Buon Natale Nonni anche a Bari: un aiuto da 300 euro per 37 anziani

Rosaria, Giuseppe, Carmela, Raffaele. Ecco alcuni nomi dei 37 anziani soli e in povertà di Bari che in questi giorni hanno ricevuto un assegno di 300 euro donato dalla Fondazione Specchio d’Italia. Il progetto è Buon Natale Nonni, iniziativa che da anni la Fondazione realizza in tutta Italia e permette di abbracciare 250 anziani in difficoltà. C’è chi li usa per coprire le spese delle bollette arretrate, chi per acquistare quello che la pensione minima sola non gli permetterebbe oppure chi decide di comprare qualche dono ai nipotini. 

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Vito, volontario della Parrocchia di San Sabino di Bari, che ormai da diversi anni collabora con la Fondazione ci racconta: “Ogni anno quando arriva il momento di consegnare questi aiuti, qui in Parrocchia è una festa. Qualcuno piange dalla gioia e mi abbraccia ringraziando chi, con tanto affetto, gli ha permesso di prendere una boccata di fiato”.

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Le storie di vita di queste persone sono racconti di chi dopo aver lavorato tutta la vita ora vive con una pensione sociale che non gli permette di arrivare a fine mese. Molti hanno i figli lontani, emigrati al nord per trovare fortuna e così si ritrovano soli e con una rete amicale rappresentata dai vicini di casa che ogni tanto li aiutano nelle incombenze quotidiane. 

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Buon Natale Nonni è speranza, sorrisi. Un aiuto concreto. Ogni contributo aggiuntivo che riusciamo a raccogliere si traduce direttamente in un abbraccio virtuale, in un sorriso che si diffonde come un calore avvolgente. Un incoraggiamento a continuare, affinché possiamo abbracciare sempre più nonni, diffondendo gioia e speranza nelle loro vite.

Come donare per gli anziani di “Buon Natale Nonni!”

Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano.

Causale: “Buon Natale Nonni!”

Tutti i versamenti, eccetto quelli in contanti, sono fiscalmente deducibili.

Bari: 140 piccoli pirati

Nel quartiere Libertà di Bari, la Fondazione Specchio d’Italia, in collaborazione con l’Associazione Tou.Play, sviluppa  l’Accademia dei Pirati, iniziativa innovativa che sta gettando le basi per un futuro migliore per i giovani. Questo progetto combina il gioco, l’educazione ludica e le arti terapie per coinvolgere i bambini (3-14 anni) e gli adolescenti (15-17 anni) in un viaggio di apprendimento e crescita.

Il quartiere Libertà, densamente popolato e caratterizzato da una disoccupazione diffusa e una dispersione scolastica elevata, è il contesto in cui l’Accademia dei Pirati sta facendo la differenza. Il progetto è attivo dal 2020 e mira a contrastare la povertà educativa e a sostenere condizioni psico-sociali fragili.

Il primo esperimento nasce con il Pirate Game Camp 2020 che ha coinvolto 30 bambini in un’estate di gioco educativo di ruolo. Questo è stato seguito, nel 2021-2022, dal servizio Doposcuola e dall’Accademia dei Pirati 1.0, che ha portato coinvolto 40 bambini. L’Accademia ha continuato a crescere nel tempo, raggiungendo con il Pirate Game Camp 2022, ben 140 giovani. La collaborazione con la Fondazione Specchio d’Italia ha reso possibile l’ampliamento dei servizi, inclusi laboratori di realtà virtuale e programmi di educazione civica.

Anche quest’anno le attività proseguono, con l’obiettivo di rafforzare ancora di più l’impegno preso dalla Fondazione con la comunità del territorio

L’Accademia dei Pirati continua a essere una luce di speranza per il quartiere Libertà, dimostrando come il gioco, l’educazione ludica e la solidarietà possano fare la differenza nelle vite dei giovani. In un momento in cui la dispersione scolastica è una sfida, questo progetto rappresenta un faro di speranza, offrendo un futuro migliore per i bambini di Bari.

Bari, festa di Natale dello “Sportello anziani” al Japigia

Questo fine settimana si è svolta la festa di Natale dello “Sportello anziani” del quartiere Japigia di Bari. Il progetto, nato due anni fa,  è finanziato dalla Fondazione Specchio d’Italia in collaborazione con l’Associazione EDEN ed è ha l’obiettivo di offrire momenti di formazione e socialità ad oltre 50 anziani del quartiere. Dai laboratori di cucina a quelli di artigianato. Dal canto al movimento consapevole, fino ai corsi gratuiti d’inglese. Gli argomenti vengono decisi dagli stessi partecipanti all’inizio dell’anno e si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 nella casina del centro commerciale Mongolfiera Japigia.

Durante la festa sono stati esposti i lavori prodotti durante il laboratorio di artigianato e 28 persone hanno aderito al torneo di Burraco di Natale. Un momento di svago che ha regalato tanto agli anziani che sempre più spesso si trovano soli e in difficoltà!

Un anno di progetti a Bari: cosa abbiamo fatto

Gennaro Totorizzo, La Repubblica 7/1/22 

Un anno di Specchio d’Italia a Ba­ri. Intenso. Ma soprattutto profi­cuo: una macchina della solida­rietà sempre in moto.

La realtà nata durante la pandemia dall’e­sperienza della fondazione La Stampa – Specchio dei tempi promossa dal gruppo Gedi, edito­re anche di Repubblica, non si è mai fermata: ha teso la mano ad anziani, bambini, piccoli imprenditori in difficoltà. L’arrivo nel capoluogo pugliese, come racconta il vicepresidente operativo Angelo Conti, doveva rappresentare un test per esportare i progetti della fondazione anche nei territori del nostro Mezzogiorno. Una prova vinta.

«A Bari abbiamo cominciato nell’inverno fra il 2020 e il 2021 perché volevamo iniziare a lavorare anche al Sud: siamo una fondazione con radici piemontesi, eravamo orientati al Nord. Così la prima città che abbiamo evidenziato è stata Bari perché secondo noi aveva tutte le caratteristiche necessarie per rappresentare un buon test: una città molto vivace che poteva dirci se i progetti che abbiamo sviluppato sarebbero stati utili anche per il Mezzogiorno».

E allora siete scesi.

«Volevamo cercare partner sul territorio. Il nostro primo obiettivo era trovare qualcuno che potesse far da tramite con gli anziani: la prima idea era di realizzare subito le “Tredicesime dell’Amicizia”, una iniziativa tipicamente natalizia, e abbiamo contattato gli amici della parrocchia San Sabino per avviarle. E poi anche le suore vincenziane nella città vecchia».

Qual è stata la storia che più vi ha colpito in questo anno nel capoluogo pugliese?

«Proprio l’incontro con suor Maria Rosaria, che un pomeriggio ci ha parlato della povertà a Bari e ci ha fatto incontrare due anziane che vivevano completamente ai margini: non avevano neanche più il desiderio di uscire da casa. Ci ha fatto capire l’importanza di portar fuori gli anziani e di dar loro nuova vita».

Con le vostre attività ne avete fatti felici tanti, al di là degli importanti contributi economici.

«Oltre alla povertà, una parte degli anziani soffre la solitudine. Così abbiamo voluto offrire momenti di condivisione. Nella struttura sul tetto del centro commerciale Mongolfiera a Japigia vengono promosse attività assistenziali e d’intrattenimento: burraco, laboratori di cucina, cucito, assistenza per chi ha problemi burocratici. E ospitiamo anche le iniziative dell’Università della terza età. Con le “Tredicesime dell’Amicizia” fra questo Natale e lo scorso abbiamo aiutato complessivamente un’ottantina di anziani e con il progetto “Forza nonni” ne sosteniamo continuativamente, per tutto l’anno, una decina. Il nostro obiettivo per il 2022 è aumentare il numero di destinatari».

E per i più piccoli?

«Le attività in corso sono tre. Una con l’associazione Eden, che segue una decina di bambini con problemi di apprendimento con il doposcuola a Japigia, mentre “Tou.play” organizza sempre un altro doposcuola, al quartiere Libertà, con i bambini di scuola primaria e media: in estate ne abbiamo avuti 150 all’esterno, ma ora non possiamo andare oltre i 50 per le misure di sicurezza anti-Covid. Vorremmo ospitare anche gli alunni della scuola dell’infanzia, ci stiamo lavorando. E vorremmo inoltre far partecipare più bambini: stiamo cercando di capire come ottenere spazi più ampi nei quali lavorare. E infine c’è Discovery Italia, un gioco – realizzato con “Tou.Play” – che sarà pronto a gennaio e in distribuzione in scuole e centri al massimo all’inizio della primavera per far conoscere l’Italia ai più piccoli».

Non sono mancati sostegni alle aziende.

«Abbiamo aiutato piccole e piccolissime imprese, come bar, merciai, titolari di piccoli bed & breakfast, che sono stati colpiti dalla pandemia. La collaborazione con una decina di piccole aziende locali ci ha consentito di avere circa 10mila euro in più rispetto al nostro pacchetto di 100mila euro e abbiamo potuto aiutare così 55 attività».

A quali altre iniziative state pensando per il nuovo anno?

«Per le attività a Bari ora sono a disposizione 120mila euro, ma aumenteranno e arriveremo sicuramente attorno ai 150 mila euro alla fine dell’anno. Noi replichiamo sempre quello che sappiamo fare e allora stiamo studiando come poter portare qui il progetto “Forza mamme”, che aiuta donne sole con bambini minori: ci impegniamo a dare aiuti concreti e formazione nell’ottica di un ritorno al lavoro».

Una speranza per il 2022?

«Ci piacerebbe trovare qualche azienda, qualche banca e qualche imprenditore che voglia condividere con noi questo spirito solidale, consentendoci di incrementare in questo mondo i fondi a disposizione».

Bari, a Japigia il mercatino di Natale per sostenere il quartiere

Gennaro Totorizzo, 
La Repubblica, 21/12/21

Un appuntamento natalizio che aiuterà a finanziare le attività solidali in programma tutto l’anno. Domenica 19 dicembre nella casina della piazza della Pace, sul lato di via Toscanini, al centro commerciale Mongolfiera di Japigia a Bari, l’associazione Eden ha organizzato un mercatino e il ricavato servirà proprio a sostenere i progetti promossi nello stesso quartiere (e nella stessa casina) da Specchio d’Italia, realtà nata durante la pandemia dall’esperienza della fondazione La Stampa – Specchio dei tempi e promossa dal gruppo Gedi.

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Nella casina si potevano trovare manufatti d’artigianato, soprattutto a tema natalizio, realizzati dagli anziani che frequentano la struttura (è presente uno sportello a loro dedicato) e dai bambini, durante i laboratori. 

“L’iniziativa è andata molto bene”, racconta Mariangela Cocozza dell’associazione Eden. Fabio Montingelli, Alessia Lofano, Manuela Careccia e Orazio Letta, artisti del territorio, hanno inoltre esposto le loro opere e c’è stato uno shooting fotografico dedicato ai partecipanti al progetto Over 60, a cura dell’artista Maria Mondelli.

“Bari che riparte” scade il 5 ottobre, già 150 le domande

La Repubblica, 01/10/2021

Sono già 150 le domande per il bando “Bari che riparte”, a cui possono accedere piccole e piccolissime attività artigiane, agricole, turistiche e commerciali che faticano a ripartire dopo i mesi della pandemia.

Specchio d’Italia mette a disposizione un fondo pari a 100.000 €, a cui – ad oggi – si sono aggiunti 2.000 € dalla ESIM Group. Chiunque può contribuire ad aumentare la cifra a disposizione, che permetterà di erogare rapidamente ad almeno 50 aziende un contributo di 2.000 €.

Alle ore 24 di martedì 5 ottobre scade il bando. Il 15 ottobre verranno scelti i vincitori che vedranno accreditarsi il nostro contributo a fondo perduto sul proprio conto entro la fine del mese.

Specchio d’Italia è già presente a Bari con due diverse attività di sostegno compiti per circa 100 bambini al giorno, con il progetto Forza Nonni, con la distribuzione delle Tredicesime dell’Amicizia, con lo sportello anziani e con lo sviluppo del gioco didattico «DiscoverItalia».

Bari, successo per il torneo di Burraco

Angelo Conti

Successo mercoledì a Bari del Torneo di Burraco organizzato da Specchio d’Italia e dalla Associazione Eden.

Presto prenotati i 40 posti disponibili, abbiamo dovuto dire tanti no. La prossima edizione potrà contare su un numero maggiore di tavoli: promesso!

L’evento è stato programmato per far conoscere la palazzina di Specchio d’Italia, sulle terrazze della Mongolfiera di Japigia, che ospiterà da settembre lo sportello anziani. Una sorta di help desk pensato per chi è in difficoltà, anche di fronte alla burocrazia.

Bari, 110 bambini alle nostre attività estive

Angelo Conti

Bari è una delle otto città italiane in cui opera Specchio d’Italia anche con attività, riservate ai bambini dai 3 ai 14 anni, di intrattenimento, laboratori ed aiuto compiti.

Ieri mattina erano 110 i bambini complessivamente ospiti delle nostre strutture a Spazio 13 (quartiere Italia) e sui terrazzi della Mongolfiera (quartiere Japigia). Mentre stiamo svilduppano anche qui attività a favore degli anziani.

A Bari un nuovo spazio per anziani e bambini

Gennaro Totorizzo,
La Repubblica, 16/06/2021

Uno spazio “inaugurato” dai più piccoli. E che sarà destinato a diventare anche un punto di riferimento per gli anziani. È la nuova sede dell’associazione Eden, finanziata da Specchio d’Italia, fondazione nata durante l’emergenza Covid dall’esperienza della fondazione La Stampa – Specchio dei tempi e promossa dal gruppo Gedi. Si trova nella piazza della Pace del centro commerciale Mongolfiera, nel quartiere Japigia di Bari, nella casetta sul lato di via Toscanini.

“Qui avvieremo una serie di iniziative già da quest’estate – racconta il vicepresidente operativo della fondazione, Angelo Conti – è partita un’attività di “estate ragazzi”, di supporto ai bambini delle scuole primarie con problemi di apprendimento o difficoltà di relazione, per crescere, trovarsi: così potranno passare un’estate diversa e tornare a scuola con maggior serenità”. Nello spazio saranno organizzati prima laboratori, poi un campo estivo (a luglio), mentre a settembre partirà uno sportello dedicato agli anziani. 

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Bari, arrivano i pc ed è festa

Silvia Dipinto
La Repubblica, 29/04/21

La delegazione degli studenti si riunisce nel giardino della scuola, che anche per l’estate si prepara a ospitare le attività di chi sceglie o è costretto a restare in città. Un coro sulle note di Imagine dei Beatles, una giovanissima ballerina, un’artista impegnata con tela e pennelli: i ragazzi della media Verga scelgono la creatività per omaggiare l’arrivo dei nuovi computer, a nome dei loro compagni che in questi giorni hanno deciso di restare a casa in didattica a distanza.

La prima consegna pugliese dei pc donati dall’iniziativa “Digitali e Uguali” arriva puntuale nel cuore del quartiere Japigia, nel plesso che ospita la scuola media dell’istituto comprensivo Japigia 1 Verga. Dieci computer destinati alle famiglie in difficoltà, necessari ad affrontare la fine dell’anno scolastico in serenità. «In questo momento abbiamo 197 studenti in presenza e 157 a distanza, che seguono la didattica digitale integrata», racconta la preside Patrizia Rossini, che nell’ultimo anno di pandemia ha distribuito tantissimi strumenti tecnologici alle famiglie che ne avevano bisogno e continua ad avere all’attivo un lungo elenco di necessità.

Un nuovo contributo alla didattica innovativa è arrivato ora da “Digitali e uguali”, l’iniziativa volta a raccogliere fondi per regalare agli studenti italiani i computer di cui hanno bisogno, voluta da Yoox e Gedi Gruppo editoriale (di cui fa parte il quotidiano la Repubblica), in collaborazione con Fondazione Golinelli e Fondazione Specchio d’Italia onlus. “Digitali e Uguali” dallo scorso 19 marzo ha fatto appello alle aziende e ai singoli cittadini per contribuire ad abbattere le barriere che impediscono agli studenti italiani di crescere ed affermarsi – spiegano i promotori della campagna – per colmare il divario digitale che vede l’Italia posizionata al 25esimo posto su 26 Paesi membri dell’Unione europea per competitività e sviluppo tecnologico.

Solo nei primi dieci giorni si sono candidate a ricevere i pc oltre 1400 scuole in tutta Italia, tra cui l’istituto comprensivo barese Japigia 1 Verga, che con 1200 alunni e tre plessi accoglie studenti anche da altri quartieri di Bari e ha trasferito online didattica e laboratori, dalla robotica al teatro. Ad oggi sono stati raccolti 350mila euro, subito a disposizione degli studenti con maggiori necessità. Secondo ricerche Istat, infatti, un terzo delle famiglie non ha un computer o un tablet in casa: i dati nel Sud sono più allarmanti (40 per cento delle famiglie senza pc) e mettono in luce il digital divide che si vive all’interno delle case anche pugliesi.

Oltre 850mila studenti italiani non hanno un device per seguire le lezioni a distanza, centinaia i casi di alunni segnalati a “Digitali e Uguali” da Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna. «Nell’ultimo anno abbiamo rimodulato continuamente le nostre attività, dovendo alternare o rendere complementari didattica in presenza e a distanza – ha spiegato la preside Rossini – Ci siamo reinventati, ma tante volte mancano gli strumenti all’altezza di gestire queste sfide».

Tutte le classi sono state dotate di computer di ultima generazione, collegati alle lavagne Lim e che nei prossimi giorni dovranno supportare i test Invalsi. Ecco perché i dieci nuovi pc donati da “Digitali e Uguali” vogliono essere un modo per «prendere per mano il mondo della scuola  – per usare le parole del caporedattore di Repubblica Bari, Domenico Castellaneta, che ha incontrato gli studenti – come hanno fatto in questi mesi insegnanti, studenti e le stesse famiglie, creando un patrimonio didattico che non è certamente la normalità, ma sarà un contributo importante nei prossimi anni».

Bari, un computer per ogni alunno con Digitali e Uguali

Silvia Dipinto
La Repubblica, 28/04/21
Un computer per ogni bambino, per colmare il divario digitale che vede l’Italia posizionata al 25esimo posto su 26 Paesi membri dell’Unione Europea per competitività e sviluppo tecnologico. I primi dieci con destinazione Bari arriveranno questa mattina all’istituto comprensivo Japigia 1 Verga, che con tre plessi e 1200 alunni nell’ultimo anno ha dovuto reinventarsi e sperimentare nuove metodologie didattiche, in presenza e a distanza, grazie anche ai supporti tecnologici. I pc saranno donati alla scuola da ‘Digitali e uguali’, l’iniziativa volta a raccogliere fondi per regalare agli studenti italiani i computer di cui hanno bisogno, voluta da Yoox e Gedi Gruppo editoriale, in collaborazione con Fondazione Golinelli e Fondazione Specchio d’Italia onlus. Non solo lezioni a distanza o didattica digitale integrata.

L’istituto comprensivo di Japigia nell’anno di pandemia da Covid 19 ha trasferito on line tutte le attività fiore all’occhiello della scuola, dai corsi di teatro e fotografia, ai laboratori di robotica che hanno reso possibile l’accesso alle prossime gare nazionali. «Ci siamo resi conto, purtroppo, che non in tutte le famiglie e in tutte le case era presente un computer — racconta la preside, Patrizia Rossini — O comunque c’erano più studenti che avevano bisogno di un laptop o notebook, magari con i genitori in smart working». Le esigenze delle famiglie si sono moltiplicate, dunque, insieme a quelle delle scuole.

«E’ stato necessario reinventarsi per essere efficienti e fare fronte alle nuove necessità, con le lezioni al pc alternate o contemporanee a quelle in presenza — spiega ancora la preside Rossini — Ecco perché abbiamo subito colto la possibilità offerta da ‘Digitali e uguali’ per distribuire alle famiglie che più ne hanno bisogno, uno strumento indispensabile».

‘Digitali e Uguali’ ha fatto appello alle aziende e ai singoli cittadini per contribuire ad abbattere le barriere che impediscono agli studenti italiani di crescere ed affermarsi e per portare il Paese in una posizione di forza in Europa nel grado di digitalizzazione, spiegano i promotori dell’iniziativa. Cliccando qui, chiunque può offrire il suo sostegno. Le donazioni raccolte servono all’acquisto di pc da distribuire agli studenti tramite le scuole statali e paritarie del territorio nazionale che fanno richiesta sul sito. Secondo le ultime ricerche Istat, un terzo delle famiglie non ha un computer o un tablet: i dati nel Mezzogiorno sono più allarmanti (40 per cento delle famiglie prive di un pc) e mettono chiaramente in luce il digital divide che si vive all’interno delle case anche pugliesi.

Oltre 850mila studenti italiani non hanno un device per seguire le lezioni a distanza, centinaia i casi di alunni segnalati a ‘Digitali e uguali’ da Puglia, Calabria, Campania, Sicilia e Sardegna: per colmare questo gap la campagna ha già raccolto grazie alle donazioni 345mila euro.

Bari, così da sei mesi doniamo speranza

Angelo Conti

Specchio d’Italia è arrivato a Bari nell’autunno dello scorso anno. Forte dell’esperienza maturata in 65 anni da Specchio dei tempi, la fondazione gemella che ha sede a Torino. E ci è arrivata consegnando  20 “Tredicesime dell’amicizia”, cioè altrettanti assegni da 300 euro, ad anziani della Parrocchia San Sabino.

Ma i progetti di Specchio d’Italia a Bari vanno oltre queste due prime iniziative. La fondazione sostiene infatti ormai da mesi le attività dell’Associazione Eden e dell’Associazione Touplay.  

Nel primo caso, quello dell’Associazione Eden, nel quartiere Japigia, si tratta di sostenere le spese per l’accesso al doposcuola ed all’aiuto compiti a favore di una ventina di bambini che frequentano le scuole primarie, oltre ad una fornitura di 10 tablet per aiutare l’alfabetizzazione digitale dei più piccoli.

Nel secondo caso, quello dell’Associazione Touplay  nel quartiere Libertà, Specchio è attivo nel garantire la copertura dei costi dei locali che ospitano le attività di doposcuola e quelle dei laboratori che ogni giorno accolgono una quarantina di bambini delle primarie.

Sempre a Bari, la Fondazione Specchio d’Italia ha avviato il progetto FORZA NONNI! che prevede assistenza ed aiuti agli anziani, prevalentemente over 80, più in difficoltà. Si tratta di due borse della spesa al mese, 4 ore di una colf, telefonate solidali del nostro staff di volontari, disponibilità di una psicologa.