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1 Luglio 2022

La storia di Nasta: “Canto per Kiev e per i nostri eroi”

Elisabetta Rosso

“Prima guarda”. Nasta gira lo schermo, scorre le foto. Parchi, ristoranti, festival, le grosse vie di Kharkiv traboccanti di negozi. “Qui andavo a mangiare il venerdì sera, questa è la mia scuola, quell’angolo era il punto di ritrovo dei miei amici. Ora è così”. Cambiano le immagini, sono tutte grigie, fumose, con pezzi di rovine sparpagliati per le strade.

Nasta vuole mostrare la guerra che ha imbruttito tutti i suoi luoghi. “È scoppiata la prima bomba e siamo fuggiti il più lontano possibile, per non sentire più quel rumore” dice, e di riflesso copre le orecchie con le mani. Ha 19 anni e vuole fare la cantante. “Ascolta”, si mette al centro della stanza, e mi dice “ora canto una canzone per Kiev”.

Come donare per Nasta e i profughi Ucraini

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