Per il contribuente, destinare questa quota ad un ente non implica alcun costo aggiuntivo. Infatti, è lo Stato che decide di non incassare una quota di imposta. La persona deve limitarsi alla scelta del destinatario di quella specifica parte di imposta sul reddito.
Bisogna precisare che il 5×1000 non rimpiazza l’8 per 1000. Anche se spesso vengono assimilate, queste due donazioni sono totalmente differenti. Infatti, l’8 per mille serve a finanziare i diversi enti religiosi.
In entrambi i casi, però, la scelta dell’ente destinatario non è obbligatoria, ma libera.
Per aiutarci scrivi il nostro Codice Fiscale sulla tua dichiarazione dei redditi
Come devolvere il 5 per mille
Ogni contribuente, che si appresta a effettuare la propria donazione 5 per mille, ha la possibilità di riservare la propria quota di imposta sui redditi soltanto a un destinatario (si è liberi di scegliere quello che si preferisce). Il beneficiario del 5 per mille deve essere specificato sulla dichiarazione dei redditi. In alternativa, per chi è esente dall’obbligo di presentazione delle dichiarazione, si può indicare la donazione sulla scheda che viene allegata alla Certificazione Unica.
Bisogna fare un’importante precisazione sulla modalità di assegnazione del 5 per mille. Infatti, la quota può essere destinata all’ente preferito soltanto nei modi appena descritti. Contrariamente, se durante la presentazione della dichiarazione dei redditi, o quando viene compilata la Certificazione Unica, il contribuente non sceglie alcun destinatario, il beneficiario finale del 5 per mille sarà lo Stato stesso.
Queste norme riguardano anche i destinatari. Questi ultimi sono indicati sia sulla dichiarazione dei redditi che nel modulo della Certificazione Unica e sono: le associazioni sportive dilettantistiche, gli enti che si occupano di ricerca scientifica e universitaria, le attività sociali effettuate dal proprio Comune di residenza, la ricerca sanitaria, le associazioni e gli enti che si occupano di azioni di volontariato e le organizzazioni non profit.
Il contribuente dovrà selezionare soltanto una di queste. Fatto ciò, il passo fondamentale è l’inserimento del codice fiscale appartenente all’ente prescelto. Infine, non bisogna dimenticare di mettere la propria firma.
Leggi anche: Come funziona il 5 per mille
Perché devolvere il 5×1000 a Specchio d’Italia
Un gesto molto semplice, come quello di donare il 5 per mille, può contribuire ad aiutare molte persone in difficoltà e che sono costrette a lottare ogni giorno contro problematiche che sembrano insormontabili. Ogni donazione, però, può fare la differenza. Scegliere di donare il 5 per mille 2021 a Specchio d’Italia significa poter sostenere uno dei tanti progetti di cui la fondazione si occupa. Ed è proprio grazie anche ai tanti contribuenti, che hanno scelto di donare il 5 per mille a Specchio d’Italia, che la fondazione ha potuto portare avanti tanti progetti destinati sia all’Italia che al resto del Mondo.
Come tutte le altre donazioni, anche quelle effettuate a Specchio d’Italia sono al sicuro. Infatti, come accade per qualsiasi ONLUS destinataria delle donazioni, anche Specchio d’Italia deve obbligatoriamente destinare gli introiti ricevuti ai progetti sociali. Inoltre, il tutto è trasparente e viene dimostrato secondo gli obblighi di Legge. La ONLUS, inoltre, aggiorna i propri donatori, e non solo, con costanti informazioni sulle spese sostenute e sull’andamento dei progetti sul sito ufficiale e sui canali social.
Scegliere Specchio d’Italia significa, quindi, poter contribuire a migliorare la vita di persone che affrontano, quotidianamente, problematiche sociali ed economiche.
Chi deve ancora decidere a chi donare il 5 per mille, può scegliere di sostenere la ONLUS Specchio d’Italia inserendo il Codice Fiscale 978 583 90012 sulla propria dichiarazione dei redditi.
Leggi anche: Come destinare il 5 per mille
Progetti in Italia
Specchio d’Italia ha attivato, in Italia, diversi progetti e sono i seguenti:
- Forza Nonni!: nasce come risposta all’emergenza sanitaria mondiale per sostenere le persone anziane che, a causa di questa grave situazione, hanno vissuto tanto tempo isolati da tutti e hanno dovuto affrontare anche forti difficoltà economiche. Aiutarli a sostenere le spese quotidiane farà tornare loro ottimismo e sorriso.
- Digitali e uguali: molte famiglie non hanno la possibilità di acquistare un dispositivo digitale che permetta ai figli di studiare online a distanza. Il progetto ha il fine di aiutare chi ha bisogno nell’acquisto di un device per colmare questo gap digitale.
- Terremoto in Centro Italia: il progetto sostiene la città di Arquata del Tronto che, dopo il terremoto del 2016, non si è ancora ripresa del tutto. La Onlus sta aiutando la comunità costruendo una scuola, una palestra e aiutando le imprese della zona.
- Dopo scuola: a Roma, Milano, Genova e Bari siamo presenti nei quartieri più difficili con dei programmi di doposcuola e aiuto compiti per combattere la dispersione scolastica.
Progetti nel mondo
- Adotta un bimbo: sostenere questo progetto significa adottare un bambino del Ruanda a distanza, aiutandolo ad affrontare gli studi per tutto l’anno.
- Profughi del Myanmar: per aiutare i profughi che cercano rifugio nella vicina Thailandia, ma che sono privi di qualsiasi risorsa.
- Villaggio delle bambine: dopo aver creato un villaggio in Sri Lanka, la ONLUS sostiene in questo luogo le bambine vittime di violenza.
- Scuola di Negombo: con questo progetto si finanzia una scuola per i bambini orfani dopo i gravi attentati islamici risalenti al 2019.
- Agricoltura sociale in Libano: per dare una autonomia alimentare ad ogni famiglia indigente, cercando di offrire loro anche la possibilità di modesti ricavi con la vendita delle produzioni agricole e delle uova.