Li definiamo “Nonni smart” perché comprendono l’importanza del digitale che sta rivoluzionando la vita di tutti noi, nonni e non nonni, e affrontano con entusiasmo un mondo se non sconosciuto, certamente un po’ ostile. Ma nonna Ottavia con i suoi 86 anni, portati con eleganza, è soprattutto una gran donna. “Sono sola, i miei nipoti stanno in Germania e i pochi parenti rimastimi vivono lontano da Torino mentre le amiche di una vita sono quasi tutte scomparse: devo dunque sapere cavarmela sempre e da sola!”.
Internet le è subito apparso come una possibile soluzione dei suoi problemi “e, quando ho visto su La Stampa, che sfoglio tutti i giorni, i corsi gratuiti per il digitale non c’ho pensato due volte”. Nonna Ottavia è una dei 7.647 iscritti da tutta Italia ad aver frequentato le lezioni on line organizzati da Specchio d’Italia – la Fondazione sorella a livello nazionale di Specchio dei tempi – e il Gruppo editoriale Gedi. Le abbiamo consegnato un attestato per premiare simbolicamente il suo entusiasmo e, materialmente, il fatto di aver frequentato fino alla fine le 18 video-lezioni tenute da una un’insegnante specializzata. Corso, per altro, che da questo mese di marzo, è stato rinnovato seguendo i suggerimenti degli “studenti” per renderlo di più facile e immediata fruizione.
Nonna Ottavia, siamo sicuri, frequenterà anche questo: “Non si finisce mai d’imparare…” sorride. Un sorriso con il quale deve aver affrontato tutta la sua esistenza. Da quando viveva con i genitori di origine trentina in via Cernaia sopra il negozio di coltelleria del padre a quando frequentava il Liceo Scientifico o i due anni trascorsi, dopo il diploma, in Inghilterra come ragazza “au pair”. Dopo alcuni anni a Punta Ala, in Toscana, “il periodo più bello della mia vita – ricorda – l’ho passato alla Gazzetta del Popolo, nella segreteria di redazione”. Anche lei, nel periodo dell’autogestione del popolare quotidiano torinese, orgoglioso concorrente de La Stampa, andava a vendere il giornale all’incrocio delle strade alle 5 di mattina con i giornalisti della redazione. Poi, un decennio alla Recchi e, quindi, la pensione. “Ci sono andata appena ho potuto e forse ho fatto un errore – ricorda pensierosa – ma la libertà che ho conquistato mi ha ripagato di tutto”. Ora, però, gli anni si fanno sentire. Ma mai, nonna Ottavia, che tecnicamente nonna non è perché non s’è mai sposata e non ha figli (“Sono zitella” ride divertita), si lamenta. Anzi, guarda avanti. “Sa, le poche amiche che mi sono rimaste non si interessano a Internet, allo Spid, alle comunicazioni dell’Inps perché hanno figli e nipoti a portata di mano che le aiutano. Io no”.
Attenta a tutto quanto accade attorno a lei e non solo, Ottavia s’era illusa di aver risolto i suoi problemi pratici legati alla solitudine, installando in casa “Alexa” l’assistente vocale con il quale è possibile interagire “e, pensavo, chiamare aiuto in caso di pericolo”. Si può, certo, ma solo se chi si intende chiamare ha anche lui un dispositivo ‘Alexa’. Da questa vicenda, Ottavia ha tratto due lezioni: “Intanto chi vende questi apparecchi o altri dispositivi elettronici deve spiegare bene a cosa servono e come funzionano e poi che dovevo assolutamente imparare a usare Pc, tablet e smartphone”. E così ha fatto.
La revisione del corso “Nonni smart” (consultabile al sito www.nonnismart.org) le piacerà. Non c’è più una sequenza di 18 lezioni di 40 minuti l’una, ma, in alternativa, si potrà scegliere tra sei aree tematiche che, a partire da questo mese (marzo) e ogni due settimane, saranno arricchite da approfondimenti dedicati, ad esempio, all’attestazione Isee piuttosto che al Fascicolo sanitario elettronico o, ancora, all’acquisto di medicinali on line o come fare la spesa sempre on line.
Un approccio frutto della continua esperienza maturata nei tre anni di vita del progetto che, all’inizio, prima dei lunghi lockdown per il Covid, avveniva in presenza. Con il Covid, il passaggio all’on line è stato obbligato e la platea si è potuta allargare a dismisura: complessivamente le lezioni viste sono state quasi 120 mila a dimostrazione dell’interesse che suscita il tema Internet e dei Social. “Guardi che a me dei Social importa poco. Tik-Tok, Facebook e Instagram non mi servono. Sarebbe invece bello che La Stampa desse una mano ai nonni come me che non hanno nessuno per andare a teatro…”.
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Puoi farlo chiamando un call center tradizionale (02-82180808,), attraverso WhatsApp (339 4666225) ed anche sul sito www.nonnismart.org.