Pirate Game Camp: una rotta di speranza grazie a Specchio d’Italia

Il quartiere Libertà è uno dei rioni più svantaggiati e densamente popolati del comune di Bari. In un contesto segnato da importanti sfide sociali, Pirate Game Camp 2023 offre soluzioni e prospettive per riabilitare l’immagine del quartiere e sostenere la crescita dei suoi giovani abitanti.

Il progetto Pirate Game Camp, a cura dell’Associazione Tou.Play, e finanziato dalla Fondazione Specchio d’Italia; tra gli obiettivi emerge in primo piano l’urgenza di contrastare la povertà educativa e la devianza minorile, offrendo ai bambini e ai ragazzi un ambiente protetto in cui poter sviluppare importanti abilità emotive e relazionali.

All’interno del Camp opera uno staff specializzato nell’utilizzo del gioco di ruolo educativo, che coinvolge i giovani su più livelli. In particolare, il metodo della “resilienza giocata” immerge il bambino nei panni di un pirata che affronta il mare tempestoso della vita per veleggiare verso il proprio sogno. Fuor di metafora, esso favorisce l’apprendimento utilizzando lo strumento innovativo del gioco da tavolo, virtuale e dal vivo. La bellezza delle attività all’aperto e il metodo non formale del gioco si sono rivelati ingredienti essenziali per coinvolgere i più giovani e preservarli da contesti disfunzionali tipici della strada.

Trenta bambini hanno partecipato con entusiasmo alla prima edizione del Camp nel 2020, generando un’ulteriore domanda tutt’ora crescente. Il successo del Pirate Game Camp ha segnato un record nel 2021: 80 pirati e 25 baby pirati sono saliti a bordo! La presenza della Fondazione Specchio d’Italia ha già lasciato un’impronta significativa sul territorio e si sta rivelando sempre di più un faro di speranza, illuminando le strade più dissestate con il potere della resilienza. 

Eden Summer 2023: un’estate inclusiva per i ragazzi con DSA nel quartiere Japigia di Bari

Domani si conclude la terza edizione del Progetto Eden Summer 2023 nel quartiere Japigia di Bari dell’ Associazione Eden A.p.s.  Grazie al sostegno finanziario della Fondazione Specchio d’Italia, il campo estivo accoglie i ragazzi con disturbi dell’apprendimento (DSA). “Inclusione” è la parola chiave del progetto.

Ogni anno Eden Summer offre un ambiente sicuro e stimolante per i giovani, garantendo loro opportunità di crescita e sviluppo. La Fondazione Specchio d’Italia ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nella comunità, supportando un progetto ideato per per ragazzi DSA per favorire il loro successo scolastico. Anche quest’anno Eden Summer diventa un’oasi per sostenere le sfide educative della contemporaneità. Ma c’è di più: al campo Eden Summer non si fa solo scuola. I ragazzi coinvolti nel progetto di Specchio d’Italia hanno potuto partecipare a laboratori creativi, come ad esempio quello di pittura – “Arteterapia” – o quello che prevedere l’utilizzo di materiali riciclati – “Riciclando suoni”. C’è inoltre un laboratorio emotivo, ispirato al Metodo Montessori, e uno specifico che promuove la cura dell’orto. “Crealab” dà l’opportunità di cimentarsi nella creazione di gadget come calamite, cornici, portapenne e portachiavi. Infine, per favorire la socializzazione, sono previsti giochi estivi (come resistere alla tentazione dei gavettoni?), e momenti di intrattenimento che coinvolgono professionisti esterni allo staff: spettacoli di magia, animazione musicale, karaoke, yoga e…spettacoli di burattini! Oltre al campo estivo, durante l’inverno l’associazione organizza un doposcuola inclusivo e attività dedicate agli anziani.

Un ringraziamento speciale va ai mitici 40 nonni che hanno partecipato, aprendosi al confronto con i giovani. La collaborazione intergenerazionale è una grande risorsa che porta ottimi risultati!

Specchio d’Italia per la Romagna, salvato anche un gregge con 200 pecore

Angelo Conti

Specchio d’Italia è al lavoro in Romagna, anche in luglio ed in agosto,  con una serie di progetti a sostegno della completa ripresa di quella regione. In uno scenario in cui la ricostruzione con risorse pubbliche ha perso qualche colpo, noi siamo andati avanti. Dopo i primi soccorsi alle scuole (libri, materiale didattico, arredi) siamo passati al sostegno di famiglie particolarmente colpite, di comunità di disabili a cui ridare orizzonti,  abbiamo lanciato il bando per 150 piccole e piccolissime attività agricole, commerciali e artigiane: per ciascuna di loro erano pronti 3.000 euro. Le procedure sono state rapidissime e quei 150 aiuti sono già tutti assegnati e consegnati. I partecipanti erano stati quasi 500, circa 270 dei quali con documentazione corretta.
Presto, grazie a nuove donazioni, potremo aggiungere aiuti anche a decine di altre piccole attività che sono ora in lista d’attesa. La speranza è quella di riuscire ad aiutare tutte le piccole attività della graduatoria.

Intanto è scattato il piano di ripristino degli edifici scolastici alluvionati: la scuola materna “Il Girasole” di Santa Agata sul  Santerno, la scuola dell’infanzia Capucci di Lugo di Romagna, la scuola primaria Torchi di Massa Lombarda, l’ex palazzetto-palestra di Lugo, le centraline elettriche e termiche della primaria di Bagnacavallo.  Anche grazie all’ottima intesa con l’Unione dei Comuni della Bassa Ravennate, è stato possibile definire gli accordi, stilare le convenzioni, predisporre il comodato d’uso degli immobili. In questi giorni la fondazione sta operando la scelta delle imprese a cui affidare i lavori che contiamo di avviare ovunque entro un mese.

Tante le situazioni difficili che abbiamo incontrato. Tante quelle in cui, grazie alle donazioni di circa 67.000 persone ed a oltre 2 milioni di euro raccolti, abbiamo potuto lasciare un segno. Come la storia di Michelangelo, il pecoraio di Massa Lombarda. Ci ha raccontato la sua avventura: “Allevo pecore. E sono andato sott’acqua in entrambe le alluvioni: 3 maggio e 17 maggio. A differenza di altri ho avuto la fortuna di salvare gli animali. 200 pecore, capre, somaro, cani e gatti.  Ma ho perso tutto il fieno che avevo accantonato in cascina ed ho anche perso il raccolto estivo. In tutto un danno di almeno 10.000 euro, che per me sono una enormità.  Il mio è un lavoro pieno di soddisfazioni ma scarso di guadagni.  Quando va bene si chiude l’annata con pochi ricavi, figurarsi quando va qualcosa storto”. Siamo intervenuti, per garantire alcuni mesi di approvvigionamento di fieno e latte per gli agnelli. Il gregge è salvo.

Come donare per gli alluvionati di Emilia Romagna

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano. Causale: “Per gli alluvionati di Emilia Romagna”.

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.