Specchio dei tempi Differenza 5×1000 e 8×1000

Differenza 5×1000 e 8×1000

5x1000

Vuoi conoscere la differenza 5×1000 e 8×1000? Molti contribuenti continuano a fare una certa confusione fra queste percentuali IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) che possono essere destinate contemporaneamente, senza con questo comportare maggiori oneri o imposte a tuo carico.

La prima cosa da sapere è che le due quote non si escludono, per cui si tratta di istituti complementari. Vediamo, più nel dettaglio, come funzionano e quali sono i beneficiari.

Indice:

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Che differenza c’è tra 8 per mille e 5 per mille?

L’8×1000 e il 5×1000 sono delle misure di sostegno che puoi destinare in sede di dichiarazione dei redditi. Non sono comunque la stessa cosa ma è piuttosto frequente considerare le due percentuali IRPEF identiche o pensare che una escluda l’altra.

Più nello specifico, l’8×1000 è quella quota che le persone fisiche e tutti i contribuenti possono devolvere allo Stato e alle altre confessioni religiose firmatarie del protocollo di intesa. Le somme ricevute dai beneficiari, ovvero lo Stato e le confessioni religiose, devono poi essere utilizzate per le finalità prescritte dalla normativa.

Diverso è il caso del 5×1000, cioè la quota percentuale dell’IRPEF che viene ripartita fra enti che svolgono ricerca scientifica o che svolgono attività rilevanti dal punto di vista sociale, oltre che alle organizzazioni senza scopo di lucro appartenenti al Terzo Settore

Leggi anche: Come destinare il 5 per mille.

Come funziona 8×1000 e 5×1000?

Istituito nel 1984, in seguito al Concordato fra lo Stato e la Chiesa Cattolica, l’8×1000 consente di finanziare vari progetti umanitari e assistenziali, le necessità di culto e gli interessi dei religiosi, come ad esempio la tutela delle minoranze contro il razzismo.

Il 5 per mille, che supporta organizzazioni no profit, attività socialmente utili, che svolgono ricerca sanitaria e scientifica, è stato introdotto con la Legge Finanziaria del 2006. A partire dall’introduzione questa misura ebbe un grande successo, tanto che vennero raccolti 345 milioni di euro grazie all’adesione di 16 milioni di italiani.

Nel corso del tempo il 5×1000 si è evoluto, prevedendo nuovi beneficiari, fra cui anche Specchio dei tempi, organizzazione nata in seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19 e che ha già portato a termine diverse iniziative in tante regioni italiane.

Ecco perché donare il 5×1000 è così importante: permette di dare aiuti concreti a coloro che ne hanno veramente bisogno. Del resto, il contributo si è ormai stabilizzato e questo vuol dire che rappresenta un’entrata sicura e costante per organizzazione non lucrative.

Se ti stai chiedendo come funziona il 5×1000 dovrai anche conoscere la differenza fra questo sistema di finanziamento e il 2×1000, creato nel 2014 e destinato invece a supportare i partiti politici che hanno aderito al protocollo d’intesa.

Ricorda che il 5×1000, allo stesso modo dell’8×1000 e del 2×1000 non comporta costi a tuo carico. Pertanto non sarai tenuto a subire alcuna maggiorazione delle imposte o a versare oneri aggiuntivi.

Leggi anche: Come funziona il 5 per mille.

Come si dona il 5 per mille?

Destinare la quota del 5×1000 è molto semplice e non richiede calcoli. In sede di dichiarazione dei redditi dovrai soltanto apporre la tua firma in uno degli appositi 7 riquadri, avendo cura di inserire il codice fiscale dell’ente beneficiario. Tieni, inoltre, a mente la scadenza per la presentazione del Modello 730 precompilato o ordinario, fissata per il 30 di settembre 2021.

Per quanto riguarda il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico), la presentazione cartacea tramite ufficio postale è prevista dal 2 maggio al 30 giugno. In alternativa potrai optare per la trasmissione in via telematica, anche tramite un intermediario abilitato, entro e non oltre il 30 novembre.

Se invece non presenti la dichiarazione puoi comunque donare il 5×1000 tramite le schede che trovi in allegato alla Certificazione Unica (CU), al Modello 730 oppure al Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico). L’inoltro telematico della Certificazione Unica deve avvenire entro il 16 marzo. La consegna delle schede può essere effettuata gratuitamente all’ufficio postale, tramite professionista, Caf o Agenzia delle Entrate se disponi della necessaria abilitazione.

Leggi anche: A chi donare il 5 per mille.

“Dove va il 5 per mille se non si sceglie?”

Quando non firmi in uno dei 7 riquadri presenti sui modelli della dichiarazione e non indichi il codice fiscale del beneficiario, il 5×1000 non viene donato. In altre parole le imposte che paghi restano tali e non darai alcun tipo di supporto agli enti no profit interessati.

Cosa succede se firmi e non indichi il codice fiscale dell’organizzazione specifica che hai scelto? In questo caso il 5×1000 verrà distribuito in maniera proporzionale fra tutti i beneficiari presenti nel comparto in cui hai firmato.

Leggi anche: Cosa serve donare il cinque per mille.

“Perché donare il 5 per mille a Specchio dei tempi?”

Sono diverse le ragioni che spingono gli italiani a donare il 5×1000 alla fondazione Specchio dei tempi, il tutto in maniera semplice senza costi aggiuntivi.

Ogni ente senza scopo di lucro può oggi contare sul 5 per mille, quale forma di sostentamento preziosa e indispensabile per avviare iniziative e progetti socialmente utili. Questa quota, pertanto, si trasforma in un aiuto concreto per diverse comunità che si trovano in difficoltà,

Grazie al 5×1000 Specchio dei tempi riesce a far fronte alle necessità provenienti dalle diverse regioni italiane in seguito all’emergenza sanitaria generata dal Covid-19. La fondazione si occupa di aiutare i nuclei familiari più disagiati, gli anziani, gli studenti e tutte le piccole imprese che affrontano gravi criticità a causa della pandemia. La fondazione opera in tutto il mondo: in Sri Lanka, ad esempio, finanzia un orfanotrofio e le case-famiglia occupate da bambine che sono state vittime di violenze e abusi sessuali.

Dona il 5 per mille a Specchio dei tempi. Ti basta specificare il codice fiscale 97507260012 sulla tua dichiarazione dei redditi e firmare nell’apposito riquadro.

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