Angelo Conti
In questi giorni riaprono le scuole anche in Ucraina. Le classi sono tornate ad essere numerose anche per i molti rientri in patria di famiglie che, subito dopo l’invasione, avevano lasciato il paese. Il Governo ha raccomandato alle autorità locali di utilizzare edifici scolastici dotati di rifugi antiaerei (tutte le scuole costruite negli ultimi anni ne sono provviste, ma non tutte quelle più datate…) ed ha diffuso anche un comunicato con l’elenco di quanto, ogni bimbo ucraino, deve mettere nello zainetto di scuola. Si va da un scorta di barrette proteiche agli snack a lunga conservazione, dalla bottiglietta di acqua potabile alle salviette umide, ad una coperta che si raccomanda “calda”, un cartelletto con i recapiti telefonici di mamma e papà, se possibile un telefonino con caricabatteria e powerbank.
Insomma un fardello non da poco che anche noi, come Specchio d’Italia e Specchio dei tempi, stiamo aiutando a comporre per i tantissimi bimbi che frequentano il nostro centro di Rivne, nel nord dell’Ucraina, al confine con la Bielorussa. In collaborazione con Remar Sos.