La storia di Specchio d’Italia ha origini lontane: nel 1955 sul quotidiano La Stampa viene pubblicata per la prima volta la rubrica Specchio dei tempi, un luogo dove i lettori possono scrivere pareri, raccontare esperienze, denunciare ingiustizie e disfunzioni della società o degli apparati pubblici e privati. Rapidamente si trasforma in un punto di riferimento per fare solidarietà ed essere di aiuto, mediante donazioni, a chi si trova in difficoltà.
Nel 1976, sull’onda sempre crescente di donazioni e offerte spontanee, viene creata la Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi che ancora oggi opera in Piemonte, ma anche in Italia e nel resto del mondo dopo calamità ed emergenze. Nella sua storia pluridecennale Specchio dei tempi ha raccolto e distribuito oltre 177 milioni di euro!
La Fondazione Specchio d’Italia nasce nel 2020 con il supporto del Gruppo Editoriale Gedi , l’esperienza di Specchio dei tempi viene portata in tutto il resto dello stivale, dando vita alla nuova Fondazione Specchio d’Italia: ad oggi in 12 regioni italiane realizza progetti a contrasto di vecchie e nuove povertà, per frenare l’abbandono scolastico e per dare sollievo a chi è in difficoltà. Progetti resi possibili dai lettori delle testate del Gruppo Editoriale GEDI e da migliaia di donatori.
Di seguito e nelle pagine seguenti, ecco i principali progetti.
A Milano, Roma, Bari, Palermo, Trieste e Genova abbiamo individuato gli over 80 più fragili. Il progetto prevede -per ogni beneficiario- la consegna di un assegno da 300 euro ogni Natale per pagare le bollette più urgenti, la donazione di due spese al mese per riempire il frigo vuoto, un aiuto nelle pulizie per chi è solo e non ce la fa più e l’assistenza per necessità specifiche, dal dentista all’acquisto di un paio di occhiali.
Da Torino a Venezia passando per Bari, Crotone, Palermo, Genova, Sassari, Trieste e Cuneo: queste le città dove Specchio d’Italia ha distribuito, tramite specifici bandi, sussidi a fondo perduto alle piccole e piccolissime imprese che più hanno sofferto a causa del Covid. Sono oltre 1.000 gli artigiani, le piccole attività turistiche, commerciali, agricole che hanno ricevuto un’iniezione di solidarietà per la ripartenza.
La Compagnia Assicurativa ci ha affidato un progetto solidale ambizioso: coinvolgere la rete di agenti ed impiegati di tutta Italia per individuare progetti vincenti da sviluppare grazie alla donazione di 100.000 €. Abbiamo premiato e finanziato 7 progetti: abbiamo portato bambini al mare che non sarebbero mai andati in vacanza, costruito una serra in una scuola, realizzato laboratori di avvio al lavoro rivolti a disabili, organizzato doposcuola in quartieri difficili, donato un mezzo di trasporto ad un oratorio per portare i ragazzi in gita.
A Palermo siamo vicini a un gruppo di famiglie monogenitoriali: donne che si ritrovano sole con i loro bambini, spesso in condizioni economiche precarie e con scarse chance di inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro. Garantiamo loro la quotidianità, buoni spesa e aiuti economici, ma soprattutto costruiamo con queste donne un percorso di crescita e formazione. Ai loro bambini diamo supporto nei compiti tramite un doposcuola e occasioni di gioco e laboratori.
L’opera della Fondazione non si limita alla sola Italia ma svolge il suo sguardo ad altri paesi in difficoltà: in Sri Lanka finanzia un villaggio di cinque case-famiglia per le bambine vittime di abusi e violenze, oltre ad un orfanotrofio per i bimbi di strada.
In Somalia è attivo un ospedale pediatrico con 50 posti letto.
In Myanmar, Birmania, il progetto di cliniche mobili permette a fuoristrada e barche con a bordo un medico e due infermieri di raggiungere i villaggi più sperduti.
In Ruanda sostiene l’attività di una scuola a Nganzo e un’altra nella periferia di Kigali. L’obiettivo è consentire ai bimbi di andare a scuola, offrire istruzione, ma in molti casi anche il cibo necessario per crescere.