Giuseppe Serao
La Repubblica, 30/04/21
La campagna “Digitali e uguali”, destinata a donare agli studenti gli strumenti tecnologici necessari per la didattica a distanza e, più in generale, per accedere a un’istruzione scolastica con standard europei, sta trovando i primi risultati concreti.
Nella mattinata di ieri, il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, ha fatto visita al Quadraro all’Istituto Comprensivo “Viale dei Consoli 16”, per la consegna di dieci computer acquistati mediante la raccolta fondi organizzata da Yoox e Gedi Gruppo Editoriale, in collaborazione con Fondazione Golinelli e Fondazione Specchio d’Italia Onlus.
“Il nostro istituto di ben 65 classi – ha sottolineato la dirigente scolastica Alessia Lo Bosco – ha accolto con grande soddisfazione l’arrivo dei computer. Strumenti più che mai necessari in questi mesi di didattica a distanza. E il nostro ringraziamento va a tutti i donatori che hanno partecipato alla campagna“.
Secondo le ultime ricerche Istat, infatti, un terzo delle famiglie italiane non ha un computer o un tablet in casa e i dati, che nel Mezzogiorno sono più allarmanti, mettono chiaramente in luce il divario digitale che si vive all’interno delle case italiane. Oltre 850 mila studenti non hanno un device per seguire le lezioni a distanza.
“Per sconfiggere le disuguaglianze tra gli studenti, nelle loro possibilità di usufruire degli insegnamenti scolastici, servono strumenti – ha commentato Molinari, nel corso della visita all’istituto del Quadraro – e la campagna “Digitali e uguali” ha voluto far fronte a questa esigenza. Condivisa da una amplissima platea di persone: siamo stati positivamente sorpresi dal grande afflusso di donazioni“.
E nell’istituto del Quadraro il gap tecnologico viene affrontato con solerzia. In una classe multietnica di prima elementare, le bambine e i bambini imparano il posto che deve avere nella lingua italiana la lettera “Q” giocando tra loro con l’ausilio di una lavagna elettronica. Mentre in una classe delle medie inferiori, un gioco a quiz digitale aiuta i ragazzi a capire come è fatto il corpo umano. Ma non c’è solo il digitale nel futuro degli studenti. Nella sala di musica, a conclusione della visita, ragazze e ragazzi, dotati di belle voci e di strumenti musicali tradizionali di ogni tipo, hanno intonato la canzone El pueblo unido jamás será vencido.