Scuola di Negombo

Siamo vicini allo Sri Lanka da oltre 15 anni, con il progetto del Villaggio di Ibbawale. E abbiamo voluto esserlo anche dopo la spaventosa serie di attentati che hanno devastato il paese a Pasqua 2019. Quel giorno, infatti, abbiamo immediatamente aperto una raccolta tra i donatori di Specchio dei tempi, la fondazione piemontese di cui oggi portiamo avanti l’operato in tutto il mondo.

Volevamo aiutare gli orfani e le famiglie colpite da quella inaudita violenza, così abbiamo iniziato ad operare per portare ai più poveri fra i colpiti, insieme ad un aiuto concreto, anche un segnale di amicizia: l’amicizia di un paese lontano come l’Italia, che sa però condividere questi immensi drammi.

Da allora lavoriamo a Negombo, nello Sri Lanka centrale, dove due chiese cattoliche erano state attaccate da estremisti islamici che hanno ucciso oltre 200 persone. La tragedia di questa piccola enclave cristiana, in un paese a forte prevalenza buddhista e con una importante componente islamica, è stata presto dimenticata.

Si tratta infatti di un’area povera, con scarso appeal turistico, abitata prevalentemente da pescatori: abbiamo deciso di impegnarci qui, cercando di far dimenticare in fretta, ai bambini delle scuole, quel tremendo trauma. In quegli attentati molti di questi bimbi hanno perso nonni, zii, cugini, persino genitori. E così nella public junior school Dundalpitiya e nella vicina preschool dei salesiani abbiamo portato conforto ed aiuto. Soprattutto nella poverissima scuola primaria, a cui stiamo davvero cambiando volto, con aule rinnovate e nuovi spazi gioco.

Perché, per noi, i bambini difficoltà, soprattutto quelli di un’area povera come questa, vanno aiutati sempre. Soprattutto quando gli altri, in questo caso i grandi attori della cosiddetta “comunità internazionale”, dimenticano troppo in fretta.

Terremoto del Messico

Dopo il sisma che ha colpito il Messico nel 2017, provocando oltre 360 morti, molti dei quali bimbi che si trovavano in edifici scolastici fatiscenti, abbiamo ricostruito la scuola di Santa Catalina di Tochimilco. Un piccolo centro abitato da un migliaio di poveri campesinos, a 2500 metri di altezza, sulle pendici dell’attivissimo vulcano Popocatepetl, a circa 100 chilometri da Puebla ed a 200 da Città del Messico. L’abbiamo inaugurata a undici mesi dal terremoto: è stata realizzata in tempi record grazie alla generosità dei donatori di Specchio dei tempi, la fondazione piemontese specializzata nelle emergenze di cui oggi portiamo avanti l’operato in tutto il mondo.

Santa Catalina Cuilotepec è una frazione sperduta, raggiungibile solo seguendo una viabilità tortuosa ed in più devastata dalle scosse. Nessun segnale, né telefonico né televisivo, niente Internet. Il paese (500 abitanti nel centro, qualche centinaio sparsi per le campagne, agricoltori e piccoli allevatori) è disteso su un altipiano che sale lentamente da 2500 a 3450 metri. La scuola è frequentata da un centinaio di studenti, fra i 6 ed i 13 anni, ed è composta da due diversi edifici, ad un piano.

Il primo ha goduto di una radicale ristrutturazione, oltre che di un consolidamento antisismico. Il secondo edificio, il più grande, del tutto irrecuperabile, è stato prima demolito e poi ricostruito. L’intervento ha avuto come partner tecnico l’Università BUAP di Puebla. La tempistica del cantiere è stata puntualmente rispettata e ad agosto 2018 si è tenuto il taglio del nastro: una lunga festa popolare, in un mare di musica, riconoscenza e gioia.

Da allora siamo sempre in contatto con questa scuola, che abbiamo inserito in un progetto che consente agli allievi dei 26 istituti ricostruiti da Specchio di conoscersi e confrontarsi online. Abbattendo distanze e confini, diventando così piccoli cittadini del mondo.

Scuola Bottega

“Scuola Bottega” è uno storico programma di scuola-lavoro per il recupero della licenza media, avviato 16 anni fa a Milano dalla Cooperativa La Strada e finanziato ora da Specchio d’Italia. L’obiettivo del progetto è recuperare ragazze e ragazzi a forte rischio di dispersione scolastica, contrastando l’abbandono degli studi e accompagnando i giovani alla licenza media. Il percorso didattico ha la durata di un anno e comprende anche esperienze di approccio al mondo del lavoro e laboratori, come quello di panificazione. 

Sono coinvolti 15 alunni tra i 14 e i 17 anni, che frequentano per tutto l’anno la sede della cooperativa e vengono segnalati dalle scuole del territorio, dove restano iscritti.

Il gruppo classe non è dunque omogeneo per età e cammini personali, ma condivide le stesse forti motivazioni e l’obiettivo finale: le singole storie e le competenze di base differenti confluiscono in esperienze comuni, in una quotidianità sempre orientata alla condivisione ed al rispetto, in modalità di apprendimento attivo che ciascuno acquisisce a partire dal proprio bagaglio esperienziale. 

In questo continuo “dialogo” tra la dimensione del gruppo classe e il percorso individuale (che ciascuno verifica presso la propria scuola di provenienza), il tutor, i docenti, persino i datori di lavoro incontrati nei tirocini sono le figure adulte in grado di insegnare competenze e guidare i ragazzi per aiutarli a diventare cittadini onesti e responsabili.

Doposcuola a Fegino

Il Covid ostacola la scuola, i ragazzi e le famiglie. Diventa sempre più difficile realizzare una didattica utile, a misura di bambino. Mancano spazi, tecnologie, persino le presenze umane. Così abbiamo pensato d’intervenire anche a Genova, per realizzare un progetto, avviato a settembre, che è di aiuto compiti e doposcuola, ma che vuole anche essere una concreta presenza accanto ai giovani studenti, ora più che mai soli.

L’iniziativa è stata sviluppata con la collaborazione del Ceis Genova che ha scelto di operare, con Specchio d’Italia che finanzia il progetto, nella zona di Fegino, all’interno del Municipio V Valpolcevera. 

Il crollo del Ponte Morandi prima e la pandemia di Covid-19 poi, hanno messo in grossa difficoltà il quartiere, che fino a qualche anno fa ospitava importanti attività produttive e che adesso ha bisogno di essere sostenuto per non perdere terreno rispetto al resto della città. Fegino è un’area a rischio, con una edilizia a tratti cadente ed a tratti selvaggia. Un’area che ha bisogno di aiuto. 

Nell’oratorio della Chiesa di Sant’Ambrogio di Fegino stiamo sviluppando le prime attività: l’aiuto-compiti per bambini e ragazzi della scuola del primo e secondo ciclo, e i laboratori tematici. Ma a Fegino stiamo abbracciando anche gli anziani più poveri e soli, con le “Tredicesime dell’Amicizia”, che offrono sostegno economico a Natale. E con il progetto “Forza Nonni”, che accompagna gli over80 tutto l’anno, con la consegna della spesa a domicilio, un servizio di pulizia e un supporto quotidiano per chi non ha nessuno.

Ospedale di Hargheisa

Il Somaliland sta attraversando un periodo molto difficile: carestia, siccità, un enorme incendio che ha devastato la capitale, Hargeisa. Ma non solo: una epidemia di morbillo sta uccidendo tanti bambini e la popolazione è da anni afflitta da una terribile povertà. Qui la nostra fondazione sorella Specchio dei tempi ha investito, fra il 2011 e il 2016, circa 1,3 milioni di euro per progettare, costruire, avviare e far crescere un ospedale pediatrico con 48 posti letto. Ora siamo tornati, in questa nuova emergenza, con un programma pluriennale di sostegno all’attività del nostro ospedale. Per aiutare chi sceglie di lavorare e lottare per far crescere il proprio Paese, in Africa.

Nel nostro ospedale ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Sono oltre 55 mila i piccoli che abbiamo aiutato in 10 anni di attività, e ogni giorno viene salvata qualche vita. Ma vogliamo fare di più: vogliamo sostenere il reparto di neonatologia (dove troppi bambini muoiono ancora), vogliamo avviare un programma di assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurghi pediatrici locali. 

In questo Paese una compressa di Imodium ed una sacca di fisiologica possono davvero decidere la vita dei piccoli pazienti. Per questo torniamo in Somaliland: lo facciamo con la solita determinazione, per costruire, per restare, per dare una mano concreta. Le carenze di Hargheisa, infatti, sono soprattutto nella formazione del personale medico e paramedico, oltre che nelle apparecchiature. Questa situazione, tradotta nei risultati, vuol dire decine di bambini perduti ogni anno. Morti che sono evitabili. Vite che noi vogliamo salvare.

Per i bimbi e i nonni di Bari

Specchio d’Italia è arrivato a Bari nell’autunno dello scorso anno. Forte dell’esperienza maturata in 65 anni da Specchio dei tempi, la fondazione gemella che ha sede a Torino. E ci è arrivata consegnando 20 “Tredicesime dell’amicizia”, cioè altrettanti assegni da 300 euro, ad anziani della Parrocchia San Sabino.

Ma i progetti di Specchio d’Italia a Bari vanno oltre queste due prime iniziative. La fondazione sostiene infatti ormai da mesi le attività dell’Associazione Eden e dell’Associazione Touplay.  

Nel primo caso, quello dell’Associazione Eden, nel quartiere Japigia, si tratta di sostenere le spese per l’accesso al doposcuola ed all’aiuto compiti a favore di una ventina di bambini che frequentano le scuole primarie, oltre ad una fornitura di 10 tablet per aiutare l’alfabetizzazione digitale dei più piccoli.

Nel secondo caso, quello dell’Associazione Touplay nel quartiere Libertà, Specchio è attivo nel garantire la copertura dei costi dei locali che ospitano le attività di doposcuola e quelle dei laboratori che ogni giorno accolgono una quarantina di bambini delle primarie.

Sempre a Bari, la Fondazione Specchio d’Italia ha avviato il progetto FORZA NONNI! che prevede assistenza ed aiuti agli anziani, prevalentemente over 80, più in difficoltà. Si tratta di due borse della spesa al mese, 4 ore di una colf, telefonate solidali del nostro staff di volontari, disponibilità di una psicologa.

Durante l’estate, la fondazione ha sostenuto le attività dei centri estivi per oltre 110 bambini. Tra queste, il Pirate Camp, dove le attività sono ispirare al mondo dei pirati, e i bimbi crescono tra tesori, burrasche e viaggi di fantasia, imparando a stare insieme come in una vera ciurma.

Una serata per Forza Nonni

“Forza Nonni!” è un progetto pensato per gli anziani più in difficoltà. Over 80, con patologie, in solitudine. Specchio d’Italia li prende per mano per offrire loro un ultimo scampolo di vita serena. Offre aiuti economici, dona presenza, condivisione e compagnia Ogni “nonno” riceve ogni mese due borse della spesa e l’aiuto di una collaboratrice domestica, può richiedere un sostegno psicologico, il cibo per il suo gatto o il suo cane, la sostituzione degli occhiali rotti o la riparazione degli elettrodomestici. Tutto gratuitamente. Ma entra soprattutto in contatto con un volontario della fondazione, che inizia a prendersi cura di lui: lo chiama al telefono con frequenza, attiva aiuti specifici in caso di necessità e ne ascolta i bisogni, magari anche solo quello di una chiacchierata dopo una giornata in solitudine.

Questo è “Forza Nonni!”, un progetto nato dopo lo scoppio della pandemia, quando gli anziani sono diventati ancora più fragili.

Specchio d’Italia ha individuato gli over 80 in condizioni di solitudine e povertà di Roma, Milano, Bari, Palermo, Trieste e Genova. Anziani come Maria, rimasta sola dopo sei figli, in una casa fredda. Come Rosalia, che dopo una vita spesa ad assistere gli anziani, ora ha la schiena distrutta e da cinque anni non esce più. Come Joseph che fatica a muoversi anche con il bastone e la pensione minima non è sufficiente ad arrivare a fine mese.

Oggi gli assistiti sono 250, ma potrebbero essere molti di più. Ecco perché vi chiediamo, invitandovi ad un momento di festa, di considerare questo mondo sommerso, di persone che la vita ha spesso consumato in modo profondo, ma anche ai quali si può offrire amicizia, compagnia e soprattutto dignità.

Con il patrocinio dell’Associazione Consorti Dipendenti Ministero Affari Esteri, Specchio d’Italia ha organizzato una serata speciale: martedì 23 maggio, alle ore 19 presso il Circolo degli Esteri (Lungo Tevere dell’Acqua Acetosa 42 – Roma), sarà l’occasione per assistere al concerto del quartetto Piovano & Friends, partecipare ad un buffet dinner a bordo piscina, presenziare all’Asta Benefica e alla lotteria di Beneficienza. A disposizione premi importanti, dai gioielli alle crociere. L’animazione della serata sarà garantita da Stefano Buttafuoco in veste di presentatore e dai testimonial Eleonora Giorgi e Lino Banfi.

Per partecipare è necessario lasciare i propri dati e fare una donazione online di 80 € a persona, nel form presente in questa pagina.

Scarica il programma della serata qui

Evento in collaborazione con

Questo evento di beneficenza è possibile grazie al contributo di:

Digitali e uguali

Avere un computer significa avere una possibilità: la possibilità di costruirsi un futuro. In Italia oltre il 30% delle famiglie non ha un pc o un tablet: stiamo lasciando indietro più di 850.000 studenti. Bambini e bambine che vogliamo aiutare con il progetto Digitali e Uguali, una grande raccolta fondi per donare agli studenti i computer portatili di cui hanno bisogno. Strumenti che non li accompagneranno solo in questi mesi di didattica a distanza, ma in tutto il loro cammino scolastico e formativo.

Lanciata da YOOX insieme alle testate del Gruppo Gedi, alla Fondazione Specchio d’Italia ETS e alla Fondazione Golinelli, l’iniziativa ha l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze e fornire aiuti concreti alle nuove generazioni. Il ritardo sulla digitalizzazione posiziona infatti l’Italia al 25° posto su 27 Paesi membri dell’UE per competitività e sviluppo tecnologico. E migliaia di ragazzi, a causa di questo gap, rischiano di non poter accedere a opportunità professionali in cui le competenze digitali sono requisiti fondamentali.

Tutti possono sostenere Digitali e Uguali e contribuire ad acquistare i laptop che tramite le scuole arriveranno agli allievi più bisognosi. Li distribuiremo nelle prossime settimane e racconteremo ogni fase del progetto, dalla raccolta delle richieste (info qui) fino alla consegna negli istituti.

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