Angelo Conti
Hargeisa, la capitale del Somaliland, è circondata da campi profughi abitati, in misere capanne, da gente fuggita verso le città per il progredire di siccità e carestia. Qui insieme a Specchio dei tempi e Medacross (una onlus nostra partner in Africa e Asia) portiamo ogni settimana aiuti, cure e, nel caso, si occupano del ricovero dei bimbi malati nell’ospedale pediatrico costruito, quasi completamente da Specchio, dieci anni fa.
In questi giorni siamo tornati laggiù, per riprendere un intervento difficile, in un Paese che al mondo quasi nessuno riconosce e quindi quasi nessuno aiuta, ma realmente capace di salvare piccole vite umane ogni giorno.
Nelle ultime settimane, infatti, la grave siccità che ha colpito il corno d’Africa insieme al rogo del grande mercato di Hargeisa (la principale fonte di sostentamento per la popolazione), ci hanno indotti a tornare con tre differenti programmi: uno a sostegno del reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico (dove troppi bambini muoiono ancora), un altro a sostegno dell’assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurgi locali. Ci sarà molto da fare, nei prossimi anni.
Orgogliosi di essere qua, con Medacross, a rappresentare l’Italia solidale nell’area più povera e difficile dell’Africa.