Angelo Conti
“Forza nonni!” è un progetto della Fondazione Specchio d’Italia nato dopo lo scoppio della pandemia. Quando ci si è improvvisamente resi conto che i più anziani erano diventati molto più fragili, e non solo – purtroppo – perché morivano. La loro vita si era improvvisamente complicata e tutto era diventato più difficile: dal fare la spesa a ritirare un farmaco, sino a mantenere un minimo di relazioni umane con i figli ed i nipoti. Solitudini profonde, percorse dalla paura ma anche dalla disperazione. La Fondazione Bersezio ci è stata subito vicina, con un importante contributo, condividendo il progetto con entusiasmo.
E così Specchio d’Italia si è messo in moto individuando gli “over 80” più deboli e più soli, avviando un programma di assistenza a Milano, Roma, Genova, Bari e Torino che si è concretizzato con la consegna delle Tredicesime dell’Amicizia a dicembre (un assegno da 300 euro per rendere meno triste il Natale), la donazione di due spese al mese lasciate sullo zerbino, l’assistenza per 4 ore al mese di una collaboratrice domestica, una costante presenza telefonica garantita dal gruppo volontari di Specchio d’Italia e, all’occorrenza, anche un supporto psicologico. Inoltre, nell’ambito del programma di Alternanza Scuola-Lavoro, gli studenti degli indirizzi comunicazione di alcuni licei classici raccoglieranno in un volume le “memorie” degli anziani assistiti, così da non disperdere questo prezioso patrimonio di conoscenza ed esperienza. Tutti modi per continuare a dire “Forza nonni! Non siete soli!”.
Il Presidente di Specchio d’Italia, Lodovico Passerin d’Entreves, ha sottolineato la validità dell’iniziativa: “L’obiettivo non è tanto quello di offrire un supporto economico, che pure viene fornito ed è importante, quanto soprattutto quello di condividere le difficoltà di persone che, troppo spesso, dopo una vita intensa e di lavoro si ritrovano sole. La consegna di una spesa ogni due settimane, la disponibilità di una colf, le telefonate dei volontari, la disponibilità di una psicologa sono tutti elementi capaci di cambiare la vita a persone che non devono sentirsi emarginate”.