Mattia Toffoletto
La Tribuna di Treviso, 05/05/21
La ricreazione alle medie Coletti s’è conclusa da poco. La classe 1ª B ha un’ora di educazione motoria, in programma lezioni teoriche. I banchi sono quelli dell’ex commissario Arcuri, più piccoli per garantire il distanziamento. La spiegazione è appena cominciata, quando entrano la preside Ada Vendrame e la sua vice Stefania Canel. Con loro Fabrizio Brancoli, direttore della Tribuna (e degli altri quotidiani veneti del Gruppo Gedi), e il nostro fotografo Enrico Colussi. Gli occhi dei bambini, incuriositi, si posano subito sul motivo della visita: la consegna di 10 notebook (Chromebook), donazione legata al progetto “Digitali e Uguali”, promosso da Yoox e Gruppo Gedi, in collaborazione con Fondazione Specchio d’Italia e Fondazione Golinelli.
Tutto è nato da un’idea di un gruppo di studenti dell’università di Bologna, obiettivo: colmare il gap digitale messo a nudo dalla didattica a distanza imposta dalla pandemia. La consegna al Comprensivo Coletti è la prima effettuata in Veneto. «Vogliamo stare vicini alle scuole. Che sia solo il primo passo», commenta Fabrizio Brancoli, direttore dei quotidiani veneti del Gruppo Gedi. La donazione ha interessato un Istituto Comprensivo di quasi mille bambini. Un simbolo d’integrazione: il 31% della popolazione scolastica è straniero; bambini, spesso di seconda generazione, con radici che affondano in Nord Africa, Asia o nell’Est Europa.
Quanto al futuro utilizzo dei computer, messi a disposizione grazie al progetto Yoox-Gedi, la preside Vendrame culla un’idea: punta a coinvolgere alcuni scolari dell’attuale quinta elementare, più bisognosi e meritevoli per il profitto scolastico. Studenti che da settembre seguiranno il nuovo percorso scientifico-sportivo voluto dalle medie Coletti: tre ore extra-curriculari, con approfondimenti legati alla Matematica, Scienze e Arte. Tanto che, in collaborazione con il Comune, saranno create due aule speciali per l’Informatica.
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I Chromebook donati come opportunità per sviluppare attività laboratoriali. I bambini intanto ascoltano, si divertono con i saluti per foto e video. Un’alunna più spigliata racconta del progetto sulla legalità portato avanti dalla classe con alcune avvocatesse: «Ci hanno spiegato che senza regole non si riuscirebbe a vivere in comunità. E ci hanno fatto disegnare un aereo, per farci un’idea di cosa voglia dire viaggiare in un mondo senza regole».
Poi la visita si sposta in 3ª B: in corso una lezione d’inglese, i bambini stanno seguendo il film “Brooklyn” in lingua originale. Era un laboratorio per l’educazione musicale, la pandemia l’ha convertito in un’aula canonica per la didattica.
«Per noi è importante essere a fianco degli studenti e di chi lavora nella formazione», sottolinea il direttore Brancoli. La docente Canel anticipa agli alunni «un’analisi del testo» sull’articolo che state leggendo. Gli scolari salutano con un bel “bye bye”.
La dirigente: «Siamo contenti della donazione, orgogliosi di essere la prima scuola in Veneto a riceverli. Cercheremo di premiare alunni bravi, che s’impegnano». Ada Vendrame, da due anni dirigente del Comprensivo Coletti di Treviso, plaude all’iniziativa targata Yoox-Gedi. Obiettivo della scuola è legare a doppio filo la donazione a un altro progetto, per il quale il Comprensivo ha chiesto finanziamenti ministeriali: l’introduzione, da settembre, di un percorso scientifico-sportivo per le medie. «Un percorso che imporrà attività laboratoriali e approfondimenti di Informatica. I nuovi notebook cadono a fagiolo», osserva la preside.
L’idea è di consegnare i pc, nel prossimo anno scolastico, a scolari dell’attuale quinta elementare: «Valuteremo il profitto e le reali necessità, in base ai criteri fissati a inizio anno scolastico per le consegne dei pc in comodato d’uso. Il percorso scientifico-sportivo prevede tre ore extracurriculari alla settimana: spazio alle “Steam”, quindi Matematica, Scienze, Tecnologia e Arte. Per l’occasione, con il supporto del Comune, saranno create due aule speciali per l’Informatica, nei plessi Coletti e Bianchetti. Ma si potrà scegliere pure fra sei discipline sportive». La scuola è un modello di integrazione, la visitò nel 2014 l’allora premier Matteo Renzi. «Il Comprensivo conta 990 bambini: il 31% sono stranieri, la media veneta è del 14% e quella nazionale del 10%. Noi esempio di inclusione».