Terremoto Siria e Turchia, oltre mezzo milione agli sfollati

Angelo Conti

Specchio d’Italia attivo a Defne e Latakia.

Questa mattina la sottoscrizione di Specchio d’Italia a sostegno delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria ha toccato quota 502.116 euro da ben 3.178 donatori. Una grande prova di solidarietà che ha consentito di mettere in atto interventi sia in Turchia (a Defne, una località della provincia di Antiochia) e sia in Siria (a Latakia ed Aleppo).

L’intervento di Specchio d’Italia (che opera in Turchia con la fondazione gemella Specchio dei Tempi) ha vissuto sinora due momenti: il primo nell’immediatezza del sisma, quando la fondazione ha deciso di spostare una cucina mobile che si trovava a Cernivci, in Ucraina, e che era in questo periodo sottoutilizzata, verso la Turchia.  Trasferimento che ha richiesto tre giorni per l’abbondante nevicata che ha colpito, proprio in quelle ore, la Bulgaria.

Raggiunta la Turchia, è stata individuata nella provincia di Hatay (Antiochia) l’area che aveva le più impellenti necessità e, d’intesa con le autorità locali, è stato scelto di operare nel quartiere di Defne, colpito da una impressionante serie di crolli di condomini anche di 7/8 piani. Qui è stata individuata una ex discoteca/sala da ballo costruita in cemento armata, ad un piano solo, parzialmente interrato, e quindi con tutte le caratteristiche per offrire sicurezza anche di fronte alle numerose repliche che hanno continuato a scuotere questo territorio per tre settimane. Qui, è stata attrezzata un’area notte di emergenza, capace di ospitare oltre un centinaio di brandine. All’esterno è stata sistemata la cucina mobile, una tensostruttura-refettorio ed è stata attrezzata un’area giochi per i tanti bambini rimasti senza scuola e senza casa.

Secondo passo è stato l’avvio dell’allestimento di una tendopoli, d’intesa con i volontari di Renar Sos. Specchio d’Italia ha acquistato un Daily Iveco ed ha sistemato a bordo tende pneumatiche e tende tradizionali (fornite in tempi record dalla Ferrino) , oltre a 50 brandine e migliaia di confezioni di farmaci di pronto utilizzo. Il furgone è partito via mare il 16 marzo ed il 19 è sbarcato ad Istanbul, da cui ha poi proseguito via terra per Defne. Qui, già nella notte fra il 19 ed il 20 marzo è iniziato l’allestimento della tendopoli che verrà adeguatamente implementata nei prossimi giorni, sino ad accogliere 500 sfollati.

In Siria, invece, Specchio d’Italia ha individuato, con Terre des Hommes, una serie di priorità. Nelle prime due settimane è stata privilegiata la distribuzione di kit sanitari e viveri nella zona di Latakia (rimasta un po’ ai margini dei primi interventi, nonostante i gravissimi danni) per poi passare alla progettazione e all’assegnazione di casette prefabbricate, nella zona di Aleppo,  che possono consentire una vita meno precaria.

Gli obiettivi delle prossime settimane sono quelli di completare l’allestimento della tendopoli di Defne, aumentare la potenzialità della cucina da campo sino a 3000 pasti/giorno, dotare quell’area di una logistica adeguata (mancano, per esempio, mezzi per trasferire le derrate alimentari da aree meno colpite), e soprattutto aumentare il numero dei pacchi viveri distribuiti nei villaggi dimenticati lungo il confine siriano, abitati in prevalenza da curdi.

In Siria verrà aumentato il numero delle casette prefabbricate da mettere a disposizione dei terremotati, con un occhio sempre all’approvvigionamento  delle derrate alimentari, la cui importazione in Siria è anche soggetta a controlli e limitazioni da parte delle autorità locali.

Tutti possono aiutare le popolazioni colpite dal sisma.

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può versare su questa pagina Donazioni per terremoto Siria e Turchia con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia Onlus codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano. Causale: “Terremoto Turchia-Siria”.

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info:  info@specchioditalia.org

Dona ora

Come donare un pacco viveri ai terremotati della Turchia

Angelo Conti

Il rumore dei badili che frugano fra le macerie, l’odore dei cadaveri che prende la gola, la polvere ovunque che entra nei polmoni.

Il terremoto ha colpito Siria e Turchia il 6 febbraio, ma ad Antiochia il clima di morte e devastazione si respira ancora tutto. Le case distrutte, qualcuna a pezzi ed altre accartocciate su se stesse, non possono ospitare la gente che così vive per strada, nelle macchine, nelle tende – molte di fortuna – che privati e poche organizzazioni internazionali sono riuscite a portare qua.

Specchio d’Italia e Specchio dei tempi , sono qui dal 9 febbraio, tre giorni dopo il sisma. Quando una colonna mobile, dirottata da Cernivci in Ucraina verso la Turchia, ha potuto raggiungere Antiochia. I nostri mezzi, insieme ai volontari di Remar SoS, hanno garantito subito 300 pasti al giorno, saliti oggi a oltre un migliaio (800 preparati dalla mensa mobile e oltre 200 distribuiti con pacchi viveri nei paesi più devastati).

A Defne siamo riusciti ad affittare un ex salone per le feste di matrimonio, in cemento armato e quindi rimasto intatto dopo le mega scosse, e qui accogliamo un centinaio di profughi ogni notte, su brandine improvvisate. Ma è già partita la realizzazione di una tendopoli capace di 500 persone. Le tende, pneumatiche e tradizionali, sono attese qui la prossima settimana dopo un viaggio via nave.

I viveri per le mense sono acquistati in Turchia e vengono trasferiti ogni giorno da Adana, 200 chilometri più a nord. Tutti i supermercati della zona terremotata sono infatti inagibili. Intanto stiamo attrezzando un corner sanitario che ha necessità di continui rifornimenti di medicinali.

Continua la distribuzione dei pacchi viveri nei villaggi a ridosso del confine con la Siria. Ognuno contiene pasta, riso, legumi, olio, latte, scatolame e generi sanitari per un valore di 25 euro.  Puoi donarne qualcuno anche tu.

Ogni pacco viveri distribuito ai terremotati ha un valore di 25 euro. Ne doniamo 300 ogni giorno, con la tua offerta potremmo fare di più. 

Come donare per il terremoto di Siria e Turchia

Si può versare su questa pagina Donazioni per terremoto Siria e Turchia con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia Onlus codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano. Causale: “Terremoto Turchia-Siria”.

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Info:  info@specchioditalia.org

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Digitali e uguali, consegnati 10 pc a Palermo

Giorgio Ruta
La Repubblica, 20/05/2021

Dieci computer da destinare agli studenti e alle famiglie che ne hanno bisogno per accorciare la distanza digitale. La consegna è avvenuta all’istituto comprensivo Rita Borsellino, nel quartiere Kalsa di Palermo.

I pc sono stati donati alla scuola da “Digitali e uguali”, l’iniziativa voluta da Yoox e Gedi Gruppo editoriale (di cui fa parte “Repubblica”), in collaborazione con Fondazione Golinelli e Fondazione Specchio d’Italia onlus. “Digitali e Uguali” ha fatto appello alle aziende e ai cittadini per raccogliere le donazioni e sostenere le scuole che ne fanno richiesta attraverso la piattaforma.

-> GUARDA IL VIDEO DELLA CONSEGNA <- 

Sri Lanka

Quel legame di solidarietà che ci unisce allo Sri Lanka

Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

C’è un forte legame fra Specchio dei tempi e lo Sri Lanka. Vitale ogni giorno, per la completa assistenza che offriamo, da 9 anni, alle bambine violate che ospitiamo nelle nostre case famiglia di Ibbawale, nel sud del paese. Qui operiamo in strettissima sinergia con i monaci buddhisti della Southern province, nell’accogliere le bimbe (molte piccolissime, persino di 5 anni) che i tribunali decidono di sottrarre alle famiglie dopo episodi di violenza domestica.

Ma il nostro legame con questo Paese ha radici lontane, dall’anno dello tsunami, il 2004, quando una sottoscrizione popolare fra i lettori de La Stampa ci consentì di compiere molti importanti interventi, in sinergia con il Gruppo Umana Solidarietà di Paolo Bernabucci. Ricostruimmo tre scuole (a Galle, Matara ed Hikkaduwa), donammo barche (e quindi lavoro) a 95 pescatori che avevano perso imbarcazioni e motori, assistemmo centinaia di famiglie in difficoltà, fummo vicini ai salesiani di Negombo (la città più colpita dalle esplosioni di stamattina con oltre 62 morti) e soprattutto iniziammo la costruzione del Children’s Village che, dopo una prima parentesi sanitaria, nel 2010 fu riconvertito per ospitare bambine violate, oggi sono 25.

Abbiamo così potuto conoscere a fondo lo Sri Lanka ed i cingalesi. Paese povero, poverissimo nelle campagne, ma forte e determinato nei suoi valori. Un paese a grande maggioranza buddhista (71%), ma con una crescente componente islamica (oltre il 10%) ed una vitale comunità cristiana (intorno al 7% della popolazione). Gli induisti (che abitano la zona nord) sono circa il 12%.

Lo Sri Lanka non è nuovo al terrore. Sino a pochissimi anni fa ha dovuto fare i conti con gli attacchi dei tamil, etnia vicina agli induisti che si arroccava nell’area nord orientale. Raggiunta una faticosa pace, ci sono stati alcuni anni di relativa tranquillità. Interrotti dalla tragedia di questa mattina che vede la violenza trasformarsi in una nuova minaccia per il futuro di un paese che ha radici sane e tanta voglia di crescere ancora.