Cava de’ Tirreni, oltre la disabilità grazie al lavoro

Beppe Minello

Mai, come a Cava de’ Tirreni (Salerno), l’unione ha fatto e fa la forza. Ventitré anni fa, Anna Nunziante e altri genitori di disabili strinsero un patto per aiutare i loro cari, arrivati alla fine del loro percorso riabilitativo e ritrovatisi senza prospettive, senza strutture in grado di accoglierli. Fu allora che nacque l’associazione “Il Germoglio onlus” e quei ragazzi, ai quali nel tempo se ne aggiunsero altri, sono diventati, sotto la guida di artigiani volontari in pensione, abili intrecciatori di midollino o esperti nei lavori di sartoria e tessitura guidati da artigiani volontari in pensione.

“Dimostriamo che i disabili, sia pur con i loro tempi, possono arrivare dove anche per i normodati è difficile arrivare: realizzare la proprio vita attraverso il lavoro” riflette Mauro Silvio, 61 anni, subentrato alla presidenza del “Germoglio” 7 anni fa alla morte della mamma Anna. L’estate che sta arrivando certificherà la nuova avventura solidale del “Germoglio” che darà altre opportunità di lavoro a 8 ragazzi disabili che verranno impiegati nell’accoglienza e assistenza di turisti che vorranno godere dell’ospitalità in tre camere con servizi realizzate, senza barriere architettoniche, al primo piano della villa di via San Lorenzo 2, nel centro di Cava dove, da pochi mesi, la onlus, che ha un solo dipendente e tutto è affidato a volontari, ha trasferito ogni attività.

Il progetto “Grazie 100” realizzato da Vittoria Assicurazioni, Specchio d’Italia, e Fondazione Carlo Acutis, ha individuato nel “Germoglio” una delle 7 iniziative sparse per l’Italia da finanziare con una quota dei 100 mila euro messi a bando per festeggiare il secolo di vita della compagnia. Anche l’edificio, trasformato in laboratori e camere, è il frutto della grande solidarietà e generosità che da 23 anni sostiene “Il Germoglio”.

“Venne donata dalla famiglia degli armatori D’Amico – ricorda Mauro Silvio -. Non godiamo di alcun finanziamento pubblico, la onlus si regge sul 5 per mille, sulla retta dei ragazzi e sulla vendita dei prodotti artigianali che producono. Quindi, solo recentemente, cedendo una parte dell’immobile a un imprenditore edile, siamo riusciti a ristrutturarla”. L’obiettivo è quello di formare 4 ragazzi disabili alla pulizia e al riordino, secondo la normativa Haccp, e altri 4 alla preparazione e somministrazione della prima colazione, italiana e internazionale: “Una formazione – spiega il presidente Silvio – finalizzata a permettere a questi giovani di proporsi al mercato”.

Scopri tutti i vincitori del Bando

 

Il doposcuola di Cesena che aiuta gli studenti in difficoltà

Elisabetta Rosso

“Con Avanti tutta! vogliamo sostenere i minori nella crescita, aiutarli nel percorso scolastico per affrontare insieme le difficoltà di apprendimento”, racconta l’associazione il Pellicano che dal 2005 opera a Cesena e in alcune città della Colombia e del Mozambico. Un’iniziativa delle Suore Francescane della Sacra Famiglia di Cesena che si ispira ai principi educativi e alla spiritualità della fondatrice Madre Teresa Lega.

Il progetto è uno delle 7 iniziative premiate nell’ambito del bando Grazie 100 promosso da Vittoria Assicurazioni a coronamento del centenario della sua nascita. Il bando, lanciato dall’azienda a febbraio del 2022 e sviluppato anche grazie al supporto operativo della Fondazione Specchio d’Italia onlus, ha l’obiettivo di sostenere progetti solidali proposti dai propri agenti, sub-agenti ed impiegati delle numerose agenzie d’Italia. Sono stati 120 i progetti che hanno concorso al bando, ma “Avanti tutta!”, grazie alla serietà dell’ente proponente, al suo radicamento sul territorio, e all’importanza dell’ambito di intervento, ha colpito subito la commissione.

Avanti Tutta! vuole da una parte favorire il successo scolastico dei ragazzi, dall’altra sostenere le loro famiglie. Per farlo ha attivato corsi extra-scolastici e attività di sostegno all’apprendimento per potenziare nelle diverse discipline i giovani. “Ogni operatore affiancherà uno o due studenti. Due ore per cinque giorni a settimana, per i ragazzi che hanno più difficoltà verranno applicati strumenti e strategie specifiche”, continua l’associazione. In base ai bisogni e alle caratteristiche di ognuno verranno infatti preparati materiali didattici ad hoc, affiancati da giochi educativi. Saranno anche svolte attività di verifica e valutazione in itinere e ex-post tra gli operatori.

“Attraverso questo progetto educativo vogliamo contribuire alla formazione dei giovani, prevenire le devianze e promuovere l’integrazione sociale e culturale” sottolinea il Pellicano. Il progetto porta avanti un percorso già iniziato da Cantiere411, nel quartiere Oltre Savio di Cesena. Il centro educativo pomeridiano per bambini e ragazzi delle scuole elementari, medie, e superiori, è un luogo di aggregazione, studio e gioco, che accoglie gratuitamente ogni anno 40 ragazzi dai 6 ai 18 anni.

“Il lavoro di questi anni ci ha dimostrato l’importanza degli spazi di incontro, sia dal punto di vista didattico sia relazionale, sono diventati un modo anche per aiutare le famiglie nel loro difficile percorso educativo. Oggi forse servono ancora di più”, spiega l’associazione. La pandemia, infatti, ha creato nuovi disagi, e ne ha acuiti altri. “Tra i ragazzi accolti abbiamo infatti riscontrato che il periodo segnato dal Covid ha aggravato alcune situazioni”.

Un progetto che mette al centro i giovani. Lo studio e le attività ludiche diventano un modo per combattere l’isolamento e spingere verso la realizzazione personale. Avanti tutta! prende per mano i ragazzi con difficoltà di apprendimento e li accompagna verso un futuro migliore.

Scopri tutti i vincitori del Bando