Il Covid ostacola la scuola, i ragazzi e le famiglie. Diventa sempre più difficile realizzare una didattica utile, a misura di bambino. Mancano spazi, tecnologie, persino le presenze umane. Così abbiamo pensato d’intervenire anche a Genova, per realizzare un progetto, avviato a settembre, che è di aiuto compiti e doposcuola, ma che vuole anche essere una concreta presenza accanto ai giovani studenti, ora più che mai soli.
L’iniziativa è stata sviluppata con la collaborazione del Ceis Genova che ha scelto di operare, con Specchio d’Italia che finanzia il progetto, nella zona di Fegino, all’interno del Municipio V Valpolcevera.
Il crollo del Ponte Morandi prima e la pandemia di Covid-19 poi, hanno messo in grossa difficoltà il quartiere, che fino a qualche anno fa ospitava importanti attività produttive e che adesso ha bisogno di essere sostenuto per non perdere terreno rispetto al resto della città. Fegino è un’area a rischio, con una edilizia a tratti cadente ed a tratti selvaggia. Un’area che ha bisogno di aiuto.
Nell’oratorio della Chiesa di Sant’Ambrogio di Fegino stiamo sviluppando le prime attività: l’aiuto-compiti per bambini e ragazzi della scuola del primo e secondo ciclo, e i laboratori tematici. Ma a Fegino stiamo abbracciando anche gli anziani più poveri e soli, con le “Tredicesime dell’Amicizia”, che offrono sostegno economico a Natale. E con il progetto “Forza Nonni”, che accompagna gli over80 tutto l’anno, con la consegna della spesa a domicilio, un servizio di pulizia e un supporto quotidiano per chi non ha nessuno.