziare gli spettacoli Mario vende la sua casa e arriva al punto di non versare i contributi per se.

Oggi percepisco una pensione sociale che è un miracolo arrivare a fine mese. Menomale che mi sono rivolto a Specchio d’Italia, che mi ha generosamente accolto nel programma Buon Natale Nonni!. Riceverò un bel contributo che mi darà una boccata di ossigeno. Chissà. Tra i tanti donatori ci potrebbero essere anche molti affezionati spettatori che in tutti questi anni mi hanno applaudito sulla scena”.                              

La storia di Mario è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni anno dona per il progetto “Buon Natale Nonni”.

Più fondi raccogliamo, più nonni abbracciamo.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Nonna Maria: una storia di speranza a Bastogi.

Giancarlo Zattoni

“Nella mia vita ho sempre svolto lavori pesanti. Ora la mia povera schiena non ce la fa più. Avrei dovuto operarmi alla colonna vertebrale per applicare le placche, ma il dottore me lo ha sconsigliato a causa di un infarto. Ora mi muovo a fatica con le stampelle tra continui dolori.”

Nonna Maria ha 85 anni. Abita da 30 anni nel difficile quartiere romano di Bastogi, in perenne emergenza abitativa e dove il disagio sociale si tocca con mano. Un’abitazione di edilizia popolare affidatale dal Comune, in un’area residenziale resa solo celebre dal film Come un gatto in tangenziale. Soffre ancora di continui attacchi di panico per la perdita del marito Nicola, deceduto nel 2015 dopo essersi fatti compagnia per quasi 50 anni.

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Maria vive di pensione sociale e del concreto aiuto che, anche quest’anno, riceverà grazie all’iniziativa “Buon Natale Nonni!” della Fondazione Specchio d’Italia. Come lei, in tutta Italia sono oltre 250 le persone assistite. A Natale Specchio d’Italia offre un aiuto diretto di 300 euro che la maggior parte dei “nonni” utilizzano per pagare le alte bollette invernali. 

La Fondazione è vicina a Nonna Maria, durante tutto l’anno: riceve 2 spese al mese, il ritiro di un farmaco, le pulizie, una parola buona grazie ai volontari di Specchio e aiuti in casi di particolare bisogno. 

“Sono degli angeli. Chi mi segue ha sempre tante attenzioni per me, mi fa compagnia e mi rincuora perché soffro la solitudine più di ogni altra cosa. Ho sempre bisogno di dialogare con qualcuno. Grazie a Specchio d’Italia anche questo Natale mi sentirò meno sola.”

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Maria continua il racconto della sua difficile vita: “Nasco trovatella ad Avellino. Adottata da una famiglia, ho studiato fino alla terza elementare. Eravamo tanto poveri. Un giorno si studiava e l’altro si lavorava nei campi. Nel 1959 mi innamoro perdutamente di un uomo e con lui fuggo a Roma: lui mi lascia e mi ritrovo sola. Conosco un bravo giovane e dalla nostra unione nascono tre figli. Dopo pochi anni, lui muore di un incidente e la vita si tinge di nero. Per sopravvivere lavoro come donna di pulizia e di fatica. I rimpianti mettono in crisi le scelte fatte. Quei figli non li ho seguiti come avrei voluto. Non potevo tenerli a casa: hanno sofferto tanto in collegio. Ero ormai senza speranza quando incontrai Nicola. Ci amammo subito e ancora lo vivo.”

Maria e Nicola prendono casa nel quartiere di Centocelle.  “Facevamo gli ambulanti. Vendevamo di tutto un po’ a seconda della stagione. Era una vita dura e di stenti. Lavoravo come un mulo. Ora che il mio Nicola non c’è più, mi segue per quanto può il nostro unico figlio.  Con gli altri figli viviamo rapporti improntati su differenti sensazioni ed esperienze. Sono nel mio cuore. Li aspetto sempre.”

La storia di vita di Maria è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni dona per il progetto “Buon Natale Nonni”.

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Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

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Gaetana: “Un marito alcolista è stato l’inizio della nostra fine”

Giancarlo Zattoni

“Non mi faccia parlare, non voglio rivivere il passato. La mia vita mi ha riservato soltanto dolore che il ricordare mi dà una grande tristezza”. Gaetana, 82 anni, è originaria di Palermo. Ora vive a Genova nel quartiere di Prà, vicino a Voltri, non lontano dal bacino portuale in cui è stata smantellata la nave da crociera Costa Concordia, e quest’anno riceverà un aiuto di 300 euro a Natale grazie al progetto “Buon Natale Nonni” realizzato dalla Fondazione Specchio d’Italia, ente filantropico di respiro nazionale. 

“Vivo con la pensione sociale di 690 euro: tra l’affitto e le spese non mi rimane nulla. In passato sono stata sul punto di morire: ho avuto un forte attacco di cuore, ora vivo con un defibrillatore cardiaco. Cammino incerta, ho le protesi alle ginocchia. Sopravvivo grazie all’aiuto dell’assistenza sociale e del centro di ascolto della chiesa, tramite cui mi sono rivolta a Specchio d’Italia per essere inserita nel programma Buon Natale Nonni, che mi ha offerto un conforto insperato di cui ringrazio i benefattori e il buon Dio”. Gaetana ha avuto cinque figli, ma solo due le sono sopravvissuti e ora risiedono lontani.

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“Mio marito Giovanni era bello e simpatico, beveva solo latte. Ci siamo conosciuti a Palermo nel panificio dove lavoravo. Ci siamo parlati per sei anni e poi sposati: dalla Sicilia ci siamo trasferiti a Genova all’inizio degli anni ’60. I figli come ciliege sono venuti uno dietro l’altro. Eravamo una famiglia unita. Poi qualcosa si ruppe. Giovanni incominciò a bere e fu l’inizio della fine. Quando si attaccava alla bottiglia tutto buttava all’aria, diventava violento e pieno di astio”.

Gaetana si chiede ancora adesso quale fosse stato il malessere scatenante di quel cambiamento. Sta di fatto che il marito perse il posto nel cantiere navale dove lavorava. Cominciò la disperazione, la lotta alla dipendenza, le preghiere perché smettesse di bere”. “Come iniziava un lavoro, così lo perdeva. Campavamo a singhiozzo con i soldi che a stento racimolava, la pigione dell’alloggio spesso rimaneva da pagare. Speranzosi di cambiamento ci trasferimmo a Taranto dove abitammo fino al 2004, l’anno in cui Giovanni morì e mise fine al calvario.

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Di notte, Gaetana ancora oggi non riesce a dormire. Nella veglia si rammarica di non essersi rifugiata altrove con i figli, per garantire loro una vita più serena e senza traumi, nonostante si sia sempre sacrificata per il loro bene. Gli attimi più dolci li ho vissuti da bambina a Palermo. Mio padre era spesso imbarcato sulle navi. Allora il nonno mi portava al cinema insieme alle mie sorelle. Come vorrei tornare a quei tempi, alla serenità della mia umile gente. Eravamo poveri, ma felici di nulla”.

La storia di vita di Gaetana è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni dona per il progetto “Buon Natale Nonni”. Più fondi raccogliamo, più nonni abbracciamo.

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Da Specchio d’Italia a nonna Franca: sorrisi, compagnia e un sostegno economico.

Giancarlo Zattoni,
La Repubblica, 13/11/2023

“Mi vergogno a dirlo ma sono sola: i miei figli e i miei nipoti non vengono a trovarmi. Sono invalida, mi muovo a fatica con la sedia a rotelle, ho due protesi alle gambe, oltre al diabete. Ma vado avanti, un po’ per tigna e un po’ perché sono abituata a contare solo su di me”.

Racconta Franca, 78 anni, di Roma che anche quest’anno riceve un aiuto di 300 euro a Natale grazie al progetto “Buon Natale Nonni” realizzato dalla Fondazione Specchio d’Italia, ente filantropico di respiro nazionale. Franca si porta il fardello di una vita difficile sulle spalleAbita in un piccolo alloggio popolare assegnatole dal Comune di Roma nel quartiere Primavalle, che insieme alla Garbatella e a Bastogi rappresentano il perimetro geografico dove Franca ha trascorso tutta la sua vita. Quartieri complessi in perenne emergenza abitativa e sociale, oggi in cerca di riscatto ma spesso sinonimo di violente trasformazioni urbanistiche e di masse emarginate.

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“Sono nata alla Garbatella 78 anni fa, avevo tre fratelli ma la vita me li ha portati via uno dopo l’altro quando ancora erano giovani. Mi sono sposata nel 1963 con un uomo buono ma fragile di carattere. Faceva il macellaio ma spesso rimaneva senza lavoro. E’ deceduto a causa del fumo nel 2010. Ho avuto tre figli e ho otto nipoti che vedo pochissimo. Nella mia esistenza non mi sono mai risparmiata nel fare il bene e nel ribadirlo a chi voleva fare il prepotente. Avendo sempre vissuto in quartieri ad alta esclusione sociale e di forte disuguaglianza, ho imparato presto a difendermi dalle persone che volevano imporsi con la violenza e il sopruso, spesso a scapito dei più giovani per portarli sulla cattiva via. Così sono stata in grado di sbarcare il lunario, crescere i miei figli e difenderli dai pericoli della strada. Ora vivo di una minima pensione e la mia è una vita modesta. E’ quindi una benedizione l’aiuto che ricevo attraverso il progetto Buon Natale Nonni della Fondazione Specchio d’Italia”.

Ma soprattutto nonna Franca è confortata dalla disponibilità e dalle attenzioni dei volontari della Fondazione nei suoi confronti: “E’ molto bello ricevere un po’ di affetto dopo una vita di sofferenze e di torti. Un sorriso, una carezza, una telefonata, mi rendono la vita più leggera. Un piccolo gesto che vale tanto e che mi dà serenità e speranza per il futuro.”

La storia di vita di Franca è solo una delle oltre 250 che la Fondazione aiuta grazie al supporto dei lettori e della comunità che ogni dona per il progetto “Buon Natale Nonni”.

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Un Natale sereno a Giuseppina, 92 anni, grazie al progetto “Buon Natale Nonni!”

Giancarlo Zattoni,
La Repubblica, 5/11/2023

“Come è dura la vecchiaia. Sto a malapena in piedi. Mia figlia mi deve sostenere quando andiamo dal fisioterapista, ma il bastone non lo lascio, finché posso non voglio usare la carrozzina. Ho 92 anni: mi sento fragile in casa e insicura quando mi fanno uscire. Il Giambellino è ormai un quartiere pericoloso per i continui furti e le aggressioni. Mi spaventa”.

Giuseppina possiede una notevole lucidità mentale: racconta e ricorda con trasporto una Milano che non c’è più. La vita di ringhiera. Le piccole case di periferia abitate da gente povera, ma laboriosa, unita attorno al nucleo familiare: il piccolo mondo dove ci si prepara ad affrontare le sfide della vita. Sono gli anni confusi e inquieti che precedono il secondo conflitto mondiale, appena celati da una nebbia che si taglia col coltello.

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“Ho sempre vissuto con mamma e papà, e con i miei fratelli che ora non ci sono più. Nata a Lodi, avevo otto anni quando ci siamo trasferiti a Milano, al Ponte Lambro, quartiere operaio, famoso allora per i suoi lavandai. Il periodo della guerra è stato veramente duro. Non si mangiava dal mattino alla sera. Avevamo paura di non esserci da un giorno all’altro, a causa dei bombardamenti”. Nel dopoguerra la svolta. Si torna a vivere e la famiglia al completo si trasferisce nel quartiere del Giambellino. Giuseppina viene assunta da una ditta di telefoni. Vi lavorerà per dieci anni fino alla nascita della figlia avuta dall’amato Giuseppe, sposato dopo lungo fidanzamento.

Mio marito era operaio e guadagnava il minimo necessario per vivere. Nonostante ciò, decidemmo alla nascita della bimba che il mestiere di mamma veniva prima di tutto. Per accudirla lasciai il posto e persi così la possibilità di maturare la pensione. Non me ne sono mai pentita. Nonostante le ristrettezze, abbiamo vissuto una vita allietata dall’armonia familiare”. Nel 1990 scopre il dolore, sempre attuale, di avere perso un figlio spentosi troppo presto. Ora che anche il marito l’ha lasciata, Giuseppina si ritrova a vivere da sola. “La solidarietà di Specchio d’Italia, che mi segue con il progetto “Buon Natale Nonni!”, mi aiuta non solo a pagare le bollette, ma a sentire vicino il cuore gentile e sensibile dei tanti benefattori”.

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Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Alle scuole alluvionate il sostegno di “Specchio”, aspettando Mattarella

La Repubblica, 11/09/23

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà lunedì prossimo a Forlì a inaugurare l’anno scolastico nel cuore della Romagna colpita dall’alluvione. E proprio sui plessi scolastici danneggiati il maggio scorso, si sono concentrati parte dei finanziamenti delle Fondazioni “Specchio dei Tempi” e “Specchio d’Italia”.

Già consegnato il “Pala Lumagni” di Lugo: la palestra, regolarmente utilizzata da diversi istituti superiori, può immediatamente accogliere gli studenti. Anche la scuola primaria di Massa Lombarda è stata completata, mentre la materna “Capucci”tornerà alla comunità entro Natale. Inoltre, tra venti giorni circa inizieranno i lavori di rifacimento (per un milione di euro) della scuola per l’infanzia di Sant’Agata sul Santerno, l’impegno è di completare il cantiere entro il 5 febbraio, in occasione della festa di Sant’Agata.

“Specchio” ha raccolto donazioni per 2 milioni e 400 mila euro (anche durante il festival di Repubblica). Denaro uilizzato, oltre che per le strutture danneggiate dall’alluvione di maggio, per l’acquisto di materiale indispensabile alle attività dei plessi di Forlì (Forlì 5 e Forlì 4), Modigliana e altre scuole. Si tratta in gran parte di libri e materiale didattico, ma anche di computer per alcuni laboratori danneggiati dall’acqua.

A proposito dell’arrivo di Mattarella, il vicepresidente dell’associazione dei presidi, Lamberto Montanari, sottolinea come «quella del Presidente della Repubblica sia una presenza molto importante soprattutto per gli studenti e le loro famiglie che hanno sofferto un periodo difficile. Non molte scuole fortunamente sono state direttamente colpite dall’alluvione, ma gli effetti di quello che è successo si sentono, a cominciare dalla difficoltà degli studenti a spostarsi per le strade dissestate».

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Si può versare qui con carta di credito e Paypal.

Oppure

Bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS,  IBAN: IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056.
Bollettino postale, Conto Corrente Postale n. 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.
Causale: “Per gli alluvionati di Emilia Romagna”.

Si può anche donare su Satispay.

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Specchio presenta a Bologna CollecTin, la tecnologia al servizio di una rapida solidarietà

Angelo Conti,
La Repubblica, 09/06/2023

Anche Specchio d’Italia, fondazione che è l’espressione solidale del Gruppo Editoriale GEDI, partecipa da oggi, a Bologna, alla quattro giorni de La Repubblica delle Idee che quest’anno dedica particolare attenzione alle attività solidali. E non poteva essere diversamente vista la drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna dove Specchio è all’opera sin dal primo giorno del disastro grazie alla solidarietà e generosità di oltre fino ad oggi, 65 mila persone che da tutta Italia e anche dall’Estero hanno già donato oltre 1,8 milioni di euro.

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L’evento di Bologna sarà l’occasione per presentare, primi in Italia, i dispositivi contactless con i quali è possibile, così come già avviene all’estero, in articolare in Gran Bretagna, Fare donazioni senza passaggio materiale di denaro e senza contatti. Con CollecTin, è infatti possibile donare con qualsiasi carta di pagamento: a Bologna saranno posizionati nei luoghi simbolo dell’evento, in piazza Maggiore e al Teatro Arena del Sole.

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II target saranno ovviamente gli alluvionati di questo drammatico maggio. Questa raccolta affianca quella di Satispay che ha coinvolto la sua community di oltre 3,6 milioni di utenti per sostenere la sottoscrizione a Favore di Specchio dei tempi attraverso il servizio dell’App “Donazioni”. In Emilia Romagna sono già in corso interventi di Specchio dei tempi a Budrio, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Conselice, Forlì, Massa Lombarda, Bagnacavallo, Modigliana mentre è stato lanciato un bando per donare a 150 piccole e piccolissime attività un contributo economico da 3.000 euro ciascuna. Iniziative accompagnate – e indirizzate – da continui contatti con 11 sindaci e i loro uffici tecnici, verificate con sopralluoghi nei territori ancora sotto l’acqua e il fango.

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Si può versare qui con carta di credito e Paypal.

Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

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Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

 

Specchio a Repubblica delle Idee

Beppe Minello

Anche la Fondazione Specchio d’Italia, espressione del Gruppo Editoriale GEDI, partecipa alla quattro giorni de La Repubblica delle Idee che quest’anno dedica particolare attenzione alle attività solidali. E non poteva essere diversamente vista la drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna dove Specchio è all’opera sin dal primo giorno del disastro grazie alla solidarietà e generosità di oltre, fino ad oggi, 65 mila persone che da tutta Italia e anche dall’Estero hanno già donato oltre 1,7 milioni di euro.

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L’evento di Bologna sarà l’occasione per presentare, primi in Italia, i dispositivi contactless con i quali è possibile, così come già avviene all’estero, in particolare in Gran Bretagna, fare donazioni senza passaggio materiale di denaro e contatti, diciamo, umani. Non a caso, lo strumento – si chiama CollecTin, tramite il quale è possibile donare con qualsiasi carta di pagamento,  posizionato nei luoghi simbolo dell’evento, in piazza Maggiore e al Teatro Arena del Sole – ha avuto il suo boom durante la pandemia. Un’evoluzione tecnologica della donazione che ha avuto il suo prologo in casa di Specchio d’Italia proprio con la raccolta fondi per l’Emilia-Romagna, affiancata da La Stampa – Specchio dei tempi, Fondazione “sorella” che grazie a Satispay ha coinvolto la sua community di oltre 3,6 milioni di utenti per sostenere la sottoscrizione attraverso il servizio dell’App “Donazioni”.

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Già in corso interventi a Budrio, Lugo, Sant’Agata sul Santerno e Conselice, mentre è stato lanciato un bando per donare a 150 piccole e piccolissime attività un contributo economico da 3.000 € ciascuna. Iniziative accompagnate – e indirizzate – da continui contatti con 11 sindaci e i loro uffici tecnici, verificate con sopralluoghi nei territori ancora sotto l’acqua e il fango.

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Si può versare qui con carta di credito e Paypal.

Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

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Specchio d’Italia ha già raccolto 1,2 milioni per l’Emilia Romagna

La Repubblica Bologna, 25/05/2023

Sono già 60mila le persone che hanno voluto sostenere la raccolta fondi della fondazione Specchio d’Italia vicina al gruppo Gedi, di cui fa parte Repubblica: la somma già raccolta sfiora i 1,2 milioni di euro. Mentre continuano le donazioni si lavora già per individuare i progetti di ripartenza e ricostruzione da sostenere.

Un primo aiuto immediato arriverà alla cooperativa di disabili L’Orto di Budrio, che ha visto la loro sede completamente inondata dalle acque dell’Idice: la fondazione si occuperà di pagare l’affitto per sei mesi (circa 18mila euro), della struttura dove hanno trovato riparo e accoglienza i sedici disabili della cooperativa, in attesa di individuare una soluzione definitiva.

La Fondazione ha inoltre svolto alcuni sopralluoghi in alcuni dei centri più colpiti — da Massa Lombarda a Sant’Agata sul Santerno, da Conselice a Russi — ed è in contatto con i sindaci per delineare quali interventi possano essere finanziati grazie alle donazioni. Sta per vedere la luce, inoltre, un bando rivolto alle piccole e piccolissime attività messe in ginocchio dall’ondata di maltempo.

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Si può versare qui con carta di credito e Paypal.

Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

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Serata solidale con Lino Banfi e Eleonora Giorgi per “Forza Nonni!”

La Repubblica, 24/05/2023

Un momento di festa, di musica e di riflessione. “Specchio d’Italia”, partner solidale del gruppo editoriale Gedi, ha organizzato una serata all’insegna della solidarietà per sensibilizzare e raccogliere fondi da donare agli anziani che hanno bisogno di aiuti economici, cibo, collaborazione domestica, supporto psicologico o più semplicemente di compagnia. “Forza Nonni!” è infatti un progetto ideato da Specchio d’Italia, dopo lo scoppio della pandemia, e pensato per gli over 80 con patologie e in solitudine.

A Roma gli interventi più frequenti sono a San Basilio e Bastogi, ma l’iniziativa è presente in tutta la Capitale e anche in altre città italiane. Ieri nella location del Circolo degli Esteri ospiti d’eccezione Eleonora Giorgi e Lino Banfi, il “Nonno d’Italia”.

Manicure ed estetista, una giornata diversa per mamme in difficoltà a Palermo

Claudia Brunetto,
La Repubblica, 11/05/2023

Mamme sole. Senza tempo per se stesse. Concentrate soltanto sulla crescita dei figli e sul loro benessere, spesso costrette ad affrontare enormi difficoltà personali ed economiche per tenere unita la famiglia. Per un giorno, però, sono state coccolate dagli studenti della scuola professionale dei mestieri Euroform che con la guida dei loro docenti hanno regalato il servizio di messa in piega per i capelli, la manicure e altri piccoli interventi di estetica. Accolte in una grande sala addobbata con palloncini a forma di cuore per dire “tanti auguri mamme”.

Sono le donne del progetto “Forza mamme”, lanciato a Palermo dalla Fondazione Specchio d’Italia, espressione solidale del Gruppo Gedi, in collaborazione con la onlus Life and life. Per Maria Laura Cutrono e Stefania Arena, entrambe madri di tre figli, è stato un sogno a occhi aperti. “Era da almeno un anno che non facevo una cosa del genere – racconta Arena – che non avevo la possibilità di fare un trattamento estetico. I soldi sono sempre pochi e le priorità sono davvero altre. Con tre figli c’è tantissimo da fare e loro vengono sempre prima di tutto”.

Cutrono aveva dimenticato l’ultima giornata trascorsa a ridere e a scherzare senza pensieri. “Saranno almeno cinque anni che non vivo una giornata come quella all’Euroform – Mi sono sentita accolta, coccolata, amata, ho portato con me anche mia figlia di cinque anni, anche lei ha voluto la piega e lo smalto sulle unghie”. La mamma, invece, ha scelto di farsi truccare dagli studenti che alla scuola Euroform studiano estetica, acconciatura, ma si formano anche nel settore agroalimentare. “Fermarsi e guardarsi allo specchio, che lusso – racconta Cutrono – Non me lo dimenticherò mai, è stato un regalo bellissimo”.

Nella stesa giornata, le mamme, hanno ricevuto anche il buono spesa perché il progetto prevede una presa in carico più complessiva che punta soprattutto a formarle per il mondo del lavoro e all’educazione scolastica dei figli, ma c’è anche uno sportello di ascolto, un legale, in una chiave che va oltre la semplice assistenza. “Sono mamme sole che hanno bisogno di riprendere in mano la propria vita – dice Valentina Cicirello della Life and life – Ci sono anche vittime di violenze e donne straniere che hanno bisogno di un supporto.

La giornata all’Euroform le ha fatte sentire protagoniste. Non hanno ricevuto solo una bellissima piega, una manicure o un colorato make-up, ma sorrisi e abbracci da studenti e professori della scuola. È stato bello anche se per poco, averle regalato un momento di spensieratezza prima del suono della campanella che le riporta al mestiere di “mamme sole”, in attesa dei propri figli all’uscita da scuola”. Non è la prima volta che la scuola Euroform apre le porte alle mamme in prossimità della loro festa.

“Buon Natale Nonni!” anche a Palermo, consegnati aiuti a 40 anziani

Claudia Brunetto,
La Stampa, 21/12/22

Per il secondo Natale consecutivo hanno scelto di stare accanto ai nonni di Palermo con il regalo di “Buon Natale Nonni!”. Trecento euro in arrivo dalla fondazione Specchio d’Italia, espressione solidale del Gruppo Gedi, che ieri mattina, a pochi giorni dal Natale, hanno fatto ritrovare il sorriso a quaranta over 65 che vivono in condizioni economiche difficili. Una somma, infatti, che servirà a pagare la bolletta della luce, la rata del riscaldamento e magari, perché no, a comprare anche un regalo ai nipotini o a preparare qualcosa di speciale per la vigilia del 24 dicembre o per il pranzo del 25.

“Mi sento una persona davvero fortunata – dice Vita Terminello di 80 anniQuesto regalo cambia il mio Natale, è una boccata d’ossigeno in questo momento così difficile. Un pensiero affettuoso sopratutto che ci fa sentire tutti più vicini, come una grande famiglia. Avere questo sostegno è importante, mi fa sentire meno sola”. Specchio d’Italia che da quasi 50 anni porta avanti il progetto “Forza nonni” a Torino e che nel tempo lo ha avviato in altre dieci città italiane, dall’anno scorso ha messo radici anche a Palermo, grazie al supporto delle associazioni Life and life che opera soprattutto nella zona della stazione centrale e del Centro padre nostro di Brancaccio.

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“Il progetto di Specchio d’Italia – dice Angelo Conti, vice presidente operativo delle fondazioni Specchio d’Italia e Specchio dei tempi che con la project manager Marta Versaci sta seguendo i progetti palermitani – vuole aiutare le persone anziane più fragili ad affrontare l’inverno in modo migliore, a vivere con maggiore serenità il Natale. L’iniziativa a Palermo si rivolge a persone in situazioni particolarmente critiche. Ma non si tratta soltanto di un aiuto economico, con questo dono si vuole anche cercare di fare sentire queste persone meno sole. Come ricevere un abbraccio che scalda il cuore”.

Ieri mattina si sono ritrovati tutti nella sede della Life anche life. “Siamo felici di essere al fianco della Fondazione per il secondo anno e di contribuire così a regalare un sorriso – dice Valentina Cicirello della Life and life – Abbiamo iniziato con 18 nonni e adesso sono molti di più. Il nostro impegno continua su vari fronti, ma a Natale non possiamo dimenticare le persone che soffrono e sono sole”.

Elvira Scullari di 77 anni ha ritirato puntuale il suo dono. “La verità – dice – è che questa cosa mi fa sentire importante, mi fa sentire amata. Visto che spesso gli anziani sono dimenticati, vivono ai margini. Questo regalo, invece, ci fa sentire protagonisti“. Con lei e Terminello, c’erano tanti altri anziani. Tutti in attesa della “tredicesima”. “Con questi soldi – dice un ottantenne in fila – comprerò dei regali ai miei nipotini, non l’avevo messo in conto perché non potevo permettermelo, ma adesso posso contare su questa somma per renderli felici”.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Tutti possono sostenere il progetto “Buon Natale Nonni”. Si può donare cliccando qui oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ONLUS, codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056, Banca Intesasanpaolo. Nella causale indicare “Buon Natale Nonni!”.

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