Gli aiuti alle popolazioni colpite dal devastante terremoto nella notte fra il 5 e 6 febbraio, dopo la Turchia, sono finalmente arrivati anche in Siria. Un’impresa, viste anche le difficoltà fisiche e burocratiche superate, resa possibile dalla generosità di migliaia di donatori che ci hanno permesso di raccogliere oltre mezzo milione di euro che stiamo impiegando per far fronte all’emergenza nei territori colpiti dal sisma.
Le prime operazioni all’indomani del terremoto sono state rese possibili con una colonna di soccorso (ambulanza, pick-up, mensa mobile montata su un maxi furgone) che si è mossa da Cernivci in Ucraina ed è arrivata ad Antiochia, la città più devastata della Turchia, dopo un viaggio di 48 ore attraverso Romania e Bulgaria con i volontari di “Remar Sos”, partner logistico di Specchio d’Italia in questo intervento.
In Turchia, nella provincia di Hatay (Antiochia), nel quartiere di Defne, è stata individuata una ex discoteca/sala da ballo costruita in cemento armata, all’interno del quale è stata attrezzata un’area notte di emergenza, capace di ospitare oltre un centinaio di brandine. All’esterno è stata sistemata una cucina mobile, una tensostruttura-refettorio ed è stata attrezzata un’area giochi per i tanti bambini rimasti senza scuola e senza casa.
Abbiamo acquistato un furgone che ci ha concesso di portare tende pneumatiche e tende tradizionali (fornite in tempi record dalla Ferrino), oltre a 50 brandine e migliaia di confezioni di farmaci di pronto utilizzo. A Defne è iniziato l’allestimento della tendopoli che verrà adeguatamente implementata nei prossimi giorni, sino ad accogliere 500 sfollati.
In Siria, invece, nelle prime due settimane è stata privilegiata la distribuzione di kit sanitari e viveri nella zona di Latakia per poi passare alla progettazione e all’assegnazione di casette prefabbricate, nella zona di Aleppo, che possano consentire una vita meno precaria.
Gli obiettivi delle prossime settimane sono quelli di completare l’allestimento della tendopoli di Defne, aumentare la potenzialità della cucina da campo sino a 3000 pasti/giorno, dotare quell’area di una logistica adeguata (mancano, per esempio, mezzi per trasferire le derrate alimentari da aree meno colpite), e soprattutto aumentare il numero dei pacchi viveri distribuiti nei villaggi dimenticati lungo il confine siriano, abitati in prevalenza da curdi.
In Siria verrà aumentato il numero delle casette prefabbricate da mettere a disposizione dei terremotati, con un occhio sempre all’approvvigionamento delle derrate alimentari, la cui importazione in Siria è anche soggetta a controlli e limitazioni da parte delle autorità locali.
Si può versare qui con carta di credito e Paypal. Oppure si può versare con un bonifico bancario sul conto corrente intestato a Fondazione Specchio d’Italia ETS codice Iban IT82 F030 6909 6061 0000 0176 056 oppure con bollettino postale sul conto corrente postale numero 1051722237 intestato a Fondazione Specchio d’Italia, via Brentano 2, 20121, Milano. Causale: “Terremoto Turchia-Siria”.
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