Guerra e disabilità, i drammi di Elisabetta in fuga dall’Ucraina

Angelo Conti

Specchio d’Italia è intervenuto questa mattina a Palermo per aiutare una famiglia giunta ieri dall’Ucraina. Si trattava di una situazione particolarmente delicata, segnalataci dagli amici dell’edizione siciliana di Repubblica. Elisabetta, 8 anni, è infatti afflitta da un grave danno cerebrale e si trovava, sino all’altro ieri a Kiev. “Ci siamo trovati improvvisamente sotto le bombe – spiega mostrando un video in cui un missile colpisce la casa di fronte alla loro – ed abbiamo deciso di scappare. Grazie ad amici ed anche un po’ all’aiuto dei poliziotti di Kiev abbiamo raggiunto il confine, poi da lì siamo arrivati a Cracovia. Qui, grazie ad una colletta delle insegnanti di Elisabetta, abbiamo potuto acquistare i biglietti dell’aereo e siamo arrivati a Palermo”.

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La signora Elena, che ha ricevuto un contributo economico da Specchio d’Italia, ha però voluto ricordare la grave situazione in cui si trovano i bimbi disabili ancora in Ucraina: “Non ci sono più i farmaci indispensabili per la loro cura, ad esempio quelli da utilizzare contro le crisi di epilessia. Sono farmaci prodotti in altri paesi, il cui arrivo è ora bloccato. Purtroppo è anche difficile procurarseli in Italia perché, oltre ad essere carissimi, possono essere venduti solo con una ricetta medica. Mancano anche altri farmaci, compresi quelli tradizionali da banco oltre a tutto l’occorrente per curare le ferite di chi combatte”. Specchio d’Italia si è subito attivato per reperire i farmaci necessari che saranno inviati a Kiev già in questo fine settimana. Puoi aiutarci anche tu, ecco come donare per i profughi dell’Ucraina.

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Crotone, un pulmino a sostegno della disabilità

Angelo Conti

A Crotone serve un pulmino. Quello attuale, della cooperativa sociale “Shalom”, un nome scelto a fine Anni ’70 dai fondatori dell’organizzazione per ricordare, meglio e più di altri termini, la pace e l’augurio di prosperità, ha 17 anni e non ce la fa più. Trasportare disabili da e per il centro diurno del quartiere popolare di San Francesco, “è diventato un problema” racconta Renato Marino uno dei responsabili della coop attualmente formata da 5 persone attorno alle quali ruota una serie di volontari e collaboratori necessari per seguire, mediamente, 14-15 disabili. “Nella struttura che utilizziamo i posti sono 23 e prima della pandemia – racconta Marino – li impegnavamo quasi tutti”.

La cooperativa “Shalom” e la Fondazione Specchio d’Italia hanno trovato naturale collaborare in questa impresa, importante per una comunità di circa 60 mila abitanti, visto che, insieme, e per la prima volta in questo Natale, hanno portato anche nella città calabrese che si affaccia sul Mar Ionio il progetto della Tredicesima degli anziani. Iniziative raccontate e seguite anche dal giornale locale “Il Crotonese”.

Servirebbero almeno 19 mila euro – spiega Marino -. Il furgone che utilizziamo da sempre è anche sprovvisto della pedana per consentire una salita e una discesa agevoli a chi è obbligato a muoversi su una
sedia a rotelle”. Il pulmino è uno strumento indispensabile per chi, ogni giorno, deve accompagnare i disabili da casa al centro diurno, ospitato in un edificio della Caritas, oppure per raggiungere i diversi centri fisioterapici della città calabrese.

La cooperativa Shalom, negli anni, s’è creata una solida competenza e svolge le sue attività in convenzione con il Comune di Crotone e partecipa a progetti nelle scuole ovviamente finalizzati all’inclusione dei disabili.