di Angelo Conti, da specchiodeitempi.org
Non ci piacciono i record. Perché, come quest’anno, spesso sono motivati da tragedie, catastrofi, pandemie. Ma i quasi 15 milioni di euro raccolti quest’anno dalla Fondazione La Stampa Specchio dei noi, cioè oltre 3 volte quanto registrato l’anno prima, rappresentano un successo, un importante riconoscimento della nostra credibilità, ma anche una enorme responsabilità. Pensiamo, in questo fine anno di bilanci, di poter dire di aver risposto al meglio a tanta fiducia. L’enorme supporto offerto agli ospedali, alle pubbliche assistenze, agli anziani, alle famiglie in difficoltà, alle piccole e piccolissime attività, è partito a marzo e sta continuando. Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno. Il nostro staff è oggi in grado di operare a Torino (soprattutto), in Italia e nel mondo. Con Lodovico, Franco, Carla, Marta, Lucy, Anna, Anastasia, Maurizio, Lucia ormai ci ritroviamo ad occhi chiusi. Un piccolo team che sta diventando capace di muovere montagne.
Specchio dei tempi (ed i piemontesi) sono così diventati un fenomeno da replicare. Così, donazioni giunte su Roma, Milano, Genova, Bari e Sassari, ci hanno portato a sviluppare progetti anche altrove. Siamo fieri, davvero fieri, che il format di solidarietà che Torino ha creato con Specchio dei tempi, oggi possa essere portato lontano. Esempio di un volersi bene concreto, a volte solo sussurrato, che è estremamente piemontese. Quindi forte, solido, concreto. Noi vogliamo essere così, piemontesi sempre, anche sviluppando il nuovo progetto di Specchio d’Italia che ci porterà talvolta lontani dalle nostre montagne, dalle nostre valli, dalla nostra gente. Con un occhio di riguardo, sempre, ai paesi più poveri e più fragili.
Pochi progetti esteri, in Sri Lanka, Rwanda, Birmania, Somalia, ma tutti con lo stesso imprinting, la concretezza. Progetti sempre seguiti passo passo da noi, mai affidati o abbandonati ad altri. In questo c’è l’unicità di Specchio dei tempi, una fondazione che vive di passioni e di sogni, molto prima che di soldi. Fieri, anche per questo. State con noi, anche nel 2021.
[nella foto Randy, una delle 25 bambine abbandonate od abusate, che ospitiamo, assistiamo e facciamo crescere serene, nel nostro villaggio di Ibbawale in Sri Lanka]