A Sassari doposcuola innovativo per bimbi in difficoltà

Angelo Conti

La Fondazione Specchio d’Italia ha lanciato a Sassari, in collaborazione con l’Associazione locale Studio 18, il progetto “Creo Lab”. Un’iniziativa rivolta ai bambini a rischio delle scuole primarie che hanno bisogno di un aiuto negli studi e che appartengono a famiglie con difficoltà economiche.

Specchio d’Italia è ente filantropico che opera da anni a livello nazionale e internazionale a sostegno di chi ha bisogno. È attualmente attivo in 12 città italiane con interventi di contrasto alla dispersione scolastica, sostegno economico, alimentare e formativo ad anziani in difficoltà, aiuto a donne sole e ai loro bambini, supporto a comunità colpite da calamità. La Fondazione opera nell’ambito del contrasto alla dispersione scolastica, sviluppando progetti sociali in collaborazione con partner locali e Istituti Comprensivi.

L’obiettivo del progetto “Creo Lab” è di creare un ambiente che stimoli i bambini nell’apprendimento, attraverso percorsi di potenziamento e supporto allo studio. I bambini sono accompagnati nella scoperta delle proprie potenzialità, dando risalto al progresso scolastico e al benessere psicologico. Le responsabili del centro, che si trova in via Principessa Jolanda 2, sono la dott.ssa Francesca Sanna e la dott.ssa Chiara Piredda.

La collaborazione con gli Istituti Comprensivi è essenziale per individuare i bambini più rischio,  in maggioranza residenti nei quartieri più periferici della città quali Caniga, Bancali, Marchetto.

Le attività che si svolgono su due fasce orarie pomeridiane e prevedono un numero di 6 bambini per ogni turno. Mappe concettuali, metodo di studio, confronto con i compagni, utilizzo di dispositivi e software innovativi, sono queste le parole chiave per garantire l’attenzione e la qualità dell’aiuto di cui questi bambini hanno bisogno. Tutto questo è possibile grazie alla generosità dei cittadini che credendo in Specchio d’Italia contribuisco alla formazione di migliaia di bambini in tutta Italia e nel mondo.

Oltre Bastogi, un futuro per i bimbi del quartiere più difficile di Roma

La Repubblica, 01/10/2021

Mi ricordo quando vi ho visto la prima volta. Mi sono emozionata ed ero molto contenta. Caro doposcuola, mi sono trovata benissimo sin da subito”.

Così Marica, bambina di 7 anni, descrive le attività che Specchio d’Italia ha avviato due anni fa a Bastogi, quartiere periferico con grandi difficoltà sociali, quelle mostrate anche al grande pubblico con il film “Come un gatto in tangenziale”.

La Fondazione Specchio d’Italia, con l’Associazione Amici dei bimbi ONLUS, voleva dare un segno tangibile in questa realtà e si è rivolta ai più giovani con l’obiettivo di ridurre il più possibile l’abbandono scolastico, che qui resta un grosso problema. Il quartiere ha iniziato a colorarsi con la distribuzione a bambini e ragazzi di decine e decine di zainetti con dentro matite, libri, quaderni, materiale didattico. Alcuni locali in abbandono sono stati poi resi fruibili ed esteticamente belli. Ristrutturati anche le finestre ed i punti luce. Questo spazio, tornato alla vita, ha permesso la realizzazione di laboratori, attività di aiuto-compiti e supporto allo studio, ma anche momenti di gioco e socialità.

Con l’impegno, giorno dopo giorno, degli operatori, i primi risultati non hanno tardato ad arrivare: la partecipazione via via più numerosa, il coinvolgimento delle famiglie e degli insegnanti scolastici, il miglioramento del rendimento e quindi dei voti. E c’è stato spazio anche per lo sport. “Oltre Bastogi” è diventato un nuovo punto di riferimento per i giovani del quartiere, oltre che un luogo educativo protetto, sicuro e di crescita. Un’occasione di futuro diverso per le nostre nuove generazioni. Il progetto è attivo e in continua crescita ed è possibile sostenerlo con donazioni.

Specchio d’Italia è presente a Roma anche con altri progetti. All’Ospedale di Tor Vergata ha avviato un programma di donazione di parrucche alle donne costrette alla chemioterapia, in collaborazione con l’Associazione Arcobaleno della Speranza Onlus. Particolare attenzione è rivolta poi agli anziani più fragili. Dalla scorsa primavera, ogni mese, vengono distribuite a San Basilio 100 borse della spesa a chi vive fra gli stenti. Sempre a Roma, a Natale, saranno replicate le Tredicesime dell’Amicizia, un contributo di 300 euro agli over 70 che vivono soli e in condizioni di grave indigenza. Si tratta di molto più di un semplice regalo: con quel dono si è sempre cercato di testimoniare attenzione e condivisione. Un modo per dare un Natale diverso agli anziani più dimenticati.

 

“Forza Bimbi!”, una carezza ai bimbi del centro e di Fegino a Genova

La Repubblica, 01/10/2021

Specchio d’Italia ha una lunga esperienza di doposcuola e aiuto compiti in molte città italiane.

È stato così naturale, un anno fa, sviluppare anche a Genova una formula collaudata: quella di offrire gratuitamente un supporto scolastico ai bambini di quelle famiglie, che per ragioni economiche, non possono accedere ad altri servizi a pagamento. Specchio ha così scelto un partner sul territorio, la Fondazione CEIS, ed insieme abbiamo individuato l’area di Fegino per le nostre attività.

Passare dal dire al fare è stato semplice e rapido, anche grazie al contributo delle associazioni del territorio, che sono state più volte incontrate per uno scambio di opinioni e di suggerimenti. L’attività è stata avviata nella casetta dell’ANPI, che è stata arredata secondo le esigenze della didattica. Subito dopo sono diventati operativi anche i locali della Parrocchia Sant’Ambrogio di Fegino, permettendo così una più funzionale divisione fra allievi della scuola primaria e quelli della secondaria di primo grado. L’assistenza ai ragazzi è stata attuata per tutto lo scorso anno scolastico ed anche in estate, attraverso un programma ludico-didattico. Con la riapertura delle scuole sono stati riavviati i doposcuola e gli aiuto compiti (tre pomeriggi la settimana), scegliendo come obiettivo del prossimo periodo una più forte interazione con l’attività delle scuole, i cui dirigenti scolastici hanno mostrato ampia disponibilità.

Contestualmente, sempre a Genova, Specchio d’Italia ha avviato un programma di sostegno alle esigenze dei bambini più piccoli residenti del centro storico ed appartenenti a famiglie in difficoltà con un laboratorio ludico che viene realizzato ogni sabato. Nello spazio del Circolo Vega sono coinvolti i bimbi e i loro genitori favorendone integrazione, scambio e mutualità attraverso attività ludico-motorie, laboratori creativi, espressivi, manipolativi e trasformativi.

Forza Bimbi!” è l’iniziativa promossa da Specchio non solo a Genova, ma anche a Bari, Milano, Roma e Sant’Arcangelo, un piccolo comune della Basilicata. Essere al fianco dei bambini significa offrirgli l’opportunità di crescere, formarsi ed entrare nel mondo lavorativo al pari di chi, più fortunato, può farlo con più facilità.

Tutti possono sostenere i numerosi progetti di Specchio d’Italia!

Che cosa stiamo facendo a Roma

Angelo Conti

Nell’ex residence Bastogi, che ufficialmente non ha nemmeno la destinazione d’uso abitativa, vivono 2000 persone: famiglie principalmente italiane in condizione di fragilità e difficoltà economica. Si stima che in queste palazzine della periferia romana crescano almeno 300 bambini e adolescenti, molti dei quali non sono mai andati a lezione. In mezzo a queste case stiamo affrontando la sfida più complicata di Specchio d’Italia: la lotta alla dispersione scolastica, alla micro e baby criminalità. Povertà, disagio sociale, abusivismo, violazione degli obblighi scolastici sono gli avversari da battere per dare a decine di bimbi un futuro più sereno, nella legalità.

Per essere vicini a questi ragazzi abbiamo distribuito 60 zainetti con prodotti di cancelleria e libri da leggere.Poi abbiamo ottenuto, realizzato e arredato un’aula per ospitare quattro pomeriggi di aiuto compiti a settimana. Il progetto è partito nella primavera 2020, con la preziosa logistica dell’associazione romana Amici dei Bimbi Onlus di Stefano Santini. E comincia a dare importanti risultati di inclusione.

Sempre nell’area Bastogi abbiamo sostenuto gli anziani in difficoltà con le Tredicesime dell’Amicizia, storica iniziativa con cui offriamo aiuto economico ai nonni più soli e più poveri. Un impegno che ora proseguirà con il programma “Forza Nonni”.

Contemporaneamente all’intervento a Bastogi abbiamo finanziato altri due progetti nella capitale. Un’attività di pet therapy a favore dei bambini disabili delle scuole primarie (con Antas Onlus) e la donazione di parrucche alle donne costrette alla chemioterapia nell’Ospedale di Tor Vergata (con la Onlus Arcobaleno della Speranza).

Che cosa stiamo facendo a Bari

Angelo Conti

Specchio d’Italia è arrivato a Bari meno di un mese fa, forte dell’esperienza maturata in 65 anni da Specchio dei tempi, la fondazione gemella che ha sede a Torino. E ci è arrivata consegnando 20 “Tredicesime dell’amicizia”, cioè altrettanti assegni da 300 euro, ad anziani della Parrocchia San Sabino, avviando subito dopo il progetto “Forza nonni!” rivolto agli over 80 più poveri del quartiere.

Ma i progetti di Specchio d’Italia a Bari vanno oltre queste due prime iniziative. La fondazione ha già chiuso accordi con l’Associazione Eden e con l’Associazione Touplay, entrambe operanti nel quartiere Libertà. 

Nel primo caso, quello dell’Associazione Touplay, si tratta di sostenere le spese per l’accesso al doposcuola ed all’aiuto compiti a favore di una decina di bambini che frequentano le scuole primarie, oltre ad una fornitura di 10 tablet per aiutare l’alfabetizzazione digitale dei più piccoli.

Nel secondo caso, quello dell’Associazione Eden, si tratterà di garantire la copertura dei costi dei locali che ospitano le attività di doposcuola e quelle dei laboratori che ogni giorno accolgono una quarantina di bambini delle primarie.

Sempre a Bari, la Fondazione Specchio d’Italia svilupperà altre iniziative volte a ideare e produrre strumenti didattici di apprendimento, sia digitali che tradizionali. Ed ha già programmato, a fine anno, di ripetere la consegna di aiuti economici agli anziani più poveri e più soli.

Che cosa stiamo facendo a Genova

Lucia Caretti

Il Covid ostacola la scuola, i ragazzi e le famiglie. Diventa sempre più difficile realizzare una didattica utile, a misura di bambino. Mancano spazi, tecnologie e il contatto umano. Così lo scorso settembre siamo intervenuti a Genova, per realizzare un progetto che è di aiuto compiti e doposcuola, ma che vuole anche garantire una presenza accanto ai giovani studenti, ora più che mai soli.

L’iniziativa è stata sviluppata con la collaborazione del CEIS, che ha scelto di operare con Specchio d’Italia nella zona di Fegino, all’interno del Municipio V Valpolcevera. Fegino è un quartiere messo in ginocchio dalla crisi economica, dal crollo del Ponte Morandi e dalla pandemia di Covid-19. Fino a qualche anno fa ospitava importanti attività produttive e adesso sta perdendo terreno rispetto al resto della città. È un’area a rischio, con una edilizia a tratti cadente ed a tratti selvaggia. Un’area che ha bisogno di aiuto.

Qui, nell’oratorio della Chiesa di Sant’Ambrogio, stiamo sviluppando le prime attività: l’aiuto-compiti per bambini e ragazzi della scuola del primo e secondo ciclo, e i laboratori tematici. E in occasione del Natale, abbiamo abbracciato anche gli anziani più poveri e soli, distribuendo la Tredicesima dell’Amicizia: il nostro assegno da 300 euro per gli over70 più fragili. Una iniziativa che ha oltre 45 di storia e ora proseguirà tutto l’anno con la solidarietà concreta del programma “Forza Nonni”.

Apre un doposcuola per i bimbi di Fegino

Di Danilo D’Anna, su Il Secolo XIX il 01/11/2020

La rimonta del Covid ostacola la scuola, i ragazzi e le famiglie. Diventa sempre più difficile realizzare una didattica utile, a misura di bambino. Mancano spazi, tecnologie, persino le presenze umane. Così la Fondazione Specchio d’Italia (nata per volere della fondazione torinese Specchio dei tempi) ha pensato d’intervenire anche a Genova, dopo Torino e Roma, per realizzare un progetto, avviato ieri, che è di aiuto compiti e doposcuola, ma che vuole anche essere una concreta e fattiva presenza accanto ai giovani studenti, ora più che mai soli.

L’iniziativa è stata sviluppata con la collaborazione del Ceis Genova (Fondazione Centro di Solidarietà Bianca Costa Bozzo) che ha scelto di operare, con Specchio d’Italia che finanzia il progetto, nella zona di Fegino, all’interno del Municipio V Valpolcevera. L’obiettivo principale del progetto è sostenere e supportare le famiglie in questo delicato momento storico-sociale, su aspetti concreti e quotidiani.

L’esperienza della Fondazione Specchio dei tempi sui territori della città metropolitana di Torino e nel quartiere Bastogi di Roma favorisce e sostiene un lavoro analogo e replicabile sull’area genovese. L’impegno didattico verso i bambini sarà il punto di partenza per una serie di attività intergenerazionali di promozione del benessere, quale monitoraggio dei bisogni delle famiglie e dell’intero territorio. I locali individuati per le attività del progetto sono quelli dell’oratorio della Chiesa di Sant’Ambrogio di Fegino. Le aule sono pienamente agibili, consentono l’opportuno distanziamento interpersonale alla luce delle misure di contrasto e contenimento all’epidemia da Covid-19. Le attività sono partite con la mappatura degli enti e delle associazioni del territorio, alle quali è stato illustrato il progetto, recependone i consigli. E sono seguite con il coinvolgimento di dirigenti scolastici e docenti per il confronto sui programmi scolastici e le situazioni di maggiore fragilità.

Il crollo del Ponte Morandi prima e la pandemia di Covid-19 poi, hanno messo in grossa difficoltà Fegino. Un quartiere che fino a qualche anno fa ospitava importanti attività produttive e che adesso ha bisogno di essere sostenuto per non perdere terreno rispetto al resto della città. Il progetto di Specchio d’Italia è quello che serviva al territorio, quello di cui cera bisogno: l’impegno della fondazione è stato apprezzato soprattutto dal mondo scolastico che, sentendosi coinvolto, ha partecipato attivamente al progetto, spiegando quali erano le necessità più urgenti da soddisfare. Ed è stato deciso di puntare sul dopo lezioni, per fornire gli strumenti necessari a implementare quello che in questi mesi è venuto a mancare con le lezioni a distanza. Anche a chi non ha gli strumenti. Insomma, verranno aiutati bambini e ragazzi che hanno bisogno di non essere lasciati soli dopo due anni difficili. E che lo scoppio dei contagi stanno rendendo ancora più complicati. Non mancavano le strutture, ma mancavano le risorse per poterle mettere a norma. Questo è stato fatto coinvolgendo la chiesa di Sant’Ambrogio, chiudendo il cerchio di una iniziativa che abbraccia tutto il quartiere.

Ieri pomeriggio è anche partito il supporto scolastico vero e proprio per bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni, con l’affiancamento individuale e di gruppo per l’esecuzione dei compiti ed il supporto formativo di bambini e ragazzi della scuola del primo e secondo ciclo. Da novembre partiranno anche i laboratori di rinforzo all’attività di supporto scolastico con l’organizzazione di laboratori tematici per il rinforzo agli apprendimenti logico-matematici e linguistici e alle competenze trasversali.

Ma come detto, è soltanto un primo passo. Il piano della Fondazione Specchio d’Italia è intergenerazionale e quindi non toccherà soltanto i giovani. Particolare attenzione verrà riservata agli anziani, iniziative sono già allo studio per creare punti di aggregazione e per dare nuova linfa a un quartiere che in questo modo si sente meno solo. Fegino da qui può pensare di lasciarsi alle spalle questi due anni e più di fatica.