Comunicato Stampa
Cinquanta piccole attività marchigiane, colpite dall’alluvione di metà settembre, hanno ricevuto un segno di amicizia e di affetto con la donazione di 2.000 euro ciascuna da parte della Fondazione Specchio d’Italia. In tutto 100.000 euro che rappresentano una parte della somma raccolta, in tutto 250.000 euro.
Questo primo intervento è stato reso possibile reso possibile da oltre 700 donazioni e con l’importante intervento di Ariston Group , che ha voluto sottolineare il suo profondo legame con il territorio marchigiano e la sua vicinanza (non solo geografica) alle comunità colpite.
In questi giorni la fondazione ha incontrato un gruppo di beneficiati, tornando in quei comuni che aveva già visitato all’indomani dell’alluvione. Gli assegni sono stati distribuiti a: Cantiano (15), Frontone (1), Ostra (3), Pergola (2), Sassoferrato (1), Senigallia (27) e Serra Sant’Abbondio (1). Venti richieste, cioè quasi la metà, sono state presentate da imprenditrici.
E così è stato bello a Sassoferrato incontrare Gaia Vitaletti che aveva visto distrutti terreni e sogni della sua azienda agricola: “La nostra piccola azienda è formata da due giovani che, con il supporto di pochi collaboratori familiari, hanno rilevato fabbricati e terreni di famiglia per avviare un’attività agricola biologica, volta al recupero del territorio e alla coltivazione di mele di varietà antiche, more, fichi e prugne con cui produciamo confetture secondo ricette di famiglia. Altra parte dell’azienda produce con rotazione culturali, sempre in biologico, foraggere e leguminose. Infine, il miele. Tutta la produzione di confetture e miele dell’anno è andata persa così come sono stati gravemente danneggiate le attrezzature di laboratorio e gli arredi degli adiacenti appartamenti destinati all’ospitalità. Parte dei frutteti, siti in vicinanza delle strutture sono stati travolti dai detriti del fiume e da quelli derivanti dallo sfondamento della vicina ferrovia: di 250 piante di mele appena giunte in produzione restano 26 esemplari.”
La forza e il coraggio sono di casa per Daniela Ceripa, la titolare dell’unica edicola di Cantiano: “La mia attività comprende la vendita di giornali e giocattoli. A causa dell’alluvione il negozio è stato completamente distrutto e con esso tutta la merce contenuta. Il negozio è stato allagato ed i mobili non sono riutilizzabili in quanto acqua e fango li hanno deformati. Le porte del bagno e del magazzino sono andate distrutte e la porta di ingresso è stata danneggiata. L’impianto idraulico del bagno e l’impianto elettrico vanno ripristinati ex novo”.
La fiducia nel proprio lavoro sostiene invece Domenico Colangelo, il piccolo artigiano edile di Pergola: “Vengo da Matera, ho girato l’Italia, qui a Pergola stavo bene, ma il torrente mi ha svuotato il laboratorio ed il magazzino. Farò di tutto per rialzarmi anche perché il lavoro, nei prossimi mesi, probabilmente non mancherà”.
Maria Paradisi, la merciaia di Cantiano, invece non sa trattenere le lacrime mentre ci mostra cosa resta del suo piccolo negozio sulla piazza principale: “Due metri d’acqua non hanno risparmiato niente. Ma ho trovato molti amici e gente che, senza conoscermi, mi stanno dando la forza per ricominciare. Come voi, di Specchio d’Italia..”
Ma l’impegno di Fondazione Specchio d’Italia non si è concluso. Con i circa 150.000 euro ancora disponibili è stato lanciato un bando a sostegno dei sogni dei giovani dai 18 ai 36 anni residenti nei comuni alluvionati. I contributi saranno destinati a sostenere progetti di giovani che desiderano perfezionare i loro studi, avviare un’attività, oppure ancora di impegnarsi nella ricerca. Sono pronte donazioni ciascuna fra 3000 e 15.000 euro, che verranno erogati ai vincitori sulla base dell’importanza dei progetti e dei titoli presentati dai partecipanti.
Grazie ad Ariston Group