Bastogi, la nostra esperienza contro la dispersione scolastica

Angelo Conti

Bastogi è forse il quartiere più difficile di Roma (vi ricordate il film “Come un gatto in tangenziale”?) e qui Specchio d’Italia ha cominciato a lavorare tre anni fa, fra mille difficoltà.

Oggi possiamo dire di aver costruito, con la splendida logistica di “Amici dei Bimbi Onlus”, un progetto importante che ha portato alla creazione di una comunità più consapevole. Anche ieri erano tanti i bambini che hanno preso parte ad uno dei nostri pomeriggi di doposcuola ma anche di gioco.

Una iniziativa concreta contro la dispersione scolastica e per un futuro migliore di questi ragazzi. Lo facciamo anche a Torino, Genova, Milano, Bari, Sant’Arcangelo di Lucania, Crotone e, con questo anno scolastico, anche nel quartiere Sant’Antonio Abate di Napoli. Concretamente, senza tanto clamore. Come piace a noi.

Oltre Bastogi, un futuro per i bimbi del quartiere più difficile di Roma

La Repubblica, 01/10/2021

Mi ricordo quando vi ho visto la prima volta. Mi sono emozionata ed ero molto contenta. Caro doposcuola, mi sono trovata benissimo sin da subito”.

Così Marica, bambina di 7 anni, descrive le attività che Specchio d’Italia ha avviato due anni fa a Bastogi, quartiere periferico con grandi difficoltà sociali, quelle mostrate anche al grande pubblico con il film “Come un gatto in tangenziale”.

La Fondazione Specchio d’Italia, con l’Associazione Amici dei bimbi ONLUS, voleva dare un segno tangibile in questa realtà e si è rivolta ai più giovani con l’obiettivo di ridurre il più possibile l’abbandono scolastico, che qui resta un grosso problema. Il quartiere ha iniziato a colorarsi con la distribuzione a bambini e ragazzi di decine e decine di zainetti con dentro matite, libri, quaderni, materiale didattico. Alcuni locali in abbandono sono stati poi resi fruibili ed esteticamente belli. Ristrutturati anche le finestre ed i punti luce. Questo spazio, tornato alla vita, ha permesso la realizzazione di laboratori, attività di aiuto-compiti e supporto allo studio, ma anche momenti di gioco e socialità.

Con l’impegno, giorno dopo giorno, degli operatori, i primi risultati non hanno tardato ad arrivare: la partecipazione via via più numerosa, il coinvolgimento delle famiglie e degli insegnanti scolastici, il miglioramento del rendimento e quindi dei voti. E c’è stato spazio anche per lo sport. “Oltre Bastogi” è diventato un nuovo punto di riferimento per i giovani del quartiere, oltre che un luogo educativo protetto, sicuro e di crescita. Un’occasione di futuro diverso per le nostre nuove generazioni. Il progetto è attivo e in continua crescita ed è possibile sostenerlo con donazioni.

Specchio d’Italia è presente a Roma anche con altri progetti. All’Ospedale di Tor Vergata ha avviato un programma di donazione di parrucche alle donne costrette alla chemioterapia, in collaborazione con l’Associazione Arcobaleno della Speranza Onlus. Particolare attenzione è rivolta poi agli anziani più fragili. Dalla scorsa primavera, ogni mese, vengono distribuite a San Basilio 100 borse della spesa a chi vive fra gli stenti. Sempre a Roma, a Natale, saranno replicate le Tredicesime dell’Amicizia, un contributo di 300 euro agli over 70 che vivono soli e in condizioni di grave indigenza. Si tratta di molto più di un semplice regalo: con quel dono si è sempre cercato di testimoniare attenzione e condivisione. Un modo per dare un Natale diverso agli anziani più dimenticati.

 

Il sogno di Mirella: due scarpe nuove

Angelo Conti
La Repubblica, 03/05/21

“Il Papa e Specchio d’Italia: i soli che hanno pensato a me, in questi anni di povertà e solitudine”. Mirella ha 80 anni, vive a Roma, a Bastogi “il quartiere dove non vorrei proprio abitare”. È una degli over 80 che Specchio d’Italia ha adottato nella capitale, per offrire a loro una vecchiaia un poco più serena. E Mirella si commuove quando ringrazia per quella borsa della spesa che arriva ogni 15 giorni e per la Tredicesima dell’Amicizia che quest’anno ha conosciuto per la prima volta: “Ci voleva proprio. Ero spaventata da una maxi bolletta della luce, che non sarei riuscita a pagare”. Poi aggiunge: “Aspetto già il prossimo Natale: con la vostra Tredicesima stavolta mi comprerò un paio di scarpe nuove, sono anni che non lo posso fare”.

E ricorda anche l’aiuto del Papa che, ogni anno, fa avere una piccola somma ai più poveri di quella parrocchia di periferia. “Nessun altro, oltre a Specchio d’Italia ed al Papa, pensa a me e vivere con una pensione di 600 euro al mese è proprio difficile”. Quella di Mirella è stata una vita minata fin dal primo minuto: “Mentre nascevo l’ostetrica ha sbagliato qualcosa: mi sono ritrovata con l’omero spezzato in tre punti, praticamente paralizzato, e con danni irreversibili al nervo ottico, danneggiato anche lui durante il parto”. Un’esistenza in salita, comunque affrontata con coraggio, fra un lavoro e l’altro, tutti in nero, senza l’ombra di un contributo. “Ho fatto la fioraia ambulante, la commessa e la donna delle pulizie. Era difficile pulire le scale con il braccio destro paralizzato, ma sono arrivata a farne persino 19 al giorno. Avevo sei figli da crescere…”.

Dona per Mirella

Di quei sei figli ne sono rimasti cinque. “Ne ho persa una che aveva 40 anni. Mi ha lasciato quattro nipoti. L’ultimo ha voluto farlo nascere rifiutando la chemioterapia ed ha pagato con la morte l’enorme affetto verso un figlio che non ha poi visto crescere”. La famiglia di Mirella è numerosissima con 9 pronipoti e 27 nipoti. “Tanti, ma in realtà sono sola. Ho un figlio che abita a Roma e che mi viene a trovare quando sto male, ma gli altri sono sparsi per l’Italia. Ho ancora un fratello che mi vuole bene, ma lavora e vive in Olanda, troppo lontano”.

A Bastogi, forse il quartiere più difficile di Roma, è arrivata per quello che doveva essere un passaggio di un anno, nel 1994. “Ero in emergenza abitativa. Ho subito fatto domanda per una casa popolare in un quartiere più vivibile, ma sono 26 anni che l’aspetto. A Roma può succedere…”. E racconta di notti di paura, con qualcuno che cercava di forzare la sua porta: “Ho fatto montare un’inferriata ed ora vivo un poco più tranquilla, in giornate sempre uguali”. Senza televisione “perché sono stufa di notizie tristi”, e con il telefonino sempre in mano “perché mi piacciono ancora i giochi, quelli semplici, con le palline, i birilli ed i colori. Un modo per non pensare al mondo là fuori, che non è più il mio”.

#ForzaNonni a Roma, per gli anziani di Bastogi

Angelo Conti

A Roma, nel difficilissimo quartiere di Bastogi, Specchio d’Italia assiste una decina di anziani, in condizioni molto precarie. Due volte al mese una spesa, la disponibilità di una colf, l’assistenza telefonica costante, un aiuto psicologico a richiesta, la Tredicesima dell’amicizia a Natale. Tutti modi per dire ai nostri nonni “non siete soli”. Anche a Roma.

Con il supporto logistico di “Amici dei bimbi onlus”.

Che cosa stiamo facendo a Roma

Angelo Conti

Nell’ex residence Bastogi, che ufficialmente non ha nemmeno la destinazione d’uso abitativa, vivono 2000 persone: famiglie principalmente italiane in condizione di fragilità e difficoltà economica. Si stima che in queste palazzine della periferia romana crescano almeno 300 bambini e adolescenti, molti dei quali non sono mai andati a lezione. In mezzo a queste case stiamo affrontando la sfida più complicata di Specchio d’Italia: la lotta alla dispersione scolastica, alla micro e baby criminalità. Povertà, disagio sociale, abusivismo, violazione degli obblighi scolastici sono gli avversari da battere per dare a decine di bimbi un futuro più sereno, nella legalità.

Per essere vicini a questi ragazzi abbiamo distribuito 60 zainetti con prodotti di cancelleria e libri da leggere.Poi abbiamo ottenuto, realizzato e arredato un’aula per ospitare quattro pomeriggi di aiuto compiti a settimana. Il progetto è partito nella primavera 2020, con la preziosa logistica dell’associazione romana Amici dei Bimbi Onlus di Stefano Santini. E comincia a dare importanti risultati di inclusione.

Sempre nell’area Bastogi abbiamo sostenuto gli anziani in difficoltà con le Tredicesime dell’Amicizia, storica iniziativa con cui offriamo aiuto economico ai nonni più soli e più poveri. Un impegno che ora proseguirà con il programma “Forza Nonni”.

Contemporaneamente all’intervento a Bastogi abbiamo finanziato altri due progetti nella capitale. Un’attività di pet therapy a favore dei bambini disabili delle scuole primarie (con Antas Onlus) e la donazione di parrucche alle donne costrette alla chemioterapia nell’Ospedale di Tor Vergata (con la Onlus Arcobaleno della Speranza).

Roma, così aiutiamo i bimbi della periferia di Bastogi

Angelo Conti, da specchiodeitempi.org

Specchio d’Italia, la fondazione nata da una costola di Specchio dei tempi, è impegnata in progetti in sei regioni. A Roma la sfida più complicata: la lotta alla dispersione scolastica nel quartiere Bastogi, considerato il più difficile della città. Micro e baby criminalità, povertà, disagio sociale, abusivismo, violazione degli obblighi scolastici sono gli avversari da battere per dare a decine di bimbi un futuro più sereno, nella legalità.

Forti dell’esperienza acquisita all’ex Moi e nei quartieri nord di Torino abbiamo ottenuto e realizzato un’aula per ospitare quattro pomeriggi di aiuto compiti a settimana. E l’abbiamo anche arredata secondo le più recenti norme anti Covid. Con l’associazione Amici dei bimbi Onlus.

Posted by Angelo Conti on Friday, 18 September 2020