Dopo il sisma che ha colpito il Messico nel 2017, provocando oltre 360 morti, molti dei quali bimbi che si trovavano in edifici scolastici fatiscenti, abbiamo ricostruito la scuola di Santa Catalina di Tochimilco. Un piccolo centro abitato da un migliaio di poveri campesinos, a 2500 metri di altezza, sulle pendici dell’attivissimo vulcano Popocatepetl, a circa 100 chilometri da Puebla ed a 200 da Città del Messico. L’abbiamo inaugurata a undici mesi dal terremoto: è stata realizzata in tempi record grazie alla generosità dei donatori di Specchio dei tempi, la fondazione piemontese specializzata nelle emergenze di cui oggi portiamo avanti l’operato in tutto il mondo.
Santa Catalina Cuilotepec è una frazione sperduta, raggiungibile solo seguendo una viabilità tortuosa ed in più devastata dalle scosse. Nessun segnale, né telefonico né televisivo, niente Internet. Il paese (500 abitanti nel centro, qualche centinaio sparsi per le campagne, agricoltori e piccoli allevatori) è disteso su un altipiano che sale lentamente da 2500 a 3450 metri. La scuola è frequentata da un centinaio di studenti, fra i 6 ed i 13 anni, ed è composta da due diversi edifici, ad un piano.
Il primo ha goduto di una radicale ristrutturazione, oltre che di un consolidamento antisismico. Il secondo edificio, il più grande, del tutto irrecuperabile, è stato prima demolito e poi ricostruito. L’intervento ha avuto come partner tecnico l’Università BUAP di Puebla. La tempistica del cantiere è stata puntualmente rispettata e ad agosto 2018 si è tenuto il taglio del nastro: una lunga festa popolare, in un mare di musica, riconoscenza e gioia.
Da allora siamo sempre in contatto con questa scuola, che abbiamo inserito in un progetto che consente agli allievi dei 26 istituti ricostruiti da Specchio di conoscersi e confrontarsi online. Abbattendo distanze e confini, diventando così piccoli cittadini del mondo.