Un ambulatorio gratuito per i profughi birmani

Angelo Conti

Specchio d’Italia e Medacross sono impegnati nell’organizzare aiuti per le centinaia di profughi in fuga dal Myanmar dopo le violenze dei militari golpisti che hanno provocato oltre 500 morti. Lavoriamo in stretta sinergia con il sacerdote cattolico Suwat Luangsaard.

Negli scorsi giorni, con Daniele Regge ed Erika Vitale di Medacros e con Anastasia Sironi di Specchio d’Italia abbiamo definito i termini del nostro intervento che comincerà dall’avvio di un ambulatorio sanitario gratuito nella città thailandese di Ranong, la prima oltre il confine birmano. Qui i profughi che sono riusciti a lasciare il Myanmar sono ospitati nello stadio del calcio, mentre sono in fase di allestimento due tendopoli. Lavoreremo anche qui, nei prossimi mesi, per dare speranza ad un popolo poverissimo ed ora colpito anche dalla violenza del regime militare.

Myanmar, il colpo di Stato non ci ferma

Angelo Conti

In Myanmar c’è stato, l’altra notte, un colpo di Stato militare. Da 5 anni operiamo in questo Paese con Specchio dei tempi, la onlus torinese di cui portiamo avanti i progetti in tutto il mondo.

Nella ex Birmania siamo presenti con un valido progetto di ambulatori, cliniche mobili su fuoristrada e su barca in una delle più povere regioni della terra. Così lunedì abbiamo incontrato il presidente di Medacross Daniele Regge, l’ematologo Luca Cordero di Montezemolo, Giorgio Rosental ed Erika Vital: il team che lavora con noi laggiù. Insieme abbiamo fatto il punto della situazione e programmato future attività.

Fra i primi obiettivi la spedizione in Myanmar di apparecchiature mediche (ecografi portatili e ventilatori da camera operatoria) a sostegno di quei poveri ospedali.