Korczowa, il campo profughi nel centro commerciale

Angelo Conti

Korczowa è un villaggio della provincia di Jaroslav in Polonia. E’ a meno di 2 chilometri dal confine ucraino. Lì sono giunti nei giorni scorsi i nostri volontari. Con loro anche Alberto Giachino, fotografo ed operatore dell’Agenzia Reporters che realizza servizi per La Stampa e il gruppo editoriale Gedi.

All’interno del supermercato

Ci racconta: “Siamo in mezzo ad una confusione terribile. Migliaia di persone ammassate dentro ed intorno ad un supermercato. E’ gente forte, convinta che la guerra durerà poco e che sarà possibile rientrare presto nelle loro case. Qui mancano soprattutto materassi e cuscini, la gente non sa dove dormire. Fra poco ripartiremo verso l’Italia con un gruppo di profughi, ma dovremo pensare a mandare altri rifornimenti presto”.

Uno dei tanti scatti di Alberto Giachino
Uno dei tanti scatti di Alberto Giachino

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito o Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ONLUS, codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1051722237. Nella causale indicare “Per la gente dell’Ucraina”.

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Mezzo milione di euro donato per l’Ucraina

La Repubblica, 08/03/22

Oltre 505.000 euro raccolti da 2.215 donatori. Questa la fotografia di queste ore per la sottoscrizione lanciata da Specchio d’Italia e da Specchio dei tempi, le due fondazioni benefiche legate al gruppo Gedi. Tra le prime ad aver aperto la raccolta a favore dei profughi ucraini, già nella mattinata di domenica 27 febbraio, con un versamento di fondi propri per 100.000 euro, hanno poi gestito una lunga serie di interventi.

Un centro di accoglienza raggiunto dai nostri volontari, al confine polacco

La prima emergenza è apparsa quella sui confini polacco e ungherese. In poche ore Specchio d’Italia ha contattato, in quei paesi, associazioni di volontariato, autorità locali e giornalisti delle testate locali per capire bene. Ed è apparso che mentre sul confine ungherese non esistevano criticità (la macchina dell’accoglienza ungherese è efficiente e copre tutte le necessità di chi arriva) ben diversa era la situazione sulle direttrici verso Polonia, Romania e Moldova. E verso queste zone si sono mosse le prime navette finanziate e sostenute dalle nostre fondazioni.

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Dopo pochi giorni i primi profughi sono arrivati in Italia, raggiungendo prima Brescia, poi Modena, Milano, Roma e Torino. Da quel momento il collegamento di navette è diventato quotidiano: pullmini da 9 posti ma anche un pullman da 54 posti, partito sabato e rientrato ieri notte in Piemonte.

Dimitri, 6 anni, a bordo del bus rientrato ieri

Ovviamente questi mezzi hanno cominciato ad effettuare anche trasporti di genere di prima necessità: soprattutto cibo a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, materassi, brandine, cuscini, farmaci e materiale sanitario vario (con particolare richiesta per siringhe, bende, cerotti, disinfettanti).

Gradatamente la sfera di intervento si è allargata anche all’Ucraina: i pullmini delle due fondazioni hanno infatti raggiunto a più riprese anche Leopoli, portando viveri e tornando con il carico di speranza rappresentato dai profughi.

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Intanto Specchio d’Italia ha iniziato a offrire assistenza anche ai profughi arrivati in altre città italiane. A Palermo è stato consegnato un importante contributo economico alla famiglia di una bambina di 8 anni gravemente disabile appena arrivata da Kiev (foto sotto). E proprio questo intervento ha fatto scattare un’altra iniziativa volta a consentire l’approvvigionamento di farmaci rari e cari (ad esempio gli anti epilettici) per i bambini disabili ancora in Ucraina.

Sempre Specchio d’Italia sta aprendo in queste ore, al confine con la Romania, una tendopoli per la primissima accoglienza di chi arriva e da domani sosterrà anche le spese di una catena di partenze con pullman da 60 posti verso Milano, Roma e Torino.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui con carta di credito o Paypal, oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ONLUS, codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056, Banca Intesasanpaolo. Nella causale indicare “Per la gente dell’Ucraina”.

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Come stiamo usando le donazioni per gli ucraini

Angelo Conti

Vicini all’Ucraina, vicini davvero. Specchio d’Italia è stata tra le prime fondazioni italiane a lanciare una sottoscrizione a favore dell’Ucraina, già domenica 27 febbraio. Contemporaneamente, a sostegno della raccolta, si è subito mossa anche la fondazione gemella, Specchio dei tempi, che ha oltre 60 anni di esperienza negli aiuti umanitari in caso di emergenza. Aprendo la sottoscrizione le due fondazioni hanno messo a disposizione, con fondi propri, 100.000 euro, ai quali hanno cominciato da subito ad aggiungersi le donazioni private di tutti: cittadini, famiglie, scuole, aziende. La raccolta ha ormai superato i 440.000 euro.

Cosa abbiamo fatto per aiutare gli ucraini? La prima emergenza è apparsa quella delle centinaia di migliaia di profughi che stavano superando i confini polacco e ungherese. In poche ore abbiamo contattato, in quei paesi, associazioni di volontariato, autorità locali e giornalisti delle testate locali per capire bene. Ed è apparso che mentre sul confine ungherese non esistevano criticità (la macchina dell’accoglienza ungherese era efficiente e copriva tutte le necessità di chi arrivava) ben diversa era la situazione sulle due principali direttrici Ucraina-Polonia. E verso queste zone si sono mosse, già lunedì, le prime navette finanziate e sostenute dalla nostra fondazione. E già mercoledì notte i primi profughi sono arrivati in Italia, raggiungendo prima Brescia e poi Torino.

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Da quel momento il collegamento di navette è diventato quotidiano: pullmini da 9 poste ma anche un pullman da 54 posti, partito proprio oggi e che utilizzeremo spesso anche la prossima settimana.  Ovviamente questi mezzi hanno cominciato ad effettuare anche trasporti di generi di prima necessità: soprattutto cibo a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, farmaci e materiale sanitario vario (con particolare richiesta per siringhe, bende, cerotti, disinfettanti).

Intanto, a Palermo abbiamo consegnato un importante contributo economico alla famiglia di una bambina di 8 anni (Elisabetta Pastux) gravemente disabile, appena arrivata da Kiev. E proprio questa disabilità ha fatto scattare un’altra iniziativa volta a consentire l’approvvigionamento di farmaci rari e cari (ad esempio gli antiepilettici) per i bambini disabili ancora in Ucraina.

Il programma della prossima settimana prevede l’intensificazione dei collegamenti con i confini per trasportare in Italia i profughi, ma anche l’invio di materiale sanitario e viveri a chi ha deciso di restare in Ucraina, chi a combattere, chi impossibilitato a muoversi per ragioni di salute, chi per attaccamento verso la propria terra.

Noi continueremo ad essere vicini al popolo ucraino. Tutti ci possono dare una mano per essere ancora più incisivi e più capaci di portare conforto a gente disperata.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ONLUS, codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056, Banca Intesasanpaolo. Nella causale indicare “Per la gente dell’Ucraina”.

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Brescia, il primo abbraccio di una famiglia ucraina in salvo

Angelo Conti

La prima delle navette di Specchio d’Italia ha raggiunto stamattina all’alba Brescia. In questo abbraccio, tutta l’intensità del dramma che questa famiglia ha superato, grazie ai volontari piemontesi di Memoria Viva, finanziati dalla nostra Fondazione.

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Atre navette sono in viaggio da e verso la Polonia, altre famiglie verranno aiutate anche oggi. Intanto stiamo lavorando anche a Palermo, per accogliere una bambina con disabilità che abbiamo aiutato ad arrivare in Italia. I suoi genitori riceveranno oggi un aiuto economico.

Sosteneteci in questo impegno: ecco come donare per la gente dell’Ucraina con Specchio d’Italia.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Specchio d’Italia risponde alle richieste di tanti lettori aprendo una raccolta fondi per la gente dell’Ucraina. Lo fa mettendo a disposizione da subito 50.000 euro che verranno impiegati nel sostegno alle migliaia di profughi in fuga del paese martoriato dalla guerra. Tutti ci possono aiutare. Come sempre vi racconteremo, passo passo, tutte le iniziative che finanzieremo grazie alle donazioni che riceveremo.

Come donare per i profughi dell’Ucraina

Si può donare cliccando qui oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ONLUS, codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056, Banca Intesasanpaolo. Oppure tramite il conto corrente postale n. 1051722237. Nella causale indicare “Per la gente dell’Ucraina”.

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Chi siamo

La Fondazione Specchio d’Italia sostiene le fasce deboli, in Italia e all’estero. È nata durante l’Emergenza Coronavirus, dall’esperienza della Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi: una onlus che da 65 anni opera a Torino e nel mondo.