Carestia, povertà, siccità: perché torniamo in Somaliland

Angelo Conti

Il Somaliland sta attraversando un periodo molto difficile: carestia, siccità, un enorme incendio che ha devastato la capitale, una epidemia di morbillo che sta uccidendo tanti bambini, una terribile povertà.

Qui Specchio dei tempi – la nostra fondazione sorella – ha investito, fra il 2011 e il 2016, circa 1,3 milioni di euro per progettare, costruire, avviare e far crescere un ospedale pediatrico con 48 posti letto. Ora siamo tornati, in questa nuova emergenza, con un programma pluriennale di sostegno all’attività del nostro ospedale. Per aiutare chi sceglie di lavorare e lottare per far crescere il proprio Paese, in Africa. Con Medacross, la onlus piemonteste che sosteniamo anche in Myanmar.

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Ph. Erica Vitale, Daniele Regge, Anastasia Sironi

Ambulatori mobili per curare i bimbi del Somaliland

Angelo Conti

Hargeisa, la capitale del Somaliland, è circondata da campi profughi abitati, in misere capanne, da gente fuggita verso le città per il progredire di siccità e carestia. Qui insieme a Specchio dei tempi e Medacross (una onlus nostra partner in Africa e Asia) portiamo ogni settimana aiuti, cure e, nel caso, si occupano del ricovero dei bimbi malati nell’ospedale pediatrico costruito, quasi completamente da Specchio, dieci anni fa.

In questi giorni siamo tornati laggiù, per riprendere un intervento difficile, in un Paese che al mondo quasi nessuno riconosce e quindi quasi nessuno aiuta, ma realmente capace di salvare piccole vite umane ogni giorno.

Nelle ultime settimane, infatti, la grave siccità che ha colpito il corno d’Africa insieme al rogo del grande mercato di Hargeisa (la principale fonte di sostentamento per la popolazione), ci hanno indotti a tornare con tre differenti programmi: uno a sostegno del reparto di neonatologia dell’ospedale pediatrico (dove troppi bambini muoiono ancora), un altro a sostegno dell’assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurgi locali. Ci sarà molto da fare, nei prossimi anni.

Orgogliosi di essere qua, con Medacross, a rappresentare l’Italia solidale nell’area più povera e difficile dell’Africa.