FiloArx 2023: il progetto di arte partecipata vincitore del bando AssiCuriamo

Arte contro la violenza maschile sulle donne e sui bambini, arte che riesce a coinvolgere intere comunità: “FiloArx 2023. Tessere solidarietà: dipingi un filo, realizza un’opera d’arte partecipata” nel sottotitolo esprime tutti gli obiettivi: si tratta di un progetto di Arte Partecipata che ha l’intento di informare e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza nei territori di Firenze e Arezzo.

Il progetto conta su una collaborazione ad ampio raggio, sviluppata grazie al Centro Antiviolenza Artemisia di Firenze con l’associazione Pronto Donna di Arezzo, il Gruppo Terziario Donna- Confcommercio Firenze e Arezzo e con l’artista Giustino Caposciutti. “FiloArx 2023 – spiegano i promotori – mette al centro i rapporti e le interconnessioni fra le persone, per rispondere ai cambiamenti, alle trasformazioni sociali, economiche e culturali degli ultimi anni. Risponde all’evidenza di come le nostre azioni siano interconnesse con quelle degli altri e di come l’arte possa giocare un ruolo centrale nell’aiutare a fornire stimoli e spunti di riflessione sul presente e sul futuro”.

FiloArx 2023 è un filo che ciascuno potrà colorare, corredato da un cartoncino dove scrivere una frase, parte dell’opera d’arte stessa. FiloArx sarà quindi l’opera, una tela composta da 250 fili colorati intrecciati: simbolicamente, il tessuto sociale della comunità che fornirà l’occasione per parlare della violenza sulle donne. L’attività di colorazione dei fili si terrà nell’ambito di eventi speciali e ad ogni partecipante verrà rilasciato un attestato di partecipazione firmato da Caposciutti. Toccherà all’artista, poi, procedere alla tessitura di tre opere, due per Firenze e una per Arezzo. Il ricavato della loro vendita all’asta sosterrà progetti di inclusione e reinserimento sociale.  Come valore aggiunto, Confcommercio proporrà percorsi formativi e si impegnerà per il reinserimento delle donne vittime di violenza nel mondo del lavoro grazie alla sua vasta base associativa.

Il progetto “FiloArx 2023. Tessere solidarietà” è uno dei nove progetti vincitori del bando AssiCuriamo – Insieme

A Nichelino “Il Ranch delle donne” vince il bando AssiCuriamo

A pochi passi da Torino, nella città di Nichelino, sorge una vecchia fattoria risalente ai primi anni del 1900, che dal 2021 ospita una nuova realtà sociale: Il Ranch delle Donne.  Qui le donne affette da malattie ginecologiche e le loro famiglie possono trovare sollievo e supporto attraverso un percorso di cura che punta sulla riscoperta dei sensi attraverso la natura. Il progetto è promosso dalle associazioni ACTO Piemonte Onlus e RiDo – Ricerca per la Donna, impegnate a sostenere le pazienti ginecologiche affette da patologie oncologiche, croniche o vittime di abuso, i loro familiari e caregiver. L’obiettivo di ACTO Piemonte è quello di promuovere l’informazione e la prevenzione dei tumori ginecologici, oltre a portare avanti il loro progetto di punta sulla oncologia integrata, chiamato “Curare oltre le cure”.

Il progetto punta sull’oncologia integrata, che mira a migliorare la qualità di vita delle pazienti oncologiche, ridurre gli effetti collaterali dei trattamenti, ridurre il rischio di recidiva e fornire sollievo attraverso terapie complementari, svolte da professionisti, come agopuntura, fitoterapia omeopatica, trattamenti di estetica oncologica e massaggi: tutte attività di solito svolte in ospedale. Oltre a ciò, il Ranch delle Donne può offrire molte pratiche all’aperto, tra cui ortoterapia, frutteto, cucitoterapia, arteterapia, e prossimamente una vasca benessere e una grotta di sale. Il tutto viene offerto gratuitamente grazie a percorsi di cura convenzionati con l’AOU Città della Salute di Torino.

Il Ranch delle Donne rappresenta una nuova realtà italiana che offre nel concreto e pienamente un’opzione unica di cura completamente dedicata alle pazienti oncologiche, in un contesto naturale e facilmente accessibile dai mezzi pubblici.

“Il Ranch – spiega la d.ssa Elisa Picardo, Presidente ACTO Piemonte – rappresenta un luogo ideale per ritrovare il contatto con la natura, la terra e la cultura al fine di favorire un percorso di cura e rinascita interiore, tramite la socializzazione e attività concrete. In particolare, si vogliono valorizzare le potenzialità terapeutiche dell’agricoltura sociale che possono avere risvolti positivi in ambito psicoterapeutico e riabilitativo.”

Per saperne di più: www.ilranchdelledonne.orgactopiemonte@gmail.com

Il progetto “Curare oltre le cure – il ranch delle donne” è uno dei nove progetti vincitori del bando AssiCuriamo – Insieme

 

A Crema aprirà “Casa Arcobaleno” grazie al bando AssiCuriamo

E’ nata da un grande dolore personale l’Associazione “La Casa di Ale”, a Crema, da dieci anni al fianco delle donne vittime di violenza. Paola Freddi, farmacista, ha proseguito l’impegno sociale di sua figlia Alessandra, scomparsa in un incidente, e nel tempo l’associazione ha ampliato i progetti di solidarietà in funzione delle nuove necessità incontrate. “Nelle scuole professionali per Oss dove insegno farmacologia abbiamo colto l’urgenza di dare vita a ‘Ale e l’Arcobaleno’ – racconta la dottoressa Freddi, presidente dell’associazione – , un’espansione della nostra attività, in collaborazione con Arci Ormano Aps, per il sostegno, la tutela e il contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone Lgbtqi+”.  

Il progetto prevede l’apertura di Casa Arcobaleno per l’accoglienza di persone giovani costrette a lasciare il proprio contesto di vita perché vittime di omofobia, discriminazioni, e spesso anche di violenze subite in ambito familiare. Mentre l’Associazione decideva di ampliare la sua azione in collaborazione con l’Arci, il Comune di Casaletto Vaprio apriva un bando per l’assegnazione di una villa confiscata alla criminalità organizzata. L’edificio è stato così assegnato alle due realtà, costituite in Azienda temporanea di scopo. “Ora stiamo procedendo nei lavori e appena ultimati avvieremo l’accoglienza”, spiega Paola Freddi.

Il progetto “Ale e l’Arcobaleno” prevede anche lo sviluppo sul territorio di uno Sportello di ascolto e supporto sociale, educativo, medico e psicologico per le persone LGBTQI+ e i loro familiari, già attivo dal novembre presso la Casa di Ale. Tra gli obiettivi, percorsi di accompagnamento per gli ospiti della Casa Arcobaleno e gli utenti dello Sportello, per il miglioramento del benessere individuale e familiare, oltre che di integrazione sociale e lavorativa, con possibilità di mediazione familiare e supporto legale.

Il progetto “Ale e l’Arcobaleno” è uno dei nove progetti vincitori del bando AssiCuriamo – Insieme