Ospedale di Hargheisa

Il Somaliland sta attraversando un periodo molto difficile: carestia, siccità, un enorme incendio che ha devastato la capitale, Hargeisa. Ma non solo: una epidemia di morbillo sta uccidendo tanti bambini e la popolazione è da anni afflitta da una terribile povertà. Qui la nostra fondazione sorella Specchio dei tempi ha investito, fra il 2011 e il 2016, circa 1,3 milioni di euro per progettare, costruire, avviare e far crescere un ospedale pediatrico con 48 posti letto. Ora siamo tornati, in questa nuova emergenza, con un programma pluriennale di sostegno all’attività del nostro ospedale. Per aiutare chi sceglie di lavorare e lottare per far crescere il proprio Paese, in Africa.

Nel nostro ospedale ogni giorno decine di bambini vengono curati, i più gravi ricoverati. Sono oltre 55 mila i piccoli che abbiamo aiutato in 10 anni di attività, e ogni giorno viene salvata qualche vita. Ma vogliamo fare di più: vogliamo sostenere il reparto di neonatologia (dove troppi bambini muoiono ancora), vogliamo avviare un programma di assistenza ai bimbi che abitano nei poverissimi campi intorno alla città e un altro per la formazione di giovani chirurghi pediatrici locali. 

In questo Paese una compressa di Imodium ed una sacca di fisiologica possono davvero decidere la vita dei piccoli pazienti. Per questo torniamo in Somaliland: lo facciamo con la solita determinazione, per costruire, per restare, per dare una mano concreta. Le carenze di Hargheisa, infatti, sono soprattutto nella formazione del personale medico e paramedico, oltre che nelle apparecchiature. Questa situazione, tradotta nei risultati, vuol dire decine di bambini perduti ogni anno. Morti che sono evitabili. Vite che noi vogliamo salvare.